Ucraina, artista russa sostituisce al supermercato i cartellini dei prezzi con messaggi anti-guerra: arrestata
La 31enne Alexandra Skochilenko di San Pietroburgo rischia 10 anni di carcere
Alexandra Skochilenko, 31 anni, artista e musicista indipendente di San Pietroburgo, rischia fino a 10 anni di carcere per aver sostituito i cartellini dei prezzi in un supermercato con informazioni "non autorizzate" sulla guerra in Ucraina, violando così la nuova legge contro le "fake news" imposta da Mosca.
In particolate, Skochilenko è stata arrestata perché, aderendo a una campagna di proteste che ha investito tutta la Russia, ha lasciato sugli scaffali messaggi riferibili all'attacco aereo dello scorso 16 marzo al teatro di Mariupol. Rischia una multa di tre milioni di rubli (36.000 dollari) e fino a 10 anni di carcere.
Ucraina, sempre più creativa la protesta dei russi contro la guerra: cartellini dei prezzi "modificati" nei supermercati
Da un paio di giorni corrono via Telegram nuove iniziative di protesta dei russi che si oppongono alla guerra. E la mobilitazione diventa sempre più creativa, nel tentativo di sfuggire alla stretta delle nuove normative introdotte nella Federazione all'avvio della cosiddetta "operazione militare speciale" In Ucraina. Così, in particolare, i giovani russi, per evitare altra censura, repressioni e carcere, si ingegnano e, dopo i nastri verdi, lo sfoggio di abiti neri a lutto, le scritte "No alla guerra" su monete e banconote, ecco i cartellini dei prezzi "modificati" da applicare sugli scaffali dei supermercati o inserire nei vestiti in vendita nei negozi di abbigliamento. L'obiettivo è far arrivare il messaggio pacifista a più persone possibili nella Federazione, dopo che l'informazione è ormai solo governativa con la sospensione di tutte le testate indipendenti. Ma sulle chat di Telegram non ci si arrende e si danno le istruzioni su come agire, oltre a mostrare esempi di "nuovi" cartellini e codici a barre da stampare. "Entrare nel supermercato con la mascherina, muoversi tra gli scaffali senza dare nell'occhio, fare piccoli acquisti senza usare le carte fedeltà", è la direttiva, mentre per il 2 aprile sono in programma i tradizionali "meeting" di protesta in piazza da Mosca a San Pietroburgo, per continuare a gridare "Niet Voinye" ("No alla guerra", appunto) sfidando le manette
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Il tribunale ha stabilito che Skochilenko deve rimanere in detenzione preventiva in carcere fino al 31 maggio.
L'artista russa, lo scorso marzo, era già stata condannata a pagare 10.000 rubli (121 dollari) per aver preso parte alla protesta contro l'invasione russa in Ucraina il 24 febbraio.
San Pietroburgo, è tornata in piazza contro la guerra in Ucraina la veterana di Leningrado arrestata dalla polizia
Il tempo di sbrigare le pratiche burocrative successive al suo fermo ed Elena Osipova, la 77enne sopravvissuta all'assedio nazista di Leningrado che grida il suo no alla guerra di Putin e per questo il 3 marzo era stata trascinata via dalla polizia, è tornata in piazza a San Pietroburgo. Così, a partire dal 6 marzo e nei giorni successivi, la nonnina resistente si è presentata solitaria al suo solito angolo, mostrando, in piedi e in silenzio, come prevedono le normative russe sulle manifestazioni dei singoli cittadini, scritte e disegni sui cartoni che lei stessa realizza. E il tono è sempre acceso nel suo pacifismo, che va avanti da anni. Così si può leggere, per esempio, "L'indifferenza di oggi ucciderà i tuoi figli domani". Intorno a lei, si affollano passanti e sostenitori. La donna è stata soprannominata "la coscienza di San Pietroburgo", città che ha dato i natali, tra l'altro, allo stesso Putin.
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