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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

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Gaza, interrotta ogni telecomunicazione | Colpita sede della Mezzaluna Rossa: ci sono vittime

Il ministro israeliano Gallant: "Attaccati da sette fronti, abbiamo reagito su sei". Razzo dal Libano, danneggiata la chiesa di Ikrit in Galilea

26 Dic 2023 - 22:09

La guerra in Medioriente giunge al giorno 81. Proiettili dell'artiglieria israeliana hanno colpito i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis: ci sono vittime. Interrotte tutte le telecomunicazioni a Gaza. Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco permanente. Per la prima volta dopo il 7 ottobre torna a parlare Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza: "Non ci sottometteremo mai a Israele". Il ministro della Difesa israeliano Gallant: "Attaccati da sette fronti, abbiamo reagito su sei". Un razzo anticarro sparato dal Libano ha colpito in Galilea la chiesa del villaggio di Ikrit, a ridosso del confine.


Il premier del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha sentito al telefono il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo riferisce l'agenzia stampa qatarina Qna. I due leader hanno discusso "degli ultimi sviluppi a Gaza e nei Territori palestinesi occupati" e "degli sforzi di mediazione congiunti per raggiungere un cessate il fuoco permanente". "Durante la telefonata - riferisce Qna - si è discusso delle relazioni strategiche tra i due Paesi amici e dei modi per sostenerle e svilupparle, oltre che dei principali temi regionali e internazionali di interesse comune".


Gli Usa hanno distrutto 12 droni e cinque missili lanciati dagli Houthi sul Mar Rosso. Lo riferisce il Pentagono in una nota.


"Un nostro aereo da combattimento ha intercettato con successo un obiettivo aereo ostile sul Mar Rosso mentre era diretto verso Israele, prima che entrasse nel nostro territorio": lo ha reso noto il portavoce militare Daniel Hagari attribuendo la paternità dell'attacco agli Houthi. Secondo i media il velivolo era diretto verso Eilat. "Gli attacchi degli Houthi contro Israele sono azioni terroristiche", ha proseguito Hagari. "Avvengono sotto la direzione dell'Iran, mediante intelligence e mezzi di combattimento iraniani". "Quelle azioni - ha affermato - sono dirette non solo contro Israele. Sono un problema per il mondo". 


"La guerra a Gaza andrà avanti ancora per molti mesi". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi. 


La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha annunciato un nuovo taglio delle telecomunicazioni nella Striscia di Gaza, il quarto dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. 



Le sirene di allarme anti razzi da Gaza sono tornate a suonare nelle comunità israeliane a ridosso della Striscia e ad Ashkelon, cittadina costiera del sud del Paese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.


Un razzo anticarro sparato dal Libano ha colpito in Galilea la chiesa del villaggio di Ikrit, a ridosso del confine. Lo ha riferito alla radio pubblica Kan un testimone oculare. "Una colonna di fumo si eleva dall'edificio, che ha subito gravi danni", ha aggiunto il testimone secondo cui una persona è rimasta ferita ed è stata trasportata in elicottero a Naharya. Il villaggio cristiano di Ikrit fu occupato nel 1948 da forze israeliane e gli abitanti furono espulsi per "ragioni di sicurezza". Da allora, malgrado ricorsi alla Corte Suprema, è rimasto disabitato ma nella chiesa di Ikrit si svolgono ancora riti.


In un intervento alla Commissione parlamentare per la sicurezza e la difesa, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che Israele è attaccato su sette fronti, e che su sei di essi ha già reagito. "Siamo stati attaccati - ha rilevato - da Gaza, Libano, Siria, Cisgiordania, Iraq, Yemen ed Iran". "Abbiamo reagito ed operato contro sei di quei fronti", ha aggiunto, senza tuttavia menzionare quali di essi fosse il settimo. "Voglio dirlo in maniera esplicita: chiunque opera contro di noi rappresenta un obiettivo potenziale. Non c'è immunità per alcuno".


