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Proteste Iran, Guardie della rivoluzione: arrestati membri di media occidentali | Condannato operatore umanitario belga

Le persone fermate per aver "ripreso video e immagini di diverse situazioni" avevano "il sostegno finanziario e di intelligence dei media occidentali", secondo una nota. Per Olivier Vandecasteele decisi 28 anni di prigione

In Iran alcuni "membri di media occidentali che avevano ripreso video e immagini di diverse situazioni" sono stati arrestati.

Lo hanno reso noto le Guardie della rivoluzione. Le persone arrestate, che si trovano a Pardis, a est di Teheran, avevano il sostegno finanziario e di intelligence dei media occidentali, si legge in una nota. Durante le proteste in corso da tre mesi nel Paese diverse foto e riprese sono state inviate ai social media e alle tv all'estero.

 

La condanna per Olivier Vandecasteele - Le autorità iraniane, inoltre, hanno inflitto una condanna a 28 anni di prigione all'operatore umanitario belga Olivier Vandecasteele. Lo ha dichiarato un portavoce della famiglia. "La famiglia è sconvolta", ha dichiarato alla France Presse Olivier Van Steirtegem, dopo che il governo ha reso nota la notizia. 

 

Tajani: "Situazione inaccettabile" - Le proteste in corso da mesi in Iran, iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, hanno portato anche a diverse esecuzioni nei confronti di alcuni manifestanti. Proprio di questo ha parlato il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all'evento sul Premio Sacharov al Senato. Tajani ha definito "inaccettabile" la situazione a Teheran. "Invitiamo le autorità iraniane a fare marcia indietro e impedire altre condanne a morte" per i giovani che hanno partecipato "a manifestazioni in cui si chiedeva la libertà", ha detto Tajani. 

 

 

Le esecuzioni dei manifestanti - In Iran è stato giustiziato lunedì Majidreza Rahnavard dopo che, la settimana precedente, era stata eseguita la condanna capitale per Mohsen Shekari. L'agenzia di stampa legata alla magistratura iraniana, Mizan, ha anche pubblicato sul suo sito le foto dell'impiccagione pubblica di Majidreza. Per lui l'accusa era di aver ucciso due Basiji, componenti della forza paramilitare fondata dall'ayatollah Khomeini. Secondo Human Rights Activists almeno 488 persone sono state uccise dall'inizio delle manifestazioni a metà settembre. Altre 18.200 persone sono state arrestate dalle autorità.

 

Sospesa una condanna a morte - La Corte suprema iraniana intanto ha sospeso l'esecuzione di Mahan Sadrat Marni, manifestante 23enne, condannato a morte. Il suo avvocato, Abbas Mousavi, ne aveva dato annuncio su Instagram. Un'ora dopo è arrivata la conferma da Teheran: "La decisione di sospendere l'esecuzione della condanna a morte è stata emessa dalla Corte suprema", riferisce Bbc Persia. Prima dell'annuncio ufficiale l'avvocato Mousavi aveva scritto che Mahan Sadrat era stato salvato e che l'ordine di sospendere l'esecuzione era stato emesso sulla base di una richiesta di riprendere il procedimento penale.
 

 

 

Proteste in Iran, virale sui social il "bacio rivoluzionario" di due ragazzi

Un ragazzo e una ragazza, mano nella mano, in mezzo a una strada trafficata. Lei senza velo, il volto immerso in quello di lui per un bacio che fa la rivoluzione in Iran. E' il "bacio di Shiraz", l'immagine diventata virale sui social media che racconta la voglia di libertà dei giovani iraniani, principali protagonisti delle proteste contro il governo di Teheran per la morte di Mahsa Amini, la 22enne di origine curda deceduta due mesi fa dopo essere stata arrestata perché non portava il velo in modo corretto. Secondo gli utenti sui social, la foto - di cui non si conosce l'autore - sarebbe stata scattata il 15 novembre su una strada trafficata di Shiraz. Lo scatto è già diventato il simbolo della rivoluzione nel Paese, dove anche un bacio in pubblico è "contro la morale" ed è proibito. Un modo per "celebrare la vita", scrive qualcuno su Twitter, mentre in Iran continua la repressione e si muore per per chiedere libertà e diritti.

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