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Israele: "Abbiamo ripreso ad applicare il cessate il fuoco a Gaza"

Scambio di accuse sulla violazione della tregua: Israele ha lanciato una nuova ondata di raid prima di annunciare il ritorno in vigore dell'accordo

di Redazione online
19 Ott 2025 - 20:35

L'esercito israeliano ha annunciato la ripresa del cessate il fuoco dopo violenti raid su Gaza "in risposta alle violazioni di Hamas". Il premier israeliano Netanyahu ha infatti accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco e ha ordinato di "agire con forza" contro gli "obiettivi terroristici". Secondo quanto riferiscono media israeliani, miliziani palestinesi, infatti, avrebbero lanciato un attacco contro le forze dello Stato ebraico a Rafah, inducendo l'Idf a rispondere con attacchi aerei nella zona. Dal canto suo il gruppo fondamentalista islamico ha negato violazioni del cessate fuoco, riferendo di non essere al corrente di scontri a Rafah. "Riaffermiamo il nostro pieno impegno a implementare tutto ciò che è stato concordato, primo fra tutti il cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza", hanno dichiarato le Brigate Ezzedine Al-Qassam in una nota. Hamas ha intanto trovato il cadavere di un altro ostaggio, il tredicesimo, e ha detto di essere pronto a consegnarlo.


L'agenzia di protezione civile e gli ospedali di Gaza hanno affermato che una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 45 persone oggi, aggiornando il bilancio precedente di 33 vittime. "Almeno 45 persone sono state uccise a seguito degli attacchi aerei israeliani in varie zone della Striscia di Gaza", ha dichiarato Mahmud Bassal, portavoce dell'agenzia di protezione civile, che opera come servizio di soccorso sotto l'autorità di Hamas. Quattro ospedali di Gaza hanno confermato il bilancio delle vittime, affermando di aver accolto i morti e i feriti.


"In conformità con le direttive del livello politico, e a seguito di una serie di attacchi significativi in ;;risposta alle violazioni di Hamas, le Idf hanno avviato la rinnovata applicazione del cessate il fuoco, in linea con i termini dell'accordo". Lo annuncia su X l'esercito israeliano che "continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e risponderanno con fermezza a qualsiasi violazione dello stesso".


Dopo le pressioni dell'amministrazione Trump, la decisione israeliana di bloccare gli aiuti a Gaza è stata ritirata: i valichi saranno riaperti e le consegne riprenderanno domani mattina. Lo scrive il giornalista di Axios Barak Ravid citando funzionari israeliani.


L'Idf ha dichiarato che due soldati sono stati uccisi e tre sono rimasti feriti nell'attacco di questa mattina "da terroristi palestinesi a Rafah". Lo riporta il Times of Israel. Gli uccisi sono il maggiore Yaniv Kula, 26 anni, e il sergente maggiore Itay Yavetz, 21 anni. Secondo l'Idf, l'incidente è avvenuto stamattina nel sud est di Rafah quando "una cellula di terroristi è uscita da un tunnel e ha sparato con i lanciarazzi contro una scavatrice, uccidendo i due soldati". Nello stesso momento, un'altra scavatrice è stata colpita da un cecchino, ferendo altri due soldati. Poco dopo, un altro soldato è stato ferito da un cecchino.


La protezione civile nella Striscia di Gaza ha annunciato che gli attacchi israeliani hanno ucciso oggi 33 persone in tutto il territorio palestinese, mentre Israele e Hamas si accusano a vicenda di aver violato il cessate il fuoco. Mahmoud Bassal, portavoce della protezione civile che opera sotto l'autorità di Hamas, ha rivisto al rialzo due bilanci iniziali delle vittime, prima di 11 e poi di 15.


Il premier israeliano, Bejamin Netanyahu, chiuderà i valichi e sospenderà gli aiuti a Gaza dopo aver accusato Hamas di violazioni del cessate il fuoco. Lo riporta al Jazeera. Israele sospenderà la consegna di aiuti a Gaza fino a nuovo avviso.


