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Cento giorni di guerra a Gaza, Netanyahu: "Il conflitto durerà ancora molti mesi". Media Usa: "Biden ha perso la pazienza con Netanyahu"
La guerra in Medioriente giunge al giorno 100. Hamas rivela: "Molti ostaggi sono stati uccisi di recente", ma poi pubblica un video in cui compaiono tre ostaggi vivi. Netanyahu avverte: "Il conflitto durerà ancora molti mesi. Nessuno ci fermerà, né L'Aja né l'Asse del male". Vasta ondata di attacchi da parte di Israele nel sud del Libano. Hezbollah: "Non abbiamo paura di una guerra con Tel Aviv". I Media Usa: "Biden ha perso la pazienza con Netanyahu". Segnalato un nuovo raid Usa-Gb contro una struttura degli Houthi nello Yemen, nella provincia di Hodeida. Ma il Pentagono smentisce.
"Hamas ha pubblicato in serata un video di tre ostaggi". Lo riporta Haaretz precisando che i tre sono "Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky. Noa 26 anni, è stata rapita da una festa a Re'im ed è stata ripresa nei video mentre veniva trasportata su una moto verso la Striscia di Gaza. Itay Svirski, 38 anni, di Tel Aviv, è stato sequestrato mentre era in visita alla sua famiglia nel Kibbutz Be'eri. I suoi genitori, Orit e Rafi Svirski, sono stati assassinati. Yossi Sharabi, 53 anni, di Be'eri, è stato invece rapito da casa sua". Il video arriva esattamente 100 giorni dopo il 7 ottobre.
E' salito a cinque il bilancio dei palestinesi uccisi oggi in diversi incidenti in Cisgiordania. Due sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco quando la loro auto ha sfondato un posto di blocco, hanno riferito entrambe le parti. In serata il ministero della Sanità ha detto che due adolescenti sono stati uccisi dalle truppe israeliane vicino a Ramallah. Fonti mediche a Gerico hanno riferito a un corrispondente dell'Afp che un sedicenne è stato ucciso durante un raid dell'esercito.
Hamas ha affermato che molti ostaggi sono stati "probabilmente uccisi di recente" e ha dato la colpa a Israele.
Gli Stati Uniti non hanno effettuato nessun nuovo raid oggi contro gli Houthi in Yemen. Lo riferisce un alto funzionario del Pentagono. "Nessun nuovo attacco da parte degli Usa o della coalizione", ha riferito, smentendo le notizie circolate nelle ultime ore.
L'esercito israeliano ha ucciso oggi tre palestinesi in Cisgiordania. Secondo quanto ha riferito l'Idf, i soldati hanno inseguito un'auto che aveva sfondato un posto di blocco vicino alla città di Hebron, "hanno sparato ai terroristi e li hanno neutralizzati". La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato di aver recuperato i corpi di due persone. In precedenza, in un altro incidente più a nord, secondo il Ministero della Sanità palestinese, un giovane di 16 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dall'esercito israeliano in un campo profughi vicino a Gerico.
L'aviazione israeliana ha cominciato "una vasta ondata di attacchi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano". Lo ha riferito il sito israealiano Ynet. Secondo altri media i raid si stanno svolgendo al nord del fiume Litani in Libano. Gli attacchi avvengono in risposta all'uccisione da parte degli Hezbollah con un razzo anticarro di 2 israeliani, madre e figlio. Quest'ultimo - ha fatto poi sapere l'esercito - era un membro della squadra di pronto intervento del villaggio di Kfar Yuval dove è stato colpito con la madre.
"Noi Yihia Sinwar (il capo di Hamas, ndr) possiamo ucciderlo anche a febbraio. E lo uccideremo, presto o tardi. Ma gli ostaggi dobbiamo riportarli a casa subito": lo ha affermato oggi l'ex premier e leader della opposizione centrista Yair Lapid intervenendo a Tel Aviv ad una affollata manifestazione, in corso ininterrottamente da ieri sera, in cui viene invocata un'iniziativa decisa del governo Netanyahu che garantisca il ritorno immediato in Israele di tutti i 136 israeliani prigionieri ancora in mano ad Hamas a Gaza.
Il presidente Joed Biden è "frustrato" con Benyamin Netanyahu e "sta perdendo la pazienza". Lo ha riferito, citando fonti americane, Axