S'INDAGA PER OMICIDIO

Kenya, trovata morta suor Anselmina Karimi: sul suo corpo lividi e tracce di sangue, accusata una consorella

La religiosa, 65 anni, gestiva l'orfanotrofio "bresciano" di Nkabune. Il suo corpo è stato trovato nella sala da pranzo del convento

23 Ott 2025 - 17:07
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Una suora è stata trovata morta nella sala da pranzo del convento di Nkabune, in Kenya, con lividi e tracce di sangue su tutto il corpo. Si tratta di suor Anselmina Karimi, che dirigeva da vent'anni un orfanotrofio sostenuto da associazioni bresciane come Via Etica Ets e Il volo di Pietro. Le autorità indagano per omicidio e hanno fermato la consorella della vittima Caroline Kanjiru, anche lei appartenente alle Suore dell'Annunciazione di Nazareth. Dalle testimonianze raccolte emerge che tra le due c'erano tensioni e dissapori da anni.

La vittima presentava lividi su mani e gambe e sangue che le colava dalla bocca e dalle orecchie, ha fatto sapere la polizia kenyota. Tutti gli indizi suggeriscono una colluttazione tra le due religiose prima della morte di suor Anselmina.

La consorella di Suor Anselmina: "Era malata, la stavo portando in ospedale"

 Suor Kanjiru è stata fermata per impedirne la fuga e proseguire le indagini in attesa dell'autopsia sul corpo di suor Anselmina. L'accusata ha dichiarato la consorella morta "era malata da tempo" e che sarebbe deceduta "mentre la stavo portando in ospedale". Una versione alla quale però le autorità non credono.

I dissapori tra le due suore

 Come appurato dalle autorità, tra le due suore sarebbero nate e maturate tensioni per quanto riguarda la gestione e la guida futura dell'orfanotrofio Meru Children's Home.

Il dolore delle associazioni bresciane

 La notizia della morte di suor Anselmina ha sconvolto decine di volontari provenienti dalla provincia di Brescia e attivi nelle associazioni che sostengono l'orfanotrofio in Kenya. "Sister Anselmina è stata una presenza costante e preziosa per tanti bambini e bambine", hanno scritto i volontari su Facebook. "La ricordiamo con riconoscenza e affetto, grati per il cammino fatto insieme. Speriamo che la situazione si risolva il prima possibile, soprattutto per la gestione dei bambini. Naturalmente, continueremo a sostenerli e star loro vicini con ogni mezzo".

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