L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver avviato una nuova ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza meridionale in risposta all'attacco alle truppe avvenuto questa mattina a Rafah. Una fonte militare ha detto al Times of Israel che uno degli obiettivi è un sistema di tunnel precedentemente utilizzato da Hamas per tenere in ostaggio gli israeliani.


L'amministrazione Trump è impegnata a impedire che lo scontro di oggi tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza si trasformi in un'ulteriore escalation che potrebbe portare al crollo dell'accordo per porre fine alla guerra. Lo riporta Channel 12 che cita alti funzionari americani. Secondo quanto riferito, Washington ha esortato Israele a "rispondere in modo proporzionato ma con moderazione". "La situazione è ancora molto in bilico", ha affermato un funzionario statunitense, ma "non possiamo permettere che facciano deragliare l'accordo". 


La Difesa civile di Gaza afferma che una serie di attacchi aerei israeliani hanno ucciso oggi almeno 11 persone nella Striscia. Mahmoud Basal, portavoce dell'agenzia, ha affermato che sei delle vittime sono state uccise quando un attacco israeliano ha preso di mira un "gruppo di civili" nel nord di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. 


Hamas ha comunicato di aver rintracciato un altro corpo di ostaggio israeliano, il 13esimo, e che lo consegnerà a Israele oggi stesso "se le condizioni sul campo lo consentiranno": un riferimento, quest'ultimo, alle violazioni della tregua avvenute nella Striscia di Gaza. "Oggi, le Brigate Al-Qassam (l'ala militare di Hamas, ndr), durante operazioni di ricerca, hanno ritrovato il corpo di uno dei prigionieri israeliani", ha scritto la milizia palestinese sul suo canale Telegram.


Il ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che "Hamas imparerà a sue spese che le forze di difesa israeliane sono determinate a proteggere i propri soldati e a impedire loro qualsiasi danno". Katz ha aggiunto, dopo lo scambio a fuoco avvenuto a Rafah: "Abbiamo dato istruzioni all'Idf di agire con forza contro gli obiettivi terroristici di Hamas a Gaza. Hamas pagherà un prezzo elevato per ogni sparatoria e violazione del cessate il fuoco, e se il messaggio non verrà recepito, l'intensità delle reazioni aumenterà". Lo riporta Ynet.


Hamas nega violazioni del cessate fuoco da parte sua e riferisce di non essere al corrente di scontri a Rafah, dove l'Idf ha compiuto raid aerei. "Riaffermiamo il nostro pieno impegno a implementare tutto ciò che è stato concordato, primo fra tutti il cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza", hanno dichiarato le Brigate Ezzedine Al-Qassam in una nota. "Non siamo a conoscenza di incidenti o scontri in corso nell'area di Rafah, poiché si tratta di zone rosse sotto il controllo dell'occupazione, e i contatti con i nostri gruppi rimasti lì sono stati interrotti dalla ripresa della guerra nel marzo di quest'anno".


Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato di agire "con forza" contro gli "obiettivi terroristici" nella Striscia di Gaza, accusando Hamas di violare il cessate il fuoco. "Dopo la violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, il premier Netanyahu ha tenuto consultazioni con il ministro della Difesa e i vertici militari e ha ordinato di agire con forza contro gli obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza", riferisce l'ufficio del primo ministro.


"Stamattina i terroristi hanno lanciato un missile anticarro e sparato contro le truppe dell'Idf impegnate a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah, nel sud di Gaza, in conformità con l'accordo di cessate il fuoco. In risposta, l'Idf ha iniziato a colpire la zona per eliminare la minaccia e smantellare i tunnel e le strutture militari utilizzati per attività terroristiche". Lo scrive l'esercito israeliano su X confermando i raid su Rafah. "Queste azioni terroristiche costituiscono una palese violazione dell'accordo di cessate il fuoco e l'Idf risponderà con fermezza", aggiunge.


Il ministero della Salute palestinese a Gaza ha reso noto di aver ricevuto i corpi di 15 detenuti palestinesi deceduti, consegnati ieri da Israele tramite il Comitato Internazionale della Croce Rossa, portando il numero totale dei corpi restituiti a 150. In una nota, il Ministero ha affermato che i suoi team medici stanno eseguendo le procedure di identificazione ed esame prima di consegnare i corpi alle famiglie. Il ministero ha aggiunto che "alcuni corpi mostrano segni di abusi", tra cui percosse, ammanettamenti e bende.


Il gverno israeliano ha approvato a larga maggioranza la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di rinominare la guerra a Gaza come la "Guerra della Rinascita", nonostante l'opposizione di alcune famiglie degli ostaggi e di alcuni membri del gabinetto dello stato ebraico. Il ministro per gli Affari della Diaspora Amichai Chikli (Likud) si è astenuto, mentre il ministro per gli Insediamenti e i Progetti Nazionali Orit Strock (Sionismo Religioso) ha votato contro. Chikli ha scritto su X che il termine "rinascita" appartiene in realtà "alla fondazione dello Stato e alla generazione fondatrice". Strock ha sottolineato che è "troppo presto" per determinare l'esito della guerra e attribuirle un nome ufficiale, sostenendo che è necessario "aspettare e vedere se raggiungiamo tutti gli obiettivi [della guerra]".


Il Papa ribadisce la necessità di pregare "per la pace in Terra Santa, in Ucraina e negli altri luoghi di guerra. Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura", ha detto Leone XIV all'Angelus.


Un funzionario militare israeliano ha dichiarato all'Afp che i miliziani di Hamas hanno lanciato "molteplici attacchi" contro le forze israeliane a Gaza oltre la Linea Gialla, dietro la quale l'Idf mantiene le sue posizioni, in aperta violazione del cessate il fuoco. "L'organizzazione terroristica Hamas ha effettuato molteplici attacchi contro le forze israeliane oltre la Linea Gialla", ha affermato il funzionario.


Izzat al-Rishq, alto funzionario di Hamas, ha affermato, dopo lo scambio a fuoco tra Hamas e l'esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che "l'organizzazione è impegnata a rispettare l'accordo di cessate il fuoco, mentre Israele è quello che continua a violarlo e a cercare false scuse per giustificare i propri crimini". Lo riporta Ynet. Al-Rishq ha aggiunto che "i tentativi di Netanyahu di sottrarsi ai suoi impegni derivano dalle pressioni che la sua coalizione sta esercitando su di lui".


Il ministro di estrema destra israeliano Itamar Ben Gvir ha lanciato un appello pubblico al premier Benyamin Netanyahu affinché riprenda le operazioni militari nella Striscia di Gaza dopo un'apparente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas a Rafah. "Chiedo al primo ministro di ordinare alle Idf di riprendere i combattimenti su vasta scala nella Striscia", ha dichiarato Ben Gvir, citato da Times of Israel. "La falsa convinzione che Hamas cambierà idea o rispetterà l'accordo firmato, si sta rivelando, prevedibilmente, pericolosa. Questa organizzazione terroristica nazista deve essere distrutta completamente", ha aggiunto.


È stato identificato anche il secondo corpo restituito ieri da Hamas a Israele. Si tratta del cittadino thailandese Sonthaya Oakkharasr, 30 anni. Era stato ucciso nel kibbutz Beeri il 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato rapito e portato a Gaza, secondo l'esercito israeliano (Idf). La sua morte è stata ufficialmente confermata dall'esercito nel maggio 2024. Lo riporta il Times of Israel.


"Hamas oggi ha violato il cessate il fuoco con un incidente tra combattenti dell'Idf e terroristi che hanno aperto il fuoco contro un mezzo del genio a Rafah. In risposta, l'aeronautica ha attaccato l'area di Rafah. Al Arabiya ha riferito che l'Idf ha effettuato tre attacchi aerei". Così la testata israeliana N12. Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz ricevono aggiornamenti sugli sviluppi sul campo in una riunione di gabinetto. È in corso una valutazione tra Netanyahu, il ministro e alti funzionari Odf in merito alla natura della risposta e alla prosecuzione delle attività nella Striscia.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che "la guerra a Gaza continuerà finché tutti gli ostaggi non saranno liberati e Hamas non sarà disarmata". Lo ha affermato durante un'intervista a "Channel 14", definendo il conflitto nella Striscia "la guerra della rinascita" e sostenendo che ha rafforzato Israele e dimostrato la resilienza della nazione. Netanyahu ha elogiato "il coraggio dei soldati e dei feriti", attribuendo i recenti successi militari a "decisioni difficili ma giuste" e alla stretta cooperazione con il presidente statunitense Donald Trump. Ha inoltre osservato che la situazione era risultata piu' complessa sotto l'amministrazione Biden, citando la temporanea sospensione delle consegne di armi da parte di Washington: "Ho detto al segretario di Stato Blinken: se finiamo le munizioni, combatteremo a mani nude", ha dichiarato.


Il movimento islamista palestinese Hamas ha respinto la nota del dipartimento di Stato degli Usa in cui si affermava che "rapporti attendibili indicano un'imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione della Striscia". In un comunicato riportato dall'emittente panaraba qatariota "Al Jazeera", il gruppo palestinese ha definito le accuse statunitensi "false" e ha affermato che esse "si allineano pienamente con la propaganda israeliana fuorviante e forniscono copertura alla continuazione dei crimini e dell'aggressione organizzata dell'occupazione contro il nostro popolo". Hamas ha invitato gli Stati Uniti a "smettere di ripetere la narrativa fuorviante dell'occupazione (Israele) e a concentrarsi invece sul contenimento delle sue ripetute violazioni dell'accordo di cessate il fuoco". 


Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno iniziato a delimitare la cosiddetta "Linea Gialla", la zona fino alla quale l'esercito si e' ritirato in base ai termini dell'attuale cessate il fuoco, nella Striscia di Gaza mediante segnali fisici. Lo riferisce il quotidiano "The Times of Israel", precisando che "un'immagine proveniente da Gaza e pubblicata sui social media questa mattina mostra blocchi di cemento dipinti di giallo e cartelli metallici gialli destinati a essere fissati su di essi". 



Coloni e forze armate israeliane hanno condotto oggi una serie di attacchi contro agricoltori e proprietà palestinesi in Cisgiordania, prendendo di mira raccoglitori di olive e terreni privati ;;in diverse città e villaggi. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Gli attacchi, è spiegato, hanno incluso l'espulsione di agricoltori dalle loro terre, l'incendio di veicoli, l'arresto e l'aggressione di civili e il divieto di accesso ai terreni agricoli durante la stagione della raccolta delle olive, causando danni significativi e perdite finanziarie. 


Uno dei corpi restituiti ieri sera da Hamas è quello dell'ostaggio ucciso Ronen Engel, secondo quanto annunciato dal Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi e dal kibbutz Nir Oz. Lo riporta il Times of Israel. Il Forum delle famiglie afferma di "abbracciare la famiglia Engel", definendo la restituzione "una forma di sollievo per una famiglia che ha vissuto in un'agonizzante incertezza e dubbio per oltre due anni". L'ufficio del Primo Ministro e l'IDF confermano l'identificazione di Engel e affermano che il processo di identificazione dell'altro corpo restituito durante la notte è ancora in corso. Il 7 ottobre 2023, Engel è stato ucciso da Hamas a Nir Oz, mentre sua moglie Karina e le loro figlie Mika e Yuval sono state rapite. Il mese successivo, Karina, Mika e Yuval sono state liberate da Gaza nell'ambito di un accordo di cessate il fuoco. 


L'esercito israeliano afferma che sono stati identificati i resti di un altro ostaggio.


Gli Stati Unti hanno informato i Paesi che garantiscono l'accordo di pace a Gaza di una "imminente violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas contro la popolazione" della Striscia. Lo afferma il Dipartimento di Stato, sottolineando che il "pianificato attacco contro i civili palestinesi costituirebbe una diretta e grave violazione del cessate il fuoco e metterebbe a rischio i significativi progressi raggiunto con la mediazione". Se Hamas procederà con questo attacco, "saranno prese misure per proteggere la popolazione di Gaza e preservare l'integrità del cessate il fuoco". 


Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra con Hamas finirà una volta completata la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco in corso a Gaza, che prevede il disarmo di Hamas. La seconda fase "include anche il disarmo di Hamas, o più precisamente, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza e, prima ancora, la confisca delle armi di Hamas", ha dichiarato il leader israeliano durante un programma televisivo su Channel 14.