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Il Libano denuncerà Israele all'Onu per l'uccisione del giornalista di Reuters

Beirut condanna Gerusalemme per la morte di Issam Abdallah, colpito durante un bombardamento lungo il confine

Il Libano denuncerà Israele all'Onu per l'uccisione del giornalista di Reuters - foto 1
Reuters

Il Libano presenterà una denuncia formale al Consiglio di sicurezza dell'Onu contro Israele per "l'uccisione deliberata" del giornalista di Reuters Issam Abdallah, morto il 13 ottobre durante un raid lungo il confine Sud del Paese.

I missili israeliani avrebbero colpito un raduno di reporter internazionali vicino al villaggio di Alma al-Shaab, ferendo anche altre sei persone. Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, è sempre più alto il rischio che il conflitto tra Israele e il gruppo terroristico palestinese di Hamas si riversi in Libano, dove continuano gli scontri con i militanti di Hezbollah.

L'attenzione sul fronte libanese

 Un fotografo dell'Associated Press, presente al raduno, ha visto il corpo del giornalista e dei sei feriti, alcuni dei quali sono stati portati d'urgenza in ospedale. "Siamo profondamente addolorati nel comunicarvi che il nostro videografo Issam Abdallah è stato ucciso", ha comunicato l'agenzia di stampa Reuters. Il reporter libanese faceva parte di una troupe nel Sud del Libano, da dove forniva un segnale diretta insieme ai colleghi Thaer Al-Sudani e Maher Nazeh, coinvolti nel bombardamento al confine. Il videomaker è stato sepolto nella sua città natale in un corteo funebre a cui hanno partecipato centinaia di persone. Avvolto in una bandiera libanese, il corpo di Abdallah è stato trasportato su una barella per le strade del villaggio di Khiam, nel tragitto che va dalla casa della sua famiglia fino al cimitero locale. 

 

Oltre alla Reuters, anche la televisione del Qatar Al-Jazeera e l'agenzia di stampa francese Agence France-Presse hanno segnalato che alcuni dipendenti sono rimasti feriti nell'attacco. L'attenzione dei media al confine è dovuta al susseguirsi di scontri tra il gruppo armato libanese di Hezbollah, alleato di Hamas e le forze di difesa israeliane, già da giorni dispiegate nel Sud del Libano.

 

 

In attesa delle indagini

 Il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, ha condannato i bombardamenti israeliani che hanno colpito i giornalisti "durante l'aggressione al sud del Paese". Va però considerato che il gruppo armato di Hezbollah, alleato di Hamas, possiede 13 delle 128 sedute del parlamento libanese e ha sempre dichiarato la sua influenza all'interno del governo, addirittura rivelando di avere il controllo delle elezioni presidenziali. 

 

Alle Nazioni Unite, il segretario generale Antonio Guterres ha espresso le condoglianze alla famiglia del reporter ucciso: "Così tanti giornalisti stanno pagando con la vita per portare la verità a tutti". Il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric aveva precedentemente affermato che l'organismo mondiale spera in un'indagine su quanto accaduto. Il rappresentante delle forze di difesa israeliane, Richard Hecht, ha detto di essere "molto dispiaciuto" per la morte di Issam e ha assicurato che l'esercito sta investigando sull'episodio.

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