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Raid Usa in Siria e in Iraq dopo l'uccisione di tre soldati americani in Giordania | Pentagono: "Colpite milizie filo-iraniane" | Biden: "La nostra risposta continuerà"

Governo Baghdad: "Offensiva statunitense viola nostra sovranità". Hamas chiede il rilascio di migliaia di detenuti palestinesi, tra i quali anche Marwan Barghout e Ahmad Saadat

Fotogallery - Israele, trovato il tunnel di Hamas dove erano tenuti alcuni ostaggi

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 119.

Gli Stati Uniti hanno colpito unità iraniane d'elite e milizie alleate di Teheran in raid effettuati in Siria e Iraq. La ha confermato il Pentagono, precisando che sono stati colpiti 85 obiettivi con attacchi aerei. Almeno 18 miliziani filo-iraniani sono stati uccisi nei raid americani solo in Siria, secondo l'ong Osservatorio per i diritti umani nel Paese. È la rappresaglia promessa da Biden dopo l'uccisione di tre militari statunitensi al confine tra Giordania e Siria. Il presidente Usa: "La nostra risposta continuerà nei tempi e nei modi che decideremo. Gli Stati Uniti "non vogliono il conflitto in Medioriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Ma tutti coloro che vogliono farci del male sappiano questo: se fate del male a un americano, reagiremo". Intanto, nel quadro dell'accordo su ostaggi e cessate il fuoco a Gaza, Hamas chiede il rilascio di migliaia di detenuti palestinesi, tra i quali anche Marwan Barghout e Ahmad Saadat. Barghouti è in carcere dal 2002 con 5 ergastoli, come leader della Seconda Intifada, Saadat ha una condanna a 30 anni per aver ucciso un ministro d'Israele.

  • 02 feb

    Austin: "Non vogliamo conflitto ma non tolleriamo altri attacchi"

    "Non cerchiamo il conflitto in Medioriente o altrove, ma io e il presidente non tollereremo attacchi contro le forze americane. Adotteremo tutte le azioni necessarie per difendere gli Stati Uniti, le nostre forze e i nostri interessi". Lo afferma il segretario alla Difesa Lloyd Austin in un comunicato diffuso dopo i bombardamenti Usa in Siria e Iraq. Gli attacchi afferma il capo del Pentagono, sono stati condotti "su sette strutture, che includevano più di 85 obiettivi in Iraq e Siria, che i Guardiani della Rvoluzione iraniani e le milizie affiliate usano attaccare le forze statunitensi. Questo è l'inizio della nostra risposta". Austin riferisce inoltre che "il Presidente ha diretto ulteriori azioni per ritenere i Guardiani della Rivoluzione e le milizie affiliate responsabili dei loro attacchi contro gli Stati Uniti e le forze della coalizione. Questi - sottolinea - si svolgeranno nei tempi e nei luoghi di nostra scelta".

  • 02 feb

    Governo iracheno: "Raid Usa violano la nostra sovranità''

    I raid americani sono "una violazione della sovranità" dell'Iraq. Lo ha detto il governo iracheno.

  • 02 feb

    Siria, presunto attacco contro base Usa nel giacimento petrolifero di Al Omar

    L'emittente televisiva irachena "Al Ahad", legata alla coalizione di fazioni armate Al Hashd al Shaabi (Unità per la mobilitazione popolare), riferisce di "esplosioni nella base statunitense nel giacimento petrolifero di Al Omar", nel governatorato occidentale di Deir ez-Zor, in Siria. In precedenza, i canali social e i media sciiti avevano riferito di un presunto "attacco missilistico" contro la base militare degli Stati Uniti presso il giacimento gasifero di Conoco, sempre a Deir ez-Zor. Questi sviluppi giungono mentre gli Stati Uniti hanno compiuto numerosi bombardamenti aerei contro l'Iran e i suoi alleati in Siria e in Iraq.

