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Stop a carbone, tir e navi: ecco cosa prevede il quinto pacchetto Ue di sanzioni alla Russia

 Sarà approvato nelle prossime ore dalla riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri

Stop alle importazioni di carbone, chiusura dei porti europei alle navi russe, tir bloccati, divieto di transazioni a quattro nuove banche.

L'Unione europea risponde ai massacri di Bucha e ai ripetuti appelli di Volodymyr Zelensky con un nuovo pacchetto di sanzioni, il quinto, contro la Russia che sarà approvato nelle prossime ore dalla riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri.

 

Prime sanzioni sull'energia - Il quinto pacchetto per la prima volta impatta sull'energia disegnando un phasing out (graduale eliminazione) dell'import di carbone, che vale 4 miliardi di euro l'anno. Di più l'Ue al momento non può fare: sul carbone l'accordo dei Paesi c'è, sul petrolio non ancora, mentre sul gas l'intesa è lontana. Decisiva, ancora una volta, sarà la posizione di Berlino. Ma qualcosa, anche in Germania, sta cambiando. La sua apertura allo stop al carbone non è marginale visto che sarà l'industria tedesca, innanzitutto, a subire le ripercussioni del divieto. Non solo, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato che l'esecutivo Ue sta lavorando a sanzioni aggiuntive, "anche sulle importazioni di petrolio". Insomma, l'approccio è quello graduale per costruire il consenso tra tutti i Paesi. 

 

 

Divieto di transazioni a quattro nuove banche - Le sanzioni colpiranno anche Le sanzioni colpiranno anche "quattro banche chiave" russe, tra cui la seconda per grandezza, la Vtb. Da sole rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo. Resta chiaramente fuori dalle misure Gazprombank, la banca del gas.

 

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Navi russe bandite, stop a import di prodotti ittici, legno, cemento, liquori - Inoltre, Bruxelles vieterà alle navi russe l'accesso ai porti europei (con alcune eccezioni, come il trasporto di aiuti umanitari, cibo o energia ) e troncherà l'import di prodotti ittici, legno, cemento, liquori. Uno stop che farà perdere a Mosca 5,5 miliardi. Alle imprese russe sarà inoltre vietato di partecipare agli appalti pubblici nei Paesi Ue e i soldi europei non potranno più essere usati per finanziari gli enti russi. Le strade europee, infine, non potranno più essere percorse dagli autotrasportatori russi e anche bielorussi. 

 

Stop all'export di prodotti high-tech - Bruxelles, nelle prossime ore, allargherà lo stop all'export verso la Russia di prodotti high-tech, includendo ad esempio semiconduttori avanzati e computer quantistici. Un export che vale 10 miliardi.

 

 

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