incubo finito

Maurizio Cocco scarcerato in Costa d’Avorio: l’ambasciata italiana ha pagato la cauzione

L'italiano era detenuto dal 2022. Dopo due anni e una condanna per frode fiscale, oggi è stato rilasciato grazie all'intervento dell’ambasciata d'Italia ad Abidjan

09 Lug 2025 - 18:20
 © Da video

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È stato rilasciato l'italiano Maurizio Cocco, arrestato in Costa d'Avorio nel giugno 2022 e condannato, nel maggio 2024, a ventiquattro mesi di reclusione per frode fiscale e associazione a delinquere e al pagamento di un'ammenda di circa 60mila euro. L'ingegnere edile di 61 anni, di Fiuggi, era stato trattenuto in carcere nell'ambito di un'ulteriore indagine, nonostante una sentenza ne avesse decretato la scarcerazione. Cocco, durante il periodo di detenzione, ha avuto bisogno di essere sottoposto a ripetuti controlli medici. 

La condanna e i capi d'accusa: cosa è successo a Maurizio Cocco

 L'arresto di Maurizio Cocco risale al 2 giugno 2022, in Costa d'Avorio, con iniziali capi d'accusa legati al narcotraffico e al riciclaggio, da cui è poi stato assolto. Nel maggio 2024, il Tribunale di Abidjan lo ha invece condannato a 24 mesi di reclusione per frode fiscale e associazione a delinquere, con un'ammenda accessoria di circa 60mila euro. Sebbene la pena fosse tecnicamente esaurita il 2 giugno 2024, Cocco è rimasto in carcere per via di una proroga della detenzione preventiva, decisa dal giudice istruttore nell'ambito di un'indagine parallela. La situazione ha destato preoccupazione nelle istituzioni italiane e ha portato a un'intensa attività diplomatica.

Il ruolo dell'ambasciata italiana: visite, cure mediche e supporto legale

 Fin dai primi momenti dell'arresto, l'Ambasciata d'Italia ad Abidjan ha seguito il caso con grande attenzione. I funzionari consolari hanno garantito supporto costante a Cocco e ai suoi familiari, organizzando visite periodiche nel penitenziario ivoriano e presenziando a ogni udienza in qualità di osservatori. In particolare, a gennaio 2025, le condizioni di salute di Cocco avevano richiesto ripetuti controlli medici, sollecitati con urgenza dall'ambasciata. La pressione diplomatica ha inoltre portato le autorità ivoriane a valutare soluzioni alternative alla detenzione.

La cauzione pagata e la decisione del tribunale

 Nel dicembre 2024, il legale di Cocco ha avviato un'istanza formale per ridurre l'ammontare della cauzione, inizialmente fissata a 1 miliardo di franchi CFA (circa 1,5 milioni di euro). Il giudice ivoriano ha accolto la richiesta, abbassando la cifra a 100 milioni di CFA (poco più di 150mila euro). Grazie all'intervento dell'ambasciata e al sostegno della comunità italiana, è stato possibile raccogliere i fondi necessari. Il versamento è stato effettuato direttamente dalla sede diplomatica italiana, che ha depositato la somma presso la Cancelleria del Tribunale di Abidjan, sbloccando così la procedura di rilascio.

Fine della detenzione e condizioni della scarcerazione

 La scarcerazione di Maurizio Cocco è avvenuta il 9 luglio 2025. Secondo fonti diplomatiche, l'uomo sarà sottoposto a libertà vigilata sul territorio ivoriano, almeno fino al completamento formale della pena. Restano in vigore il divieto di espatrio e altri obblighi stabiliti dal giudice. Non è ancora chiaro quando potrà rientrare in Italia. Intanto, l'ambasciata continuerà a fornire supporto consolare, monitorando la situazione e mantenendo contatti regolari con le autorità locali per assicurare il rispetto dei diritti del cittadino italiano.

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