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Israele, Netanyahu: "Tutti i membri di Hamas sono morti che camminano" | Biden: "Col cessate il fuoco i fondamentalisti si riorganizzano"

Continuano i raid nella Striscia di Gaza. Bombardati tre edifici a Khan Yunis: 26 morti. I civili palestinesi fuggono a piedi dall'ospedale di al-Shifa

18 Nov 2023 - 23:46

Prosegue la guerra in Medioriente. Il premier israeliano Netanyahu tuona contro Hamas in conferenza stampa: "Tutti i loro membri, compresi quelli che si trovano al di fuori della Striscia di Gaza, sono morti che camminano". E ancora: "Finora nessun accordo sugli ostaggi, siamo determinati a combattere fino alla vittoria". Parole forti anche dal presidente americano Joe Biden: "Per Hamas ogni cessate il fuoco serve per ricostituire le scorte di razzi, riposizionare i combattenti e iniziare nuovamente a uccidere i civili. Ho il cuore spezzato per i bambini uccisi a Gaza". Nella Striscia sono entrati 120mila litri di carburante, destinati a coprire il fabbisogno per due giorni. Secondo i media israeliani, le persone uccise dai fondamentalisti il 7 ottobre al Festival musicale Nova sono state 364, e non 270 come riportato finora. Il direttore dell'ospedale al-Shifa afferma: "Mancano energia, acqua e cibo, sembriamo una fossa comune". Decine di civili sono scappati a piedi dalla struttura.


Juliette Touma, portavoce dell'Agenzia per i rifugiati palestinesi Unrwa, ha riferito che sono arrivati 120mila litri di carburante a Gaza, destinati a durare due giorni, dopo che venerdì Israele ha accettato di consentire tale quantità per l'uso da parte delle Nazioni Unite. La quantità autorizzata oggi "verrà utilizzata in due giorni e coprirà solo la metà del fabbisogno critico giornaliero. Ci è stato comunicato che ogni due giorni verranno consegnati 120mila litri di gasolio".




"I palestinesi meritano un loro Stato e un futuro senza Hamas. Ho il cuore spezzato dalle immagini che arrivano da Gaza sulla morte di migliaia di civili, inclusi bambini". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, in un editoriale sul Washington Post.


"Tutti i leader di Hamas sono passibili di morte", ha proseguito Netanyahu, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se negli obiettivi della campagna in corso contro i fondamentalisti ci fossero anche suoi leader che risiedono all'estero. "Come ad esempio nel Qatar".


"Siamo determinati a combattere fino alla vittoria, fino a quando non avremo distrutto il nemico e recuperato gli ostaggi". Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ribadisce gli obiettivi dello Stato ebraico in conferenza stampa. Un ulteriore obiettivo, ha precisato, riguarda la necessità che "all'indomani della vittoria, Gaza non possa tornare a rappresentare una minaccia per noi". Le forze armate israeliane "dovranno mantenere una libertà di manovra al suo interno. Israele opera secondo i codici internazionali di combattimento".


"Ci sono voci infondate: finora nessun accordo è stato raggiunto sugli ostaggi, ma quando ci sarà lo diremo subito". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu.


Le due principali figure di Hamas a Gaza - Yahya Sinwar e Mohammed Def - sono nascosti nell'area di Khan Yunes, nel sud della Striscia. Lo ha affermato la televisione pubblica israeliana Kan, citando valutazioni di fonte militare. Sinwar è il capo dell'esecutivo politico, mentre Def è il comandante dell'ala militare.


"Il ritorno in Israele degli ostaggi è la priorità suprema, e precede anche la demolizione di Hamas": lo ha detto oggi a una delegazione di familiari degli ostaggi il ministro Gadi Eisenkot, che fa parte del gabinetto di guerra di Israele. "La demolizione di Hamas richiede tempo, e per gli ostaggi non c'è tempo da perdere". Eisenkot ha aggiunto che la leadership israeliana se ne occupa "giorno e notte". Il ministro Benny Gantz, pure membro del gabinetto di guerra, ha aggiunto che la pressione militare sul terreno a Gaza aiuta gli sforzi di liberare gli ostaggi. Lo riferisce il sito Ynet.


Il premier Benyamin Netanyahu convocherà il gabinetto di guerra nei prossimi giorni per un incontro con le famiglie degli ostaggi israeliani in mano a Hamas a Gaza. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier sotto la cui sede a Gerusalemme oggi si è svolta una grande manifestazione per spingere sulla liberazione dei prigionieri.


L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 5 soldati nel corso dei combattimenti a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. A questi l'esercito ha aggiunto la morte di un altro soldato che era stato ferito il 7 novembre. Secondo la stessa fonte, ci sono altri 8 soldati feriti in questi giorni in modo grave durante i combattimenti a Gaza.


Il governo del movimento islamista Hamas ha annunciato che 12.300 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono più di 5mila minorenni e 3.300 donne, ha precisato. Inoltre, 30mila persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiunto che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e cheè impossibile contarli perché l'esercito israeliano "prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari" che cercano di avvicinarsi.


Secondo quanto riporta la Bbc, centinaia di civili starebbero fuggendo dall'ospedale di Al-Shifa a piedi, molti di loro sventolando bandiere bianche.


