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M.O., raid israeliano su Khan Younis: "Almeno 90 morti" | Hamas nega lo stop ai negoziati | E sul capo militare Deif: "È vivo"

Il gruppo fondamentalista in una nota: "Netanyahu vuole bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo". L'Idf conferma: "Nel bombardamento aereo ucciso il comandante della Brigata Khan Yunis Salameh"

di Redazione online
15 Lug 2024 - 00:06

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 283. Strage in un campo profughi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza: un massiccio bombardamento israeliano ha causato almeno 90 morti e 300 feriti. L'Idf mirava a due capi militari di Hamas che si trovavano all'interno dell'area, Muhammad Deif e Rafa Salameh. Un dirigente di Hamas: "Deif è vivo e supervisiona direttamente le operazioni". La tv saudita: "Nel bombardamento è rimasto ucciso Rafaa Salameh". L'Idf conferma la morte di quest'ultimo. Intanto Hamas nega lo stop ai negoziati dopo la strage: "E' Netanyahu che vuole bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo", si legge in una nota.

A Gaza le macerie di una scuola di Nuseirat bombardata da Israele

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© Afp
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La valutazione unanime dell'apparato di difesa israeliano è che Mohammed Deif, capo militare di Hamas a Gaza, sia stato ucciso nel raid di sabato scorso di Mawasi nel sud della Striscia. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui l'Idf "è certo" che Deif e il comandante del Battaglione Khan Yunis di Hamas Rafaa Salameh fossero nello stesso edificio colpito.


"Per quanto riguarda il Medioriente, Brasile e Italia condividono la condanna degli orribili attentati perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Anche l'Italia è fortemente preoccupata dalle immani sofferenze patite dalla popolazione civile di Gaza, che conta un inaccettabile numero di vittime, anche tra donne e bambini. I nostri paesi sostengono la soluzione 'a due Stati', l'unica in grado di dischiudere una sostenibile prospettiva di pace tanto per i cittadini di Israele quanto per il popolo palestinese". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


La rete televisiva libanese al-Mayadeen riporta la notizia di un attacco di droni israeliani nel Libano meridionale. Il raid sarebbe stato effettuato nella città di Marwahin, al confine con Israele. Non ci sono al momento dettagli sull'obiettivo. L'Idf non ha effettuato commento in merito.


Il nuovo governo laburista britannico di Keir Starmer accentua la pressione su Israele per un "cessate il fuoco immediato" nella Striscia di Gaza. Lo sottolineano i media del Regno all'indomani della prima visita in Medio Oriente del neoministro degli Esteri di Londra, David Lammy, che ha avuto colloqui sia nello Stato ebraico sia con i vertici dell'Autorità nazionale palestinese in Cisgiordania. "Sono qui per spingere per un cessate il fuoco, la perdita di vite umane in questi ultimi mesi è stata orrenda e deve fermarsi", ha dichiarato Lammy dopo aver visto a Gerusalemme Benyamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog. 


Il New York Times riferisce che, secondo alti funzionari della difesa israeliani, Tel Aviv ha sorvegliato per settimane la villa del capo di Hamas Rafah Salameh, nel sud della Striscia di Gaza, ma ha ritardato l'attacco fino all'arrivo sulla scena del capo dell'ala militare del gruppo, Muhammad Deif. Salameh è stato ucciso in un raid a Khan Younis, che ha provocato la morte di oltre 90 persone. Sulla sorte di Deif, invece, non ci sono notizie certe. 


Nelle ultime 24 ore, le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Uscentcom) hanno distrutto con successo due veicoli aerei senza equipaggio (Uav) degli Houthi sostenuti dall'Iran sul Mar Rosso e una nave di superficie senza equipaggio (Usv) nel Mar Rosso.

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