  • 02 feb

    Media statali siriani accusano Usa di "aggressione" per attacchi

    I media statali siriani accusano gli Usa di "aggressione" per gli attacchi, che secondo loro "hanno preso di mira le aree desertiche della Siria e quelle attorno al confine siriano-iracheno, provocando numerose vittime". Lo riporta al Jazeera. 

  • 02 feb

    Ong: in Siria 18 miliziani uccisi in raid Usa

    Secondo l'ong Osservatorio per i diritti umani in Siria è di 18 miliziani filoiraniani uccisi il nuovo bilancio dei raid Usa in Siria.

  • 02 feb

    Biden: "Non vogliamo guerra ma se ci colpiscono reagiremo"

    Gli Stati Uniti "non vogliono il conflitto in Medio Oriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Ma tutti coloro che vogliono farci del male sappiano questo: se fate del male a un americano, reagiremo". Lo ha detto il presidente Joe Biden.

  • 02 feb

    Biden: "La nostra risposta continuerà"

    "La nostra risposta continuerà nei tempi e nei modi che decideremo". Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando dei raid americani in Iraq e Siria. "Oggi ho dato l'ordine di colpire obiettivi di gruppi affiliati all'Iran in Iraq e Siria in risposta all'uccisione dei tre soldati americani in Giordania", ha affermato il presidente.

  • 02 feb

    Pentagono: colpite unità Iran e milizie in Iraq e Siria

    Il Pentagono ha confermato che alle 16:00 del 2 febbraio (le 22:00 in Italia, ndr), le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro la Forza Quds del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell'Iran e gruppi di milizie affiliati. Le forze militari statunitensi hanno colpito più di 85 obiettivi, con numerosi aerei tra cui bombardieri a lungo raggio provenienti dagli Stati Uniti. Gli attacchi hanno impiegato più di 125 munizioni di precisione. Le strutture colpite includono operazioni di comando e controllo, centrali, centri di intelligence, depositi di razzi e missili, droni e strutture logistiche e di fornitura di munizioni dei gruppi di miliziani e dei loro sponsor dell'Irgc che hanno facilitato gli attacchi contro le forze statunitensi e della Coalizione". 

  • 02 feb

    Media: raid Usa hanno colpito milizie Al Nujaba e Liwaa Fatemiyoun

    I bombardamenti aerei statunitensi di stasera in Siria e in Iraq hanno colpito i combattenti della milizia irachena Harakat Hezbollah al Nujaba e del gruppo armato a guida iraniana Liwaa Fatemiyoun. Lo riferisce l'agenzia di stampa irachena "Shafaq news". Harakat Hezbollah al Nujaba, noto anche come movimento al Nujaba, è una delle principali milizie che fanno parte della cosiddetta Resistenza islamica dell'Iraq, galassia di milizie responsabile della maggior parte degli oltre 170 attacchi contro le basi Usa in Iraq e in Siria dopo lo scoppio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Liwaa Fatemiyoun è invece una milizia sciita a guida iraniana attiva in Siria e composta principalmente da combattenti di etnia Hazara. Fondata all'inizio degli anni '80 da devoti afgani dell'ayatollah Khomeini, la "Divisione Fatemiyoun" e i suoi precursori hanno combattuto nella guerra Iran-Iraq e nella guerra civile afgana, prima di riemergere di recente come parte del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane.

  • 02 feb

    Siria, "Al Jazeera": almeno 10 morti e 18 feriti nei bombardamenti Usa

    E' salito ad almeno dieci morti e 18 feriti il bilancio dei bombardamenti aerei attributi agli Stati Uniti avvenuti stasera nel governatorato siriano di Deir ez-Zor, non lontano dal confine con l'Iraq. Lo riferisce in canale delle notizie dell'ultimo minuto dell'emittente televisiva panaraba "Al Jazeera" su X (ex Twitter), citando non meglio precisati media siriani.

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