Il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha condannato il raid di Israele contro una scuola che ospitava migliaia di sfollati nel campo di Jabaliya, nella zona settentrionale della Striscia di Gaza, parlando di "immagini e filmati terrificanti di decine di persone uccise e ferite". Lazzarini su X ha poi affermato che "questi attacchi non possono diventare un fatto comune, devono cessare. Un cessate il fuoco umanitario non può più aspettare".


"Liberateli adesso". E' il grido che arriva dalla folla di migliaia di persone che, arrivate in corteo a Gerusalemme davanti agli uffici del premier israeliano Benyamin Netanyahu, chiedono maggiore impegno per la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. "Non abbiamo il privilegio di poter aspettare ancora che i nostri cari vengano liberati per buon cuore e buona volontà, perché questa cosa non avverrà mai", ha detto nel suo intervento in piazza, Yuval Haran, che aspetta il ritorno a casa di sette membri della sua famiglia portati nella Striscia di Gaza.



Il ministero della Sanità di Hamas ha affermato che almeno 50 persone sono rimaste uccise in un raid israeliano condotto "all'alba, sulla scuola al Fakhura" che serviva da riparo per i rifugiati nel campo profughi gestito dall'Onu a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.


La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta "contraria alla evacuazione forzata" dei palestinesi da Gaza, dopo l'incontro avuto a Il Cairo con il presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi.


 Nuove sirene di allarme sono risuonate poco fa nel nord di Israele al confine col Libano. Lo ha segnalato il portavoce militare.


Soldati israeliani dell'unità speciale Duvdevan hanno fatto irruzione in varie infrastrutture di Hamas a Gaza. In una di queste sono state trovate "grandi quantità di armi ed equipaggiamento militare all'interno di una scuola".


Dopo una sospensione di circa 24 ore, la linee telefoniche nella Striscia di Gaza sono state riattivate. Lo riferiscono fonti locali secondo le quali da ieri sera la situazione è gradualmente tornata alla normalità.


L'esercito israeliano "non ha ordinato in nessun momento l'evacuazione dei pazienti o dei medici" dall'ospedale Shifa. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che l'esercito ha invece "un richiesta del direttore dello Shifa per consentire ad altri abitanti di Gaza che erano in ospedale e che vorrebbero evacuare, di farlo attraverso un percorso sicuro". "Il personale medico rimarrà in ospedale - ha aggiunto - per assistere i pazienti che non possono evacuare".


Circa 5.000 persone, tra sfollati e pazienti, hanno lasciato il complesso ospedaliero Al Shifa, a Gaza City, dopo che le forze israeliane ne hanno ordinato oggi l'evacuazione. Lo riferisce il corrispondente dell'emittente Al Arabiya, precisando che nell'ospedale sono rimasti circa 450 pazienti in condizioni critiche.


Una intensa attività delle forze armate israeliane è segnalata oggi vicino a tre ospedali di Gaza. Nell'area dell'ospedale Shifa reparti dell'esercito proseguono ed estendono le ispezioni all'interno e sotto le strutture. In parallelo, riferiscono fonti locali, l'esercito ha stretto d'assedio l'ospedale al-Ahli (Ma'amadani) e ha bombardato un'area vicina all'ospedale 'Indonesiano', nel nord della Striscia.


Cinque palestinesi sono stati uccisi, e altri 7 feriti, in un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Balata, vicino Nablus, in Cisgiordania. Il numero dei morti è stato dato dall'agenzia Wafa secondo cui "un drone israeliano ha preso di mira con un missile il quartier generale di Fatah" nel campo.


L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione "entro un'ora" dell'ospedale al-Shifa di Gaza, secondo l'Afp.


Il direttore dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel centro della Striscia di Gaza, ha annunciato che 26 persone sono state uccise in un raid aereo contro tre edifici residenziali della città, che si trova nel distretto di Hamad. Ci sono anche 23 feriti gravi, ha detto all'Afp.


Secondo i media israeliani, le persone uccise da Hamas al Festival musicale Nova, durante il maxi attacco del 7 ottobre, sono state 364 e non 270 come riportato finora dai bilanci ufficiali. L'attentato nel deserto del Negev è stato uno dei più sanguinosi del blitz dei fondamentalisti contro lo Stato ebraico.


La Mezzaluna Rossa denuncia almeno cinque morti in un attacco contro il campo profughi di Balata, in Cisgiordania.




Hamas ha chiesto a Israele di fermare i voli dei droni di sorveglianza su Gaza. La richiesta è stata avanzata nell'ambito delle trattative per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali lo Stato ebraico sarebbe contrario alla richiesta: sospendere i controlli dei droni vorrebbe dire infatti perdere le tracce degli uomini di Hamas.


Due fonti di sicurezza al valico di Rafah hanno rivelato che nella Striscia di Gaza sono stati portati 10 camion di aiuti, precisando che un mezzo trasportava circa 17mila litri di gasolio. Secondo le stesse fonti, la consegna di carburante proseguirà anche sabato. I 17mila litri di carburate sono destinati a una delle aziende del settore privato: la Compagnia Palestinese delle Telecomunicazioni.

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