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Anche se le sanzioni imposte finora contro la Russia hanno escluso "in gran parte" i prodotti energetici, "le grandi compagnie petrolifere, le società di trading e di shipping, le banche si sono ritratte dal fare affari" con Mosca. Per questa ragione l'Agenzia internazionale per l'energia si attende una perdita "potenziale" di tre milioni di barili al giorno per la Russia "a partire da aprile", anche se la riduzione "potrebbe aumentare nel caso in cui le restrizioni o la condanna pubblica dovesse aumentare". Una diminuzione di tre milioni di barili rappresenta una riduzione del 27% circa rispetto alla media di circa 11 milioni di barili al giorno prodotti dalla Russia nel 2022.