e' uno dei più grandi poli metallurgici d'europa

L'acciaieria Azovstal: l'ultimo baluardo della resistenza ucraina a Mariupol

Si tratta di uno dei più grandi stabilimenti metallurgici d'Europa

19 Apr 2022 - 14:10

Mentre l'esercito russo guadagna terreno a Mariupol, città sul Mar d'Azov da oltre un mese sotto assedio, il perimetro della resistenza ucraina si restringe. L'ultima fortezza delle forze di Kiev è l'acciaieria Azovstal, uno dei più grandi stabilimenti metallurgici d'Europa, reso popolare ora dal conflitto, dove i combattenti del battaglione Azov, si sono asserragliati. Battaglione evocato spesso dal presidente russo Vladimir Putin quando si appella all'obiettivo di "denazificare" il Paese.

La struttura - Si tratta di un'area affacciata sul mare che copre oltre 11 chilometri quadrati, disseminata di edifici, altoforni, binari e, soprattutto, dotata di una fitta rete di cunicoli sotterranei costruita in epoca sovietica per resistere a un attacco nucleare.

L'ultimatum di Mosca - Il ministero della Difesa russo ha lanciato un nuovo ultimatum ai soldati ucraini asserragliati nell'acciaieria, esortandoli ad arrendersi entro mezzogiorno. "Basta a questa resistenza insensata, deponete le armi", è l'appello lanciato dai russi. Nello stabilimento oltre ai superstiti del battaglione Azov si sarebbero rifugiati anche centinaia di civili, una circostanza che però i separatisti della Milizia popolare del Donetsk smentiscono.

Mariupol, l'acciaieria Azovstal: uno dei più grandi stabilimenti d'Europa

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L'acciaieria: i pro e i contro per i due eserciti - In base alla pianta dell'acciaieria, nessun tipo di intervento da parte delle autorità di Kiev potrebbe spezzare l'assedio. Ma, dall'altra parte, tentare un'irruzione significherebbe far pagare un prezzo di sangue troppo elevato alla fanteria russa, nonostante la superiorità numerica di quest'ultima. I combattenti si sono nascosti in una specie di labirinto senza via d'uscita, ma che potrebbe diventare una trappola per i russi.

L'attacco aereo per sfiancare la resistenza e costringerla alla resa - Per questo Mosca potrebbe sferrare un attacco dall'alto, attraverso raid aerei per evitare di dover affrontare una grave perdita in costi umani, e al contempo sfiancare la resistenza ucraina, costringendola alla resa. Secondo quanto afferma il comandante del reggimento nazionalista Azov, Denys Prokopenko, infatti i militari russi hanno già sganciato bombe anti-bunker sull'acciaieria. La settimana scorsa il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, aveva affermato che i russi erano pronti a bombardare la Azovstal con bombe ad alto potenziale esplosivo come le FAB-3000.

Fino a quanto tempo potrà resistere il battaglione Azov - Il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, ha riferito sabato che i difensori di Mariupol sono rimasti senza cibo e acqua e solo l'opposizione delle autorità di Kiev ha impedito loro la resa. E' però un'affermazione impossibile da verificare e al momento non è chiaro quanto i combattenti ucraini possano andare avanti prima di cedere alla fame e alla sete. Il reggimento Azov ha infatti preparato da tempo la difesa dell'acciaieria che lo stesso Andriy Biletsky, fondatore della formazione nazionalista, definì "la fortezza di Azov". E' quindi possibile che lo sterminato complesso ospiti risorse che consentano, per ora, agli assediati di continuare a resistere.

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