Rugby, Irlanda-Italia 29-10 nel test match di Dublino
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Il pilone del Hurling Club è deceduto in seguito a una collutazione
Dolore senza confini per Lucas Pierazzoli, il rugbista di 28 anni dell’Hurling Club deceduto in Argentina durante una partita di Primera B. Fatale il testa a testa con un avversario. Le fratture vertebrali hanno reso vani i tentativi di rianimazione.
Il fatto - Sono gli ultimi minuti della partita tra Sitas e Hurling, è la nona giornata di Primera B, la seconda divisione rugbistica argentina. Lucas Pierazzoli è in campo, ha 28 anni ed è il pilone: deve aiutare i saltatori, assicurare la spinta. Come si dice nel rugby "deve fare il lavoro sporco". Lui è uno di quelli bravi, un pilastro, così lo definisce il suo club.
Mancano 5 minuti e Lucas corre verso il fondo del campo, ha il pallone in mano, poi viene placcato e rotola a terra. Un testa a testa, cade ma non si rialza più. Prima gli sguardi sgomenti in campo, poi i medici che corrono verso di lui, steso a terra. Si avvicinano al suo corpo gli operatori dell’Hurling e quelli del Sitas.
Si aggiungono tre medici, genitori dei giocatori in campo che scendono dagli spalti per aiutare. Lucas ha un arresto cardiaco. Passano 40 minuti, arriva l’ambulanza, riescono a rianimarlo e Pierazzoli arriva all’ospedale Posadas. Ha le vertebre fratturate e il midollo spinale compromesso, lo sottopongono alla ventilazione artificiale. Passa qualche ora prima che i medici annuncino il decesso. Lucas Pierazzoli non ce l’ha fatta.
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