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Israele ritira il suo ambasciatore all'Onu | L'esercito: "Oltre 450 terroristi impiegati a Gaza dall'Unrwa"

Tajani: "Al lavoro con l'Onu per aumentare gli aiuti nella Striscia"

04 Mar 2024 - 23:59

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 150. Un funzionario politico dei fondamentalisti, Basim Naim, afferma che l'organizzazione islamista non può fornire allo Stato ebraico una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. Secondo un sito d'informazione siriano, Israele avrebbe ucciso un nipote di Nasrallah, il leader del movimento islamico libanese Hezbollah. Intanto Israele accusa l'Unrwa di aver impiegato "450 terroristi" tra il suo personale a Gaza, e ritira il proprio ambasciatore all'Onu per protesta sul "silenzio" in merito agli stupri attribuiti ad Hamas.


"Non smetterò di spingere per un accordo che garantisca il rilascio dei rimanenti ostaggi detenuti da Hamas, porti un cessate il fuoco immediato a Gaza per almeno sei settimane e consenta un'ondata di aiuti all'intera Striscia di Gaza". Lo scrive su X il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.



L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha dichiarato che le autorità israeliane hanno torturato alcuni membri del suo staff durante gli interrogatori. "Alcuni membri del nostro personale hanno riferito alle squadre dell'Unrwa di essere stati costretti a confessare sotto tortura e maltrattamenti" mentre veniva chiesto loro dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, ha precisato l'agenzia Onu. 


Ci sono "buone ragioni per credere" che vi siano state violenze sessuali, compresi stupri, durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Lo rivela un rapporto dell'Onu.


Israele richiama il suo ambasciatore all'Onu in seguito al "silenzio" sulle violenze sessuali attribuite ad Hamas. Lo riferiscono fonti governative israeliane.


Oltre 450 impiegati dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i rifugiati palestinesi, "appartengono a organizzazioni terroristiche della striscia di Gaza, in particolare a Hamas". Lo ha affermato il portavoce militare israeliano, basandosi su informazioni di intelligence. Il portavoce ha divulgato due conversazioni telefoniche, registrate durante i massacri del 7 ottobre. Una delle voci appartiene a Yusef al-Hawajara, insegnante dell'Unrwa ai Deir el-Balah, l'altra a Mamduh Alkali, "un terrorista della Jihad islamica" maestro in una scuola elementare. "Sono dentro, con gli ebrei. Abbiamo donne ostaggi, ne ho catturata una", dice uno di loro.


Una nave battente bandiera liberiana è stata attaccata al largo dello Yemen. Lo ha riferito la società di sicurezza marittima Ambrey, aggiungendo che la nave era stata elencata come "affiliata a Israele". "La nave era indicata come gestita dalla compagnia israeliana Zim Integrated Shipping Services", ha detto Ambrey, ma ha aggiunto che "potrebbe trattarsi di un'affiliazione obsoleta". "Non è stato confermato se la nave sia stata colpita direttamente o abbia subito danni a causa di esplosioni nelle vicinanze", ha affermato la società.


In un'intervista alla Bbc, un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l'organizzazione non puo' fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. Nell'intervista, Naim dice che "finora non è stata presentata alcuna lista: tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano". Gli ostaggi "si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi: abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni".


"Il nostro ambasciatore presso la Fao ha cominciato a contattare i rappresentanti delle organizzazioni delle Nazioni Unite che sono presenti a Roma per coordinare meglio gli aiuti che possono partire a favore della popolazione palestinese, vedremo come, o attraverso il lancio da aerei o attraverso camion a Rafah, ma forse bisogna fare qualcosa di più, lo slogan potrebbe essere food for Gaza. Siamo al lavoro per coordinare e favorire nel mondo migliore l'invio di aiuti alla popolazione che soffre la guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Spero di poter organizzare una prima riunione nei prossimi giorni".


Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Lo ha affermato un sito di notizie siriano legato alle opposizioni anti-Damasco e ostili allo stesso movimento libanese filo-iraniano. La notizia non e' stata confermata da media libanesi ne' dagli stessi Hezbollah. Secondo il sito in arabo "Voce della capitale" (Sawt al-Asima), sabato scorso un drone militare israeliano ha condotto un raid nel sud del Libano, nel distretto di Naqura, centrando in pieno un veicolo che viaggiava sulla strada costiera che conduce al capoluogo Tiro.


Un alto funzionario di Hamas ha affermato che un accordo per la tregua di 6 settimane potrebbe essere raggiunto solo nella prima settimana di Ramadan, che comincia il 10 marzo, nonostante le dichiarazioni dei mediatori secondo cui le parti potrebbero raggiungere un accordo entro pochi giorni. Lo riporta il Wall Street Journal.


Per la prima volta dall'inizio del conflitto tra Hezbollah e Israele sei mesi fa, soldati israeliani hanno tentato di infiltrarsi in territorio libanese. Lo ha annunciato nelle ultime ore lo stesso movimento armato libanese, alleato dell'Iran e di Hamas e che ha denunciato due tentativi falliti da parte dei soldati israeliani di penetrare in territorio libanese. Secondo due comunicati di Hezbollah, i combattenti libanesi sono riusciti a sventare il primo tentativo di infiltrazione attraverso la linea di demarcazione tra i due paesi nei pressi di Rmeish.


Almeno 12 persone, tra cui cinque donne e due bambini, sono state uccise nel corso di un raid israeliano di questa notte che ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Lo apprende un giornalista dell'Associated Press dall'ospedale Al-Aqsa di Deir al Balah. Inoltre, secondo testimoni e personale della struttura ospedaliera, due attacchi israeliani a sud-ovest della città hanno provocato almeno cinque vittime e la distruzione di un camion dei soccorsi.


L'esercito israliano continua a colpire "infrastrutture terroristiche" di Hezbollah nel sud del Libano. Come annunciato domenica dall'Idf, jet da combattimento con la Stella di David hanno attaccato nelle aree di Ayta ash Shab e Kfar Kila, nel sud del Libano. Sempre domenica erano stati rilevati alcuni lanci di razzi dal Libano, entrati in territorio israeliano nelle aree di Metula, Ghajar e Malkia.


Il numero due dell'unità di portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Daniel Hagari, e un gran numero di alti funzionari del sistema informativo dell'Idf hanno annunciato le loro dimissioni: lo riporta l'emittente israeliana Channel 14.


L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 12 persone sono morte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito domenica sera una casa del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

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