Via libera dal G7 al tetto sul prezzo del petrolio russo. Medvedev: "Con il price cap non riforniremo più l'Europa". E Mosca accusa Washington: Usa quasi coinvolti nella guerra
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al suo 192esimo giorno. I ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio russo. Ira di Mosca, che fa sapere che di fronte a tale ipotesi "non garantirà più rifornimenti all'Europa". Il Cremlino avvisa poi gli Stati Uniti dal fornire armi a lunga gittata all'Ucraina. Avvertimento caduto nel vuoto, dal momento che Biden annuncia che chiederà al Congresso 13,7 miliardi di dollari per aiutare Kiev. La Russia esorta inoltre gli Stati Uniti a continuare i contatti attraverso i canali diplomatici al fine di riprendere le ispezioni ai sensi del trattato New Start sul nucleare il prima possibile. Per Zelensky i russi stanno preparando "un attacco decisivo all'Europa" nel settore energia. "Il prossimo inverno - dice Zelensky - sarà dura per il popolo europeo".
Quest'inverno, la Russia si prepara a sferrare un attacco decisivo sull'energia a tutti gli europei. Lo ha affermato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio serale, citato da Unian. "In questi giorni, la Russia sta cercando di aumentare ancora di più la pressione energetica sull'Europa: il pompaggio di gas attraverso il Nord Stream è completamente interrotto. Perché lo stanno facendo? La Russia vuole distruggere la vita normale di ogni europeo, in tutti i paesi del nostro continente. Vuole indebolire e intimidire tutta l'Europa, ogni Stato", ha osservato il presidente ucraino.
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy , ha affermato che "feroci combattimenti continuano in molte aree del fronte". Nel suo consueto video discorso serale, ripreso da Unian, il leader ucraino ha precisato che o combattimenti persistono sia nell'Oblast di Kharkiv, nel sud, sia nel Donbass".
Le forze ucraine hanno annunciato che il ponte ferroviario Antonivka nella regione di Kherson, è stato nuovamente colpito. Lo riporta Ukrinform citando il Dipartimento per le comunicazioni strategiche delle forze armate ucraine. L'infrastruttura sul Dnepr, era già stata danneggiata da diversi raid delle forze di Kiev per impedire l'arrivo dei rifornimenti alle truppe russe dalla sponda orientale del fiume.
L'Aiea, l'agenzia Onu per l'energia atomica che da giovedì ha degli esperti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, ha confermato che la sua ultima linea principale è scollegata dalla rete elettrica ucraina e che è però ancora collegata attraverso una linea secondaria. "L'impianto nucleare ucraino di Zaporizhzhia ha di nuovo perso la sua connessione all'ultima sua linea elettrica esterna ma sta continuando a fornire energia alla rete attraverso una linea di riserva", ha scritto in una nota l'Aiea dalla sua sede di Vienna.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha smesso di rifornire di elettricità i territori controllati dall'Ucraina. Lo hanno dichiarato le autorità sostenute dal Cremlino, mentre un gruppo di ispettori dell'Aiea sta continuando la propria missione nel sito. L'amministrazione comunale filorussa di Enerhodar, dove si trova l'impianto di Zaporizhzhia, ha dato la colpa a un presunto attacco di Kiev, che avrebbe distrutto una linea elettrica chiave.
"Ho discusso della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il direttore generale Aiea Rafael MarianoGrossi. L'Ue sostiene pienamente il lavoro e gli sforzi dell'Aiea". Così su Twitter il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. "Il loro coraggio e la loro professionalità nel portare a termine la prima missione sono impressionanti - aggiunge in un altro tweet -. La Russia ha messo in pericolo il mondo. Garantire la sicurezza nucleare è fondamentale: è necessaria una presenza continua dell'Aiea presso l'impianto".
Fino ad ora "è stato possibile congelare 14 miliardi di euro agli oligarchi russi". Lo ha detto il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reyners, al Forum Ambrosetti, aggiungendo che ci sono "sei Stati membri in cui si sta raggiungendo il 90%" mentre "abbiamo ne sollecitati quattro" in cui i sequestri non sono ancora sufficienti.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una conversazione telefonica con il suo omologo russo Vladimir Putin, ha affermato che la Turchia è pronta a fare da mediatore per il braccio di ferro fra la Russia e l'Ucraina sulla situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo fa sapere la presidenza turca.
"I funzionari della Federazione Russa ripetono uno strano mantra: 'L'operazione militare speciale sarà completata in tempo', 'L'Occidente ne ritarda il completamento'. Sembra che non abbiano capito nulla. L'Ucraina determinerà il termine della guerra liberando i propri territori. Così come l'ammontare dei pagamenti delle riparazioni". Lo scrive su twitter il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mykhailo Podoliak ribadendo la determinazione ucraina a non arrendersi.
Le truppe russe hanno lanciato diversi attacchi missilistici notturni su Kramatorsk e Sloviansk. Lo ha reso noto il governatore della provincia ucraina del Donestk, Pavlo Kyrylenko.
L'arsenale nucleare strategico è "la migliore garanzia per preservare la potenza della Russia". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, accusando l'Occidente di voler "approfittare del conflitto militare in Ucraina" per "un nuovo ciclo di disintegrazione" delle istituzioni russe dopo il crollo dell'Urss. "È chiaro che tutti questi sono sogni sporchi", ha scritto Medvedev di chi pensa "a come farci a pezzetti. Ma tali tentativi sono davvero estremamente pericolosi".
L'esercito ucraino ha colpito le posizioni russe nella regione attorno alla cittadina di Enerhodar, nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze di Kiev, precisando che fra gli obiettivi colpiti figurano anche tre sistemi di artiglieria e un deposito di munizioni.
La Russia esorta gli Stati Uniti a continuare i contatti attraverso i canali diplomatici al fine di riprendere le ispezioni ai sensi del trattato New Start il prima possibile. Lo ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. Il New Start è un'intesa sulla riduzione delle armi nucleari firmato da Washington e Mosca a Praga l'8 aprile 2010.
Joe Biden chiederà al Congresso degli Stati Uniti 13,7 miliardi di dollari per aiutare l'Ucraina contro l'invasione russa. Due miliardi saranno destinati ad affrontare l'impatto della guerra sulle forniture energetiche americane.
Gli Stati Uniti lavoreranno nelle prossime settimane per definire un tetto globale al prezzo del petrolio russo. Lo ha annunciato la portavoce della Casa, Bianca Karine Jean-Pierre, sottolineando che la mossa "ridurrebbe significativamente gli introiti di Putin per sostenere la guerra in Ucraina" e "offrirebbe a più Paesi una leva migliore per fare accordi energetici con Mosca".
Le forze ucraine hanno ripreso a cannoneggiare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto affermano fonti locali dell'amministrazione russa del territorio occupato, citate dall'agenzia russa Tass.