identificato dai testimoni

"Ha messo a segno tre rapine in un solo giorno": chef italiano arrestato a San Francisco

Valentino Luchin, nato in Veneto e trasferitosi negli Usa trent'anni fa, già nel 2018 era stato accusato di una rapina

15 Set 2025 - 17:52
1 di 3
© Instagram  | Lo chef Valentino Luchin
© Instagram  | Lo chef Valentino Luchin
© Instagram  | Lo chef Valentino Luchin

© Instagram | Lo chef Valentino Luchin

© Instagram | Lo chef Valentino Luchin

Uno chef italiano, il 62enne Valentino Luchin, originario di Este (Padova), è stato arrestato a San Francisco con l’accusa di aver compiuto tre rapine in banca in un solo giorno. Luchin, noto per essere stato executive chef del rinomato ristorante Rose Pistola a North Beach e proprietario dell'ormai chiuso Ottavio a Walnut Creek, avrebbe agito il 10 settembre 2025, colpendo tre istituti bancari nel distretto centrale della città.

Il colpo a Chinatown e le indagini lampo

 L'ultima rapina in ordine di tempo è stata messa a segno intorno alle 12:02 in una banca di Grant Avenue, nel cuore di Chinatown. Secondo un comunicato della polizia di San Francisco, un uomo, identificato poi come Luchin, ha consegnato un biglietto a un impiegato, richiedendo denaro. “Temendo per la propria incolumità”, chiarisce la polizia, il dipendente ha consegnato una borsa con i contanti e il sospettato è fuggito. Le indagini dell’Unità Rapine hanno rapidamente individuato Luchin come il responsabile.

Le altre due rapine

 La polizia ha successivamente collegato Luchin ad altre due rapine avvenute lo stesso giorno nel distretto centrale, grazie a somiglianze nella descrizione del sospettato e nel modus operandi. Gli agenti, a quel punto, hanno arrestato lo chef che è stato condotto nel carcere della contea di San Francisco e accusato di due capi d’imputazione per rapina e di uno per tentata rapina.

Un passato di successi e difficoltà

 Nato in Veneto, Luchin si era trasferito negli Stati Uniti nel 1993, diventando una figura di spicco nel panorama culinario di San Francisco. Tuttavia, la chiusura del suo ristorante Ottavio nel 2016 ha segnato l’inizio di un periodo di difficoltà. Secondo il New York Post, Luchin aveva già affrontato accuse di rapina nel 2018, quando avrebbe sottratto 18mila dollari a una Citibank a Orinda, in California. In un’intervista dal carcere, all’epoca lo chef aveva sostenuto di aver agito "per disperazione” in seguito al fallimento del suo ristorante, sottolineando: “Non era un piano ben pensato, ma non volevo fare del male a nessuno”.

La rapina con la pistola finta

 Luchin, secondo quanto ricostruito dal New York Post, aveva anche ammesso di aver usato una pistola finta durante la rapina del 2018, aggiungendo: “Non so nemmeno come caricare un’arma vera”. Inoltre, aveva scritto una lettera di scuse all’impiegato della banca. I documenti di fallimento del 2015, citati dal quotidiano americano, rivelano che Luchin e sua moglie avevano accumulato debiti per oltre 111.000 dollari, con soli 27.000 dollari in beni. “La disperazione ti porta a fare cose che non avresti mai pensato di poter fare”, aveva confessato lo chef.

"Evitati altri colpi"

 L’arresto di Luchin ha destato scalpore, soprattutto per il suo passato di chef di successo. Le autorità non hanno reso noto l’ammontare del denaro sottratto nelle rapine del 10 settembre, ma secondo la polizia l'arresto ha evitato ulteriori colpi. Ora Luchin resta in carcere in attesa che le accuse vengano formalizzate.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri