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Stretta Ue contro gli oligarchi: "Confisca a chi viola le sanzioni e utilizzo delle risorse per la ricostruzione dell'Ucraina"

I beni congelati fino ad ora nell'ambito dei diversi pacchetti di sanzioni valgono quasi 10 miliardi di euro

Con una nuova proposta di direttiva, la Commissione europea mette sul tavolo la possibilità di confiscare i beni privati oggi congelati (che valgono quasi 10 miliardi di euro) degli oligarchi vicini a Putin.

L'obiettivo finale è usare le risorse per ricostruire l'Ucraina. Un'operazione che si ispira in parte a quanto accade in Italia con le proprietà della criminalità organizzata. Ma, dipanare giuridicamente la proposta non è facile. Per fare ciò, la Commissione cerca di alzare l'asticella sul rispetto delle sanzioni: violarle diventerà un eurocrimine.

 

Due quindi le modifiche proposte dalla Commissione: da un lato, aggiungere la violazione delle misure restrittive dell'Ue all'elenco dei reati europei, alla categoria dei reati gravi e transfrontalieri (oggi sono una decina). Dall'altro, rafforzare le norme dell'Ue in materia di recupero e confisca dei beni oggetto di misure restrittive nell'Ue. Si punta dunque a garantire che i beni di persone ed enti che violano le misure restrittive possano essere effettivamente confiscati in futuro.

 

Trasformare la violazione delle misure restrittive in reato Ue consentirà di stabilire uno standard di base comune in materia di reati e sanzioni penali in tutta l'Unione. Ci sarà dunque una "Direttiva sulle sanzioni penali". Tra i potenziali reati ci sono: azioni o attività volte ad eludere, direttamente o indirettamente le misure restrittive, anche occultando beni; il mancato congelamento di fondi appartenenti, detenuti o controllati da una persona o entità destinataria di sanzioni o impegnarsi in scambi commerciali, l'importazione o l'esportazione di merci soggette a divieti commerciali. Bollino rosso, insomma, anche a chi sposta lo yacht di un oligarca verso un porto sicuro, ne acquista le tenute, o vende sottobanco a Mosca tecnologie "sensibili".

 

Una direttiva parallela si occuperà di "Confisca e sequestro" di beni legati alle attività criminali. Nell'attualità guarda ancora agli oligarchi. Ma avrà portata su tutti i reati di portata transnazionale, come tipicamente quelli della criminalità organizzata.

 

Le risorse all'Ucraina - Sui beni degli oligarchi confiscati "chiederemo allo Stato membro di trasferire i fondi verso un fondo comune che sarà messa a disposizione, a vantaggio delle vittime della guerra in Ucraina", ha annunciato il commissario Ue alla Giustizia Didier Reynders. Lunedì i Paesi Baltici con la Slovacchia avevano chiesto di utilizzare i beni sovrani russi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina, ricordando la stima di costi per 600 miliari di dollari fatta a inizio mese dal presidente Volodymyr Zelensky. I 300 miliardi congelati della Federazione russa "sono una fonte sostanziosa" per i bisogni post bellici dell'Ucraina, avevano affermato chiedendo di cercare "solide basi legali per confiscare i beni di individui russi sanzionati e utilizzare anche questi fondi per ricostruire l'Ucraina". La Commissione ha risposto. La parola va ora al Consiglio europeo della prossima settimana, per il cui via libera serve l'unanimità.

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