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Arresto manifestanti in Russia, condanna Usa: affronto a democrazia

Dal carcere Navalny lancia il suo monito: "Un giorno noi giudicheremo loro (ma onestamente)"

Gli Usa "condannano fermamente gli arresti di centinaia di manifestanti pacifici in Russia", tra cui il blogger anti Putin Alexiei Navalny, e "chiedono al governo russo di rimetterli subito in libertà".

Lo afferma in una nota Mark Toner, portavoce del Dipartimento di Stato Usa. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'Unione Europea. Navalny è stato condannato a 15 giorni di carcere.

Il blogger è stato dunque condannato a 15 giorni di prigionia per aver opposto resistenza all'arresto e alla multa di 20mila rubli (circa 350 euro) per aver organizzato una manifestazione non autorizzata.

"Un giorno giudicheremo loro" - "Verrà il giorno in cui noi giudicheremo loro (ma lo faremo in maniera onesta)". Così su Twitter Navalni, postando una foto di se stesso dal tribunale Tverskoi di Mosca. Per il blogger i giudici dovrebbero interrogare il premier Dmitri Medvedev perché a causa sua migliaia di russi sono scesi in strada.

Gli Usa si dicono preoccupati per l'arresto di Navalny ad un anno dalle elezioni presidenziali russe, alle quali il blogger ha annunciato di voler partecipare, e intendono "seguire la situazione".

"Governo deve sostenere libertà di pensiero" - "I russi, come tutti, meritano di avere un governo che sostiene la libertà di pensiero, la trasparenza e un governo trasparente e responsabile, una uguaglianza di trattamento davanti alla legge e la possibilità di esercitare i loro diritti senza temere rappresaglie", ha sottolineato il portavoce del Dipartimento di Stato, il cui segretario Rex Tillerson volerà a Mosca a breve, anche per preparare un eventuale incontro tra Putin e Trump.

Dura condanna anche da parte dell'Europa - L'Ue ha chiesto alla Russia di liberare "senza indugio i manifestanti pacifici" fermati durante la manifestazione. "Le operazioni di polizia nella Federazione Russa, che hanno cercato di disperdere le manifestazioni e hanno arrestato centinaia di cittadini, fra cui il leader dell'opposizione Alexei Navalny, hanno impedito di esercitare le loro libertà fondamentali, fra cui la libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, che sono iscritte nella Costituzione russa", ha affermato un portavoce dell'Ue in un comunicato. 

Indignazione anche in Italia, con qualcuno che esce fuori dal coro - E' il caso di Matteo Salvini che in un'intervista alla Stampa difende il governo russo. "È l'ennesima montatura mediatica -  dice il segretario della Lega Nord - Io sono per la libertà di pensiero. E sono sempre per le manifestazioni autorizzate. Ma non mi sembra che questa sia stata autorizzata". E ancora:  "Mi sono informato sul personaggio in questione - spiega - un blogger anti-Putin, venduto come leader dell'opposizione ma che, secondo le stime, avrebbe solo il 3%. Insomma, è uno dei tanti che si oppone a Putin. È come se in Italia Nicola Fratoianni (segretario di Sinistra Italiana, ndr) fosse considerato l'anti-Renzi".