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Qatargate, avvocato di Kaili: "I soldi trovati in casa erano di Panzeri"

Secondo il legale, l'ex vicepresidente del Parlamento Ue "non ha mai ammesso di aver chiesto al padre di trasferire quel denaro per nasconderlo"

Erano "di Panzeri" i soldi trovati nella casa di Eva Kaili.

Lo ha dichiarato, parlando del Qatargate, l'avvocato dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo. "La signora Kaili - ha spiegato il legale al sito Kathimerini Michalis Dimitrakopoulos - non ha mai ammesso di aver chiesto al padre di trasferire quel denaro per nasconderlo. E' venuta a conoscenza di questo denaro all'ultimo minuto e ha chiesto che tornasse immediatamente al suo proprietario, il signor Panzeri".

 

Con queste affermazioni l'avvocato ha commentato l'articolo uscito sul quotidiano belga Le Soir, secondo il quale l'eurodeputata del partito socialista avrebbe confessato di avere chiesto al padre di nascondere le mazzette di denaro che la polizia ha poi rinvenuto in una valigia al momento dell'arresto dell'uomo.

 

Secondo il suo avvocato, Kaili sostiene di essere stata informata del denaro quando il suo compagno è stato arrestato vicino al garage della loro casa. In quel momento, secondo il legale, l'ex vicepresidente ha cercato di trovare il proprietario del denaro, cioè Panzeri, per consegnarglielo.

 

"Un'opzione era quella di consegnare il suo compagno alla polizia, un'altra era quella di riportare il denaro al suo proprietario. Kaili non aveva l'obbligo di denunciare il marito secondo la legge europea", ha dichiarato l'avvocato. Infine Dimitrakopoulos ha chiarito che la sua assistita nega qualsiasi coinvolgimento nel caso e ha osservato: "Tutte le proprietà in suo possesso sono giustificate dai suoi stipendi".

 

 

Giudici di Brescia: "Gravi indizi di colpevolezza per la moglie di Panzeri" Intanto i giudici della Corte d'Appello di Brescia, nel provvedimento con cui è stata disposta la consegna al Belgio di Maria Dolores Colleoni (moglie dell'ex europarlamentare Pier Antonio Panzeri), hanno scritto: "Sussistono gravi indizi di colpevolezza". Il collegio ha rigettato anche la richiesta della difesa di verificare il trattamento carcerario belga ritenuto che "non sono stati addotti gravi e persistenti problemi di malfunzionamento del sistema penitenziario".

 

Rinviata al 3 gennaio l'udienza della figlia di Panzeri È stata invece rinviata al 3 gennaio l'udienza che si tiene davanti alla Corte d'Appello di Brescia per valutare la richiesta di consegna al Belgio di Silvia Panzeri, la figlia dell'ex europarlamentare indagata (come la madre) per concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. I giudici hanno accolto l'istanza difesa di accertare le condizioni delle carceri in Belgio.

 

Sequestrato appartamento a Cervinia Nell'ambito dell'inchiesta, il gip di Aosta ha emesso un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della procura, per un appartamento a Breuil-Cervinia, in Valle d'Aosta. L'alloggio è stato acquistato nell'aprile scorso dalla Nakaz development sprl, società che fa capo a Nicolò Figà-Talamanca, considerato una figura chiave dell'inchiesta, alla cifra di 215mila euro. Secondo gli inquirenti la compravendita dell'immobile potrebbe celare il riciclaggio di denaro ipotizzato dagli inquirenti belgi.

 

Borrell vede ministro Qatar: "Indagini facciano chiarezza"  Intanto in Giordania si è tenuto un faccia a faccia tra l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, e il ministro degli Esteri di Doha, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. "Abbiamo discusso di temi bilaterali e sfide regionali, nonché di altre questioni, tra cui le accuse contro alcuni membri e personale del Parlamento europeo. Abbiamo concordato sulla necessità che le indagini in corso facciano piena chiarezza", ha scritto Borrell in un tweet.

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