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Patrick Zaki, Antonio Tajani: "Seguiamo con attenzione, ma dobbiamo essere prudenti"

A "Morning News" il minsitro degli Esteri in collegamento dal centro operativo dell'Unità di crisi della Farnesina

L'Italia segue la vicenda di Patrick Zaki e "continuerà a seguirla con grande attenzione". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a "Morning News" su Canale 5 in collegamento dal centro operativo dell'Unità di crisi della Farnesina. "Siamo molto attenti a questa vicenda, dobbiamo essere prudenti. Il governo segue con grande attenzione, come sempre fatto, la vicenda di questo giovane egiziano che si è laureato all'università di Bologna", ha detto il ministro. Lo studente universitario, quindi, torna in cella dopo la condanna a tre anni di carcere. La sentenza è stata emessa nella giornata del 18 luglio, al termine dell'udienza a Mansura, in Egitto. Patrick Zaki sarà in carcere per tutto il tempo della procedura necessaria a fare appello al governatore militare, chiedendo l'annullamento della sentenza o la ripetizione del processo.

Italiani in vacanza all'estero - Collegato dal centro operativo dell'Unità di crisi della Farnesina, il ministro degli Esteri ha poi parlato ai cittadini che trascorreranno le vacanze estive all'estero. "Il ministero degli Esteri organizza una serie di servizi, tutti gratuiti, per garantire ai nostri concittadini un periodo di riposo al di là dei confini nazionali - ha detto Tajani che ha aggiunto - a loro consigliamo di entrare nel portale "Viaggiare sicuri" per avere tutte le informazioni possibili sul Paese dove andranno. Una volta arrivati sul posto, consigliamo di scaricare l'app "Unità di crisi" al fine di essere seguiti e di essere aiutati in caso di problemi e difficoltà". 

Guerra del grano - "Purtroppo quella di Putin non e' una minaccia, ma un atto concreto. La Russia ha deciso di rompere l'accordo sul grano, ora c'è un corridoio alternativo, si tratta di quantità ridotte, speriamo che la Russia ci ripensi, che si tratti di una minaccia temporanea". Così il ministro degli Esteri sempre in collegamento a Canale 5. "A pagare il prezzo non sono solo i cittadini europei, ma saranno soprattutto milioni di africani. In quelle regioni potrebbero esserci problemi sociali con conseguenti flussi migratori verso il nord e verso l'Europa. Si tratta di una scelta grave che fa pagare un prezzo troppo alto agli innocenti", ha concluso Tajani. 

Salario minimo - In Italia i salari sono fermi da 30 anni ma per il ministro degli Esteri non bisogna accontentarsi del salario minimo. "Noi dobbiamo pensare a un salario ricco - ha detto Tajani - che sia frutto di una contrattazione collettiva, quindi non di un minimo fissato per legge, ma frutto di un confronto tra lavoratori e datori di lavoro che, grazie a una serie di misure e riforme, saranno messi nelle condizioni di vivere in un sistema più libero con meno blocchi. Tutto ciò permetterà alle imprese di poter guadagnare di più e di poter pagare di più i suoi lavoratori", ha concluso. 

Infine sulla pace fiscale il ministro degli Esteri ha dichiarato: "È una proposta di Forza Italia presentata nella scorsa legislatura e non è affatto un condono fiscale perché dobbiamo rispettare coloro che pagano le tasse regolarmente. La pace fiscale è destinata a coloro che si sono trovati in difficoltà, impossibilitati a pagare le tasse a causa della crisi. Per chi decide di pagare tutto il debito all'erario è previsto uno sconto del 40%, purché paghi subito", ha concluso. 

 

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