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Missione Aspides nel Mar Rosso, cos'è lo "scudo" europeo contro gli attacchi Houthi

L'Italia è pronta a scendere in campo per partecipare alla missione difensiva (oggi si vota in Senato l'ok) nell'importante tratta per il commercio globale, che è stata presa di mira dalle milizie yemenite dall'inizio della guerra a Gaza

Dopo l'ultimo attacco Houthi (ecco chi sono i rilbelli yemeniti) all'Italia nel Mar Rosso (il cacciatorpediniere Caio Duilio ha intercettato e abbattuto un drone), il Paese si prepara a partecipare alla missione difensiva europea "Aspides" (dal greco "scudo").

Oggi, martedì 5 marzo, è infatti il giorno del voto in Senato per dare il via libera alle operazioni.

Missione Aspides nel Mar Rosso, cos'è lo "scudo" europeo contro gli attacchi Houthi - foto 1
Tgcom24

Missione Ue Aspides, lʼinfografica

 

Missione Aspides: di cosa si tratta

 Da quando è iniziata la guerra israeliana a Gaza, sono iniziati sempre con più frequenza gli attacchi delle milizie yemenite Houthi contro le navi commerciali e da guerra della comunità internazionale. L'intento è quello di destabilizzare gli "alleati di Israele" con frequenti raid, per creare disturbo su una delle più importati rotte commerciali: quella del Mar Rosso. Da lì passa il 17% del traffico di internet e il 12% del commercio globale. In quella tratta passano 6 miliardi di esportazioni italiane. La missione Aspides, che durerà un anno, sarà una missione prettamente difensiva. La base operativa sarà proprio sul Caio Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare. Al comando, invece, ci sarà il contrammiraglio Stefano Costantino, già a bordo del Duilio e pronto a guidare la flotta europea, anche questa già schierata nell'area.

 

Il comandante del Duilio: "Siamo pronti e addestrati"

 "Siamo pronti e addestrati per questo - spiega il comandante del Duilio, il capitano di vascello Andrea Quondamatteo -, portiamo con noi l'esperienza delle navi che ci hanno preceduto". Il ruolo, tattico e strategico, dell'Italia nel Mar Rosso è rafforzato anche dall'incarico di comando che sarà assegnato al nostro Paese per la Combined Task Force 153, all'interno della quale opera la "Prosperity Guardian", missione multinazionale rivolta proprio alla sicurezza della navigazione nel Mar Rosso e nel golfo di Ade, cioè - come ha detto il ministro della Difesa Crosetto in commissione Esteri e Difesa - "in quel tratto di mare oggi messo a rischio dagli Houthi".

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