Umiliazioni in classe

In Thailandia la scuola decide il taglio di capelli degli studenti: una regola abolita che resiste

Non sono affatto terminati i casi il cui gli insegnanti continuano a sostituirsi ai parrucchieri in onore di una vecchia tradizione ora annullata per legge ma ancora molto sentita dalle vecchie generazioni 

10 Ott 2025 - 18:33
 © Dal Web

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Decidere il proprio taglio di capelli non è poi così scontato. Per decenni in Thailandia le scuole pubbliche hanno imposto delle regole severe sull'acconciatura degli studenti e se non le rispettavi gli insegnanti potevano sottoporti a un umiliante taglio di capelli davanti a tutti i compagni di classe. A marzo 2025 la Corte Suprema amministrativa della Thailandia ha annullato questa legge, in vigore dal 1972, tuttavia in molte scuole questa pratica è ancora presente. In molti denunciano questa consuetudine come sintomo di autoritarismo e controllo sulla popolazione sin da quando si è piccoli. 

La Thailandia è una monarchia costituzionale dove si tengono elezioni regolari. Tuttavia la politica del Paese è gestita da un sistema dove l'esercito, la magistratura e la famiglia reale hanno un peso notevole. Gli studenti si battono da tempo per avere più diritti e per ricevere un allentamento sulle restrizioni che ricevono. Le scuole pubbliche non si occupano solo di vigilare sulle buone maniere degli studenti, ma anche sul loro aspetto. Oltre alle uniformi, gli studenti sono tenuti ad avere tagli di capelli corti o a spuntarsi i capelli all'altezza delle orecchie e non è consentito tingerli. La legge che lo prevede è stata introdotta dalla giunta militare nel 1972 e in seguito a proteste di piazza a marzo 2025 la Corte Suprema l'ha annullata. Adesso le scuole stabiliscono le regole in autonomia, ma gli studenti affermano che queste oppressioni sono rimaste, soprattutto nelle zone rurali, come riporta il New York Times

La Corte Suprema ha affermato che le normative sul taglio dei capelli danneggiano la salute mentale dei bambini e possono provocare dei traumi difficili da superare anche in età adulta. Ancora numerosi casi di soprusi si verificano nelle scuole. A luglio 2025 nella provincia di Ratchaburi, a ovest di Bangkok, gli insegnanti hanno tagliato i capelli a 50 ragazze perché colpevoli di portare i capelli oltre il cartellino presente sulle uniformi. "Chi detiene il potere vuole trasformarci in cittadini facili da governare", ha affermato Laponpat Wangpaisit, che ha fondato un gruppo chiamato Bad Student, dove i bambini possono denunciare le violazioni subite dagli insegnanti. Un altro caso di questo tipo è capitato a una ragazza transgender che indossava una parrucca corta per nascondere i capelli lunghi. Durante un controllo gli insegnanti se ne sono accorti e uno di loro l'ha minacciata di bruciare la parrucca. Alcune scuole si sono aperte al cambiamento e hanno dato più libertà agli studenti, ma la maggior parte ha tenuto una mentalità arretrata e a risentirne è il futuro della Thailandia. 

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