Pioggia di missili iraniani su Israele: morti e feriti
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Nell'attacco sono morte la moglie, le figlie e la cognata dell'uomo
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"Ho perso i fiori della mia vita. Una settimana fa eravamo in viaggio all'estero, ci siamo divertiti, eravamo felici. Ora la gioia si è trasformata in disastro e dolore". Con queste parole, l'avvocato arabo-israeliano Raja Khatib, che ha visto la sua famiglia spazzata via da un missile lanciato dall'Iran sabato sera, ha espresso la sua disperazione. L'ordigno è caduto su un elegante palazzina di due piani a Tamra, a est di Haifa. La potente esplosione ha ucciso le due figlie dell'uomo, Hala di 13 anni e Shada di 20, la moglie Manar e la cognata, anche lei di nome Manar.
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Quattro donne che apparivano sorridenti, belle, piene di speranza nelle foto sui social. "Ho perso una donna meravigliosa che era tutto per me. Era un'insegnante, aveva successo, ha cresciuto i figli nel modo migliore. È difficile descrivere il mio amore per la mia cara moglie. Rimarrà nel mio cuore per il resto della mia vita. Ogni cosa è andata distrutta in pochi secondi - ha spiegato Khatib a Ynet -. Non posso credere di essere rimasto con una sola figlia, non mi riprenderò facilmente. Io e lei adesso abbiamo bisogno di cure finché non riusciremo a digerire questa perdita sconvolgente", ha dichiarato.
L'uomo ha descritto i momenti dell'attacco. "Sono entrato in casa e sono salito al secondo piano, e lì è caduto (il missile, ndr). Ho salvato mia figlia Razan, ho cercato di tirare fuori Manar, Hala e Shada, ma non ci sono riuscito". Infine, Khatib ha affermato la necessità di una conclusione rapida del conflitto in Medioriente. "Ciò che serve ora è fermare la guerra ovunque, perché noi civili ne stiamo pagando il prezzo".