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Russia, allarme per Navalny: non dà notizie di sé da 3 giorni

Il più noto oppositore di Putin ha appena lanciato la campagna per boicottare le elezioni di marzo e la scontata vittoria dello zar

Russia, allarme per Navalny: non dà notizie di sé da 3 giorni - foto 1
Ufficio stampa

Cresce la preoccupazione per la sorte di Alexey Navalny, detenuto in carcere con una condanna a 19 anni.

Il più noto oppositore di Putin, da sempre ostile al governo di Mosca, è "scomparso" facendo temere per la sua incolumità. Da giorni (almeno tre), infatti, gli avvocati non riescono a parlarci e da una settimana la spina nel fianco dello zar non entra in contatto con il suo staff. Elemento questo particolarmente preoccupante nei giorni in cui il network del dissidente ha lanciato la campagna per boicottare le elezioni di marzo e la scontata vittoria dello zar.


 

"Alexey è scomparso da tre giorni", ha denunciato venerdì in tarda serata la responsabile del reparto investigativo della Fondazione Anticorruzione di Navalny, Maria Pevchikh. "Gli avvocati sono rimasti tutto il giorno davanti all'IK-6, il suo attuale penitenziario, e all'IK-7, una colonia del regime speciale nella regione di Vladimir. Ovunque è stato detto loro di aspettare e alla fine è stato loro negato l'ingresso".

 

Quella mattina Navalny sarebbe dovuto comparire in aula attraverso il solito videocollegamento, ma tutto è saltato ufficialmente per problemi alla rete elettrica del penitenziario che ad oggi sarebbero ancora irrisolti. Ma non c'è solo questo: "Abbiamo saputo che Alexey ha avuto un serio problema di salute, la sua vita è in pericolo", ha denunciato ancora Pevchikh. "La settimana scorsa si è sentito male in cella, ha avuto le vertigini e si è sdraiato sul pavimento. Il personale è intervenuto facendogli una flebo. Non sappiamo cosa fosse, ma visto che non gli viene dato da mangiare, è tenuto in una cella di isolamento senza ventilazione, sembra che sia svenuto per la fame".

 

Nei giorni successivi al collasso del dissidente tutto sembrava procedere normalmente, "gli avvocati lo hanno visto, si sentiva bene. Ma ormai è il terzo giorno che non sappiamo dove sia. E non ci sono state sue lettere per tutta la settimana", afferma ancora la responsabile. Una settimana importante, segnata prima dal lancio della campagna anti Putin, poi dalla conferma arrivata dal presidente sulla sua ricandidatura.

 

 

Il network dell'oppositore, in cella da quasi tre anni, ha lanciato appena giovedì scorso l'iniziativa "Russia senza Putin". Gli organizzatori chiedono a ogni cittadino di "convincere almeno dieci persone a votare contro Putin". "I risultati del voto saranno falsificati, ma il nostro compito è mostrare a tutti che la Russia non ha più bisogno di Putin - recita l'appello -. Le elezioni del 2024 saranno un referendum per l'approvazione delle sue azioni, per l'approvazione della guerra". Il link al sito web della campagna sarebbe anche stato incorporato nel codice Qr stampato su alcuni cartelloni pubblicitari apparentemente innocui, con la scritta "Russia, felice anno nuovo". Manifesti effettivamente apparsi in diverse città russe. Tanto che, riferisce Nexta - il media legato all'opposizione bielorussa -, le autorità di Mosca li avrebbero messi al bando.

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