plebiscito per lo zar

Russia, al referendum sulla Costituzione vince il sì: Putin potrà rimanere al potere fino al 2036

Svolta sempre più conservatrice: il diritto russo prevarrà sui trattati internazionali, nella Carta anche la menzione alla fede in Dio e il matrimonio inteso come unione fra un uomo e una donna

02 Lug 2020 - 12:57

Con il 77,92% dei voti favorevoli passa la riforma della Costituzione russa voluta da Vladimir Putin. Eliminando il limite di due mandati consecutivi alla carica di presidente, Putin potrà così rimanere alla guida del Paese potenzialmente fino al 2036.

La nuova Costituzione farà sentire i suoi effetti anche in altri aspetti della società russa. Ecco allora la prevalenza del diritto russo sui trattati internazionali (come le sentenze della Corte Europea dei Diritti Umani), il russo definito lingua-madre dello Stato, la menzione alla fede in Dio e il matrimonio inteso come unione fra un uomo e una donna.

Svolta costituzionale Il capo dello Stato potrà adesso imporre il proprio candidato premier anche senza sciogliere la Duma nel caso in cui questa respinga tre volte la persona scelta dal presidente per guidare l'esecutivo. Il presidente potrà inoltre destituire i giudici della Corte costituzionale e della Corte suprema e "dirigere il lavoro generale del governo", che così viene subordinato al Cremlino, a cui in futuro i ministri risponderanno direttamente. Gli ex presidenti diverranno poi senatori a vita ottenendo l'immunità parlamentare.

Si rafforza anche il Consiglio di Stato, che finora ha solo avuto funzione consultiva e ora diventa invece un organo di rilevanza costituzionale col potere di indicare "la direzione della politica interna e di quella estera e le priorità socioeconomiche" del Paese. Per questa ragione, non è da escludere che Putin possa un giorno presiedere questo istituto.

La Russia di Putin si dota inoltre di una sorta di filtro per eliminare le sentenze dei tribunali internazionali che non le vanno a genio: un emendamento prevede infatti che il diritto internazionale non si applichi nel caso in cui la Corte Costituzionale lo reputi in contrasto con la legge russa. 

Cremlino: "Referendum un trionfo di Putin" Il Cremlino ha definito il plebiscito sulla riforma costituzionale russa "un trionfo" di Putin e della fiducia dei russi nel loro leader.  "Sicuramente lo consideriamo un trionfo. In realtà, de facto ha avuto luogo un referendum trionfale sulla fiducia nel presidente Putin", ha detto un portavoce.

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