Quattro persone sono morte oggi a Khan Yunis (nel settore sud della Striscia di Gaza) in una deflagrazione avvenuta all'interno di un minibus. Lo riferiscono fonti locali secondo cui la esplosione è  avventa nel settore occidentale della città, a breve distanza dalla moschea Halil al-Rahman. Alcuni giorni fa nella vicina città di Rafah una jeep era stata centrata da un razzo sparato da un velivolo israeliano. In seguito si è appreso che si era trattata di "un'esecuzione mirata" diretta contro un esponente di Hamas che, secondo Israele, era coinvolto in traffico di armi.


Secondo le autorità sanitarie di Gaza, controllate da Hamas, almeno 52 persone sono state uccise negli attacchi avvenuti nella notte. Secondo Israele, dozzine di aerei da guerra hanno attaccato oltre 100 obiettivi nella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi degli attacchi c'erano tunnel e strutture militari utilizzate dal movimento militante palestinese Hamas, hanno detto le forze armate israeliane


Proiettili dell'artiglieria israeliana hanno colpito i piani superiori della sede della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Yunis, nel settore sud della Striscia di Gaza, e hanno provocato alcune vittime fra gli sfollati che si trovavano al suo interno. Lo ha riferito su X la Mezzaluna Rossa palestinese. Nel palazzo in questione, ha aggiunto, avevano trovato riparo migliaia di sfollati.


Attacchi israeliani notturni hanno colpito diverse località della Striscia di Gaza. Nel mirino il campo di Bureij e Jihr al-Deek nel centro di Gaza, dove si registra un numero imprecisato di morti e feriti. Gli attacchi hanno avuto luogo anche nei campi di Nuseirat e al-Maghazi. Lo riporta Al Jazeera citando la agenza palestinese Wafa.


E' salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta sul suo sito web l'agenzia di stampa americana Associated Press, citando i registri del vicino ospedale di Al-Aqsa.


Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che Israele "pagherà certamente" per l'uccisione in Siria di un alto generale delle Guardie rivoluzionarie. "Senza dubbio, questa azione è un altro segno della frustrazione, dell'impotenza e dell'incapacità del regime sionista nella regione", ha detto Raisi in una dichiarazione e ha aggiunto che Israele "pagherà certamente per questo crimine".


Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha affermato che il Paese "non sta facendo abbastanza" per riportare indietro gli ostaggi presi da Hamas, come riporta The Times of Israel. Lapid, che ha rifiutato di entrare nel gabinetto di guerra, ha detto che gli ostaggi dovevano essere riportati a casa "immediatamente": "Dobbiamo fare di tutto e faremo di tutto per riportarli indietro, tutti", ha affermato.


Nel suo primo messaggio pubblico dopo i massacri del 7 ottobre, il leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar ha affermato che la fazione islamica sta affrontando una "battaglia feroce e senza precedenti" contro Israele, aggiungendo che Hamas non si sottometterà mai alle "condizioni dell'occupazione". In un discorso alla leadership politica di Gaza, riferita tra gli altri dal Times of Israel, Sinwar si è detto fiducioso nella vittoria sostenendo che Hamas è riuscita a uccidere "più di mille soldati" nemici, cifra lontanissima dal bilancio delle autorità israeliane che stimano a poco più di 150 il numero dei soldati caduti finora.


Diecimila tonnellate di armi ed equipaggiamento militare: è il totale degli aiuti Usa a Israele dall'inizio della guerra. Lo ha riferito la tv Canale 12 spiegando che ci sono voluti 244 trasporti aerei e 20 navi per consegnare gli aiuti. Inoltre il ministero della Difesa israeliano ha effettuato acquisti dagli Usa per 2,8 miliardi di dollari. Senza contare, ha aggiunto l'emittente, che le linee di produzione dell'intero sistema industriale militare lavorano a pieno ritmo.