Studentesse "sempre più brutte", è polemica sul catalogo di ragazze (fotografate a loro insaputa) di un artista cinese
Lo sdegno è esploso sui social e ora l'autore Song Ta del collage rischia di dover pagare risarcimenti miliardari
Filmate e fotografate in segreto e poi catalogate "dalla più bella alla più brutta" . È successo a cinquemila ignare ragazze di un campus universitario, in Cina. Un artista, Song Ta, ha poi montato il tutto in un video di sette ore, in esposizione al museo d'arte di Shangai.
Quella che potrebbe sembrare l'opera di un guardone viene difesa dall'autore come "arte". La sua collezione, prodotta nel 2012, è stata presentata per la prima volta al pubblico nel 2013, al prestigioso Ucca di Pechino.
In un'intervista l'artista invitava il pubblico a godersi l'inizio del filmato: "E' lì che ci sono quelle belle, poi vengono le meno carine. In coda invece le studentesse considerate meno appetibili. Le brutte e le imperdonabilmente brutte, inguardabili. Così, se volete ammirare la reginetta dell’università dovete affrettarvi, in fondo c’è l’orrore. Donne che possono turbare la gente impressionabile".
Studentesse "sempre più brutte", è polemica sul catalogo di ragazze (fotografate a loro insaputa) di un artista cinese
Filmate e fotografate in segreto e poi catalogate "dalla più bella alla più brutta" . È successo a cinquemila ignare ragazze di un campus universitario, in Cina. Un artista, Song Ta, ha poi montato il tutto in un video di sette ore, in esposizione al museo d'arte di Shangai, con il doppio titolo inglese e cinese "Uglier and Uglier" (sempre più brutte) e "Jiaohua" (Fiori di campus). Ovviamente senza che i soggetti delle sue fotografie ne sapessero ancora nulla.
Stavolta però è esploso lo sdegno. Sui social l'hashtag #SongTaFioridicampus è stato visto cento milioni di volte. Invece il museo, bersagliato dalle accuse di misoginia, guardonismo e oggettivazione del corpo femminile si è scusato e ha deciso di ritirare l'opera.
Resta da capire cosa faranno le cinquemila ragazze che si sono riconosciute nel video. Per il consulente legale del quotidiano Global Times Song Ta potrebbe essere presto costretto a pagare risarcimenti miliardari.
Leggi Tutto Leggi Meno
Le critiche negative non hanno spento l'entusiasmo di Song Ta. Dieci anni dopo il suo collage è approdato all'OCAT di Shangai in una mostra dal doppio titolo inglese e cinese "Uglier and Uglier" (sempre più brutte) e "Jiaohua" (Fiori di campus). Ovviamente senza che i soggetti delle sue fotografie ne sapessero ancora nulla.
Stavolta però è esploso lo sdegno. Sui social l'hashtag #SongTaFioridicampus è stato visto cento milioni di volte. Invece il museo, bersagliato dalle accuse di misoginia, guardonismo e oggettivazione del corpo femminile si è scusato e ha deciso di ritirare l'opera. Ora è chiuso per "una riorganizzazione interna".
Resta da capire cosa faranno le cinquemila ragazze che si sono riconosciute nel video. Per il consulente legale del quotidiano Global Times Song Ta potrebbe essere presto costretto a pagare risarcimenti miliardari.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali