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La Jihad islamica: "Israele pagherà". Fonti arabe: "Stop ai negoziati dopo la morte di Arouri". Esercito israeliano: "Siamo in stato di allerta elevata"
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La guerra in Medioriente giunge al giorno 88. In un raid sferrato contro una roccaforte di Hezbollah a Beirut, in Libano, l'esercito israeliano afferma di aver ucciso il numero due di Hamas, Saleh Al Arouri. Il movimento fondamentalista conferma "l'assassinio" spiegando che Al Arouri è stato ucciso in un "vile attacco sionista". Fonti arabe: "Stop ai negoziati dopo la morte di Arouri". Esercito israeliano: "Siamo in stato di allerta elevata". Intanto Israele conferma la volontà di proseguire la guerra. Dura presa di posizione anche da parte della Jihad islamica: "Israele pagherà il prezzo dei suoi crimini", afferma Ahasan Attia, membro dell'ufficio politico del gruppo. "La sensazione secondo cui noi staremmo per fermarci non è giusta. Se non prevaliamo in maniera netta non potremmo resistere nel Medioriente", afferma il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. L'esercito annuncia che i combattimenti proseguiranno a Gaza per tutto il 2024 dopo che anche Netanyahu aveva detto che la guerra sarebbe proseguita per mesi.
Il movimento sciita libanese filoiraniano Hezbollah ha affermato che "l'assassinio" a Beirut del numero due di Hamas Saleh Al Arouri "non resterà impunito".
Per gli Stati Uniti è Israele il responsabile dell'uccisione del numero di due Hamas Saleh al-Arouri, in quello che è probabilmente il primo di molti raid che saranno condotti contro le figure chiave dell'organizzazione legate all'attacco del 7 ottobre. Lo riferisce un funzionario americano al New York Times commentando la morte di Al Arouri.
L'esercito israeliano ha reso noto che Hezbollah ha lanciato due missili anticarro contro una postazione militare di Israele nei pressi del confine con il Libano. Lo riferisce Haaretz online, aggiungendo che i carri armati israeliani stanno sparando sulla fonte dell'attacco come rappresaglia.
Gli Stati Uniti respingono le recenti dichiarazioni dei ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, per lo spostamento dei civili palestinesi fuori da Gaza. "Questa retorica è irresponsabile", afferma il portavoce del Dipartimento di stato Matthew Miller. "
"Un movimento i cui leader e fondatori cadono come martiri per la dignità del nostro popolo e della nostra nazione non sarà mai sconfitto". Lo ha detto il leader di Hamas Ismail Haniyeh in un discorso televisivo dopo l'uccisione del suo numero due, Saleh al-Arouri, in raid a Beirut attribuito a Israele.
Fonti diplomatiche arabe hanno annunciato in serata ad Haaretz che l'assassinio di Al Arouri a Beirut ha interrotto i negoziati per un accordo tra Israele e Hamas, e ora i colloqui si stanno concentrando sulla prevenzione dell'escalation, soprattutto nel nord di Israele.
"Siamo in stato di allerta elevata di fronte a qualsiasi sviluppo". Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Per il momento, ha aggiunto, "siamo concentrati nella guerra a Gaza". Hagari ha inoltre consigliato alla popolazione di seguire con attenzione le istruzioni che giungono dal comando delle retrovie.
Nel raid di Israele nell'ufficio di Hamas alla periferia di Beirut sarebbe stato ucciso anche Kalil Al Hayya, un alto funzionario e membro del politburo di Hamas. Lo riportano i media libanesi.
Ahsan Attia, membro dell'ufficio politico della Jihad islamica, ha affermato che Israele "pagherà il prezzo dei suoi crimini, compreso l'assassinio di Saleh al-Arouri", secondo quanto riportato dal media libanese Al Mayadeen.
Un alto funzionario di Hamas ha affermato che l'assassinio del numero due del movimento in un attacco avvenuto a Beirut e attribuito a Israele non metterà in ginocchio la "resistenza". "I codardi omicidi compiuti dall'occupante sionista contro i leader e i simboli del nostro popolo palestinese dentro e fuori la Palestina non riusciranno a spezzare la volontà e la resilienza del nostro popolo, né a ostacolare la continuazione della sua coraggiosa resistenza", ha affermato Ezzat al-Rishq, membro dell'ufficio politico di Hamas.
La televisione di Hamas ha confermato l'uccisione da parte di Israele del vice capo del gruppo fondamentalista nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Saleh al-Arouri è stato ucciso in un "vile attacco sionista", ha dichiarato Hamas sul suo canale ufficiale.
Il gabinetto di guerra di Israele si è riunito presso il ministero della Difesa di Tel Aviv, secondo quanto preannunciato fin dalla mattinata.
I media statali libanesi affermano che Israele ha colpito l'ufficio di Hamas alla periferia di Beirut.
Gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza saranno rilasciati solo alle "condizioni" poste da Hamas. Lo ha affermato oggi il suo leader Ismail Haniyeh in un discorso televisivo. "I prigionieri del nemico saranno rilasciati solo alle condizioni stabilite dalla resistenza", ha detto Haniyeh.
"La sensazione secondo cui noi staremmo per fermarci non è giusta. Se non prevaliamo in maniera netta non potremmo resistere nel Medio Oriente". Lo ha affermato il ministro della difesa Yoav Gallant durante un sopralluogo nella striscia di Gaza. "La guerra - ha aggiunto - adesso è a Khan Yunis. Stiamo compiendo uno sforzo in diversi passaggi, sia sopra i tunnel sia in profondità. Arriviamo (ai capi di Hamas, ndr) da tutte le direzioni". L'esercito ha ordinato agli abitanti di Nusseirat (nel settore sud della Striscia) di spostarsi ancora più a sud, verso Deir el Ballah, perché sta estendendo le operazioni.
Secondo due funzionari israeliani e una fonte a conoscenza della proposta, domenica Hamas ha presentato a Israele, attraverso mediatori qatarioti ed egiziani, una proposta per un nuovo accordo sugli ostaggi: Gerusalemme ha respinto la proposta, ma uno dei funzionari israeliani ha detto che l'offerta dimostra che Hamas è pronta a impegnarsi in negoziati per un nuovo accordo sugli ostaggi, anche se i combattimenti a Gaza continuano. Lo scrive il sito di Axios.
La prima nave britannica con aiuti umanitari per Gaza è arrivata in Egitto, trasportando circa 90 tonnellate tra coperte termiche e forniture mediche. Ne ha dato notizia il Foreign Office in un comunicato. Il carico è giunto a bordo della Lyme Bay a Port Said e verrà poi distribuito tramite l'agenzia dell'Onu Unrwa alla popolazione della Striscia.
Il ministero della Sanità di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 22.185 morti nella Striscia di Gaza.
Si sono intensificati durante la notte gli attacchi aerei e con i carri armati israeliani nel sud di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.
Israele si presenterà davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja per difendersi dalle accuse di genocidio mossegli la settimana scorsa dal Sudafrica in relazione all'attacco militare nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il quotidiano Haaretz precisando che la decisione è stata presa durante un incontro presieduto dal primo ministro Benjamin Netanyahu e ha fatto seguito a consultazioni con il ministero della Giustizia, l'esercito e il consiglio di sicurezza nazionale. Israele ora cercherà di impedire alla Corte di emettere un ordine provvisorio che cerchi di fermare la sua campagna nell'enclave palestinese, si legge.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 15 civili palestinesi sono stati uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che ha colpito lunedì sera una casa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
La portaerei americana Uss Gerald R. Ford, schierata nel Mediterraneo orientale dopo l'attacco di Hamas in Israele in ottobre, tornerà negli Stati Uniti "nei prossimi giorni". Lo ha confermato la Marina statunitense. Inviata per "contribuire alla nostra deterrenza regionale e alla nostra posizione di difesa", la portaerei "tornerà nel suo porto d'origine come previsto per prepararsi a futuri schieramenti". La Ford e le navi da guerra al suo seguito saranno sostituite dalla nave d'assalto anfibia Uss Bataan e dalle navi da guerra della sua squadra, la Uss Mesa Verde e la Uss Carter Hall. Le tre navi si trovavano nel Mar Rosso e negli ultimi giorni erano in transito verso il Mediterraneo orientale.
Hezbollah afferma che quattro sui combattenti sono rimasti uccisi ieri nel sud del Libano, colpito a inizio giornata da bombardamenti israeliani. Citato dall'emittente araba Al Jazeera, il movimento islamista libanese sostenuto dall'Iran ha spiegato che i miliziani provenivano dal villaggio sudorientale di Kfarkila.
L'Iran ritiene che il governo degli Stati Uniti non abbia la competenza per svolgere un ruolo nelle questioni riguardanti la Palestina. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani. "Gli Stati Uniti non sono mai stati parte della soluzione, ma sempre una parte del conflitto", le sue parole riportate dall'agenzia Tasnim. L'unica cosa che gli Stati Uniti possono fare è "smettere di sostenere i crimini israeliani e soddisfare le richieste della comunità internazionale", ha aggiunto il portavoce della diplomazia iraniana.