"Dobbiamo cambiare la cultura e impegnarci sul difficile tema della salute mentale". Il presidente pronto a incontrare le famiglie delle vittime
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"Nessuno studente o insegnante può essere in pericolo in una scuola americana". Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando in diretta tv al popolo americano dopo la strage in un liceo della Florida, definita come una "terribile violenza", un atto di "odio e malvagità". "Rendere le scuole più sicure sarà una delle nostre priorità", ha aggiunto Trump.
"Cambiare la cultura", ma Trump non parla di armi - Il presidente ha promesso che intende parlare "con le autorità locali per mettere al sicuro le nostre scuole e affrontare il duro problema dei disturbi mentali. Dobbiamo anche lavorare insieme per creare una cultura nel nostro Paese che abbracci la dignità della vita. Faremo delle nostre scuole e dei nostri bambini la priorità. Non è abbastanza agire semplicemente in modo da farci sentire che stiamo facendo la differenza. Dobbiamo davvero fare la differenza".
Ha poi annunciato che intende mettere in campo "un piano che funzioni, non solo che ci faccia sentire meglio", ma non ha detto nulla sul controllo delle armi. Poco prima, il governatore della Florida, Rick Scott, aveva affermato che chiunque abbia disturbi mentali non dovrebbe essere in grado di comprare un'arma. Circa un anno fa, proprio Trump aveva eliminato una norma voluta da Barack Obama che rendeva più difficile procusarsi le armi alle persone con disturbi mentali.
Obama rilancia la stretta sulle armi - Rilancia sul tema delle armi invece il predecessore di Donald Trump, Barak Obama, che dice: "Siamo addolorati per quanto accaduto, ma non siamo impotenti". E ribadisce l'assoluta necessità di una stretta sulle armi da fuoco in America, invocando "le tanto agognate leggi di buon senso che la maggior parte degli americani vogliono".
Trump incontrerà le famiglie delle vittime - Il presidente ha poi detto che raggiungerà presto il luogo della strage per incontrare le famiglie delle vittime e i dirigenti locali. "Ho già parlato con il governatore" della Florida, Rick Scott, "per porgere le condoglianze alle persone dello Stato ed esprimere la nostra determinazione nel dare assistenza", ha detto, aggiungendo che vuole confrontarsi anche con le forze dell'ordine locali.
Su Twitter: "Il killer mentalmente disturbato" - Trump aveva anche postato un tweet sulla strage scrivendo: "Ci sono tanti segnali che confermano che l'assassino della Florida era mentalmente disturbato, perfino espulso dalla scuola per condotta cattiva e incostante. I suoi vicini e i suoi compagni di classe sapevano che era un grande problema. Bisogna segnalare sempre questi casi alle autorità".