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Ucciso in Messico il giornalista Antonio De La Cruz: è il 12esimo reporter assassinato nei primi sei mesi dell'anno

Il reporter della rivista "Expreso" è stato assassinato nello stato di Tamaulipas

Ansa

Il giornalista Antonio De La Cruz è stato colpito a morte sulla porta di casa il 29 giugno.

Accanto a lui si trovava la figlia, che è rimasta ferita. Il reporter viveva a Ciudad Victoria, nella regione messicana Tamaulipas, un luogo in cui si registra un’alta presenza di gruppi legati alla criminalità organizzata.

Antonio De La Cruz lavorava da 20 anni per il quotidiano Expreso e aveva condotto inchieste sull’industria del bestiame e sulle tematiche ambientali. Il reporter aveva più volte criticato gli esponenti del governo e gli amministratori locali. Nel 2018 la stessa rivista aveva già subito la perdita di un altro giornalista, Héctor Gonzalez, eliminato con modalità simili.

 

"La morte di Antonio de la Cruz, padre di famiglia, professionista della comunicazione, è un'azione per la quale i principali sospettati sono gli esponenti del governo statale", ha denunciato il deputato di Tamaulipas di Movimento Cittadino, Gustavo Cardenas. Ad alimentare il sospetto nei confronti dei politici corrotti sono anche le prove raccolte finora. Il giornalista è stato colpito da quattro proiettili di calibro 40 millimetri, sparati da un'arma che è in dotazione alle forze armate messicane.

 

Con l'omicidio di De La Cruz sale a 12 il numero di giornalisti assassinati in Messico negli ultimi sei mesi, di cui tre solo nel mese di maggio. L’organizzazione internazionale Committee to protect journalists conta decine di giornalisti scomparsi, quindici solo nel 2022. Il Messico è il Paese più pericoloso al mondo per chi fa informazione. Dalla fine del 2018 si sono registrati 1.840 atti di gravi intimidazioni e 33 omicidi di reporter.

 

La condizione dei giornalisti negli ultimi anni è peggiorata non solo nel Messico. Nel 2021 il numero di reporter incarcerati in tutto il mondo ha raggiunto il record di 293, mentre quelli assassinati sono stati 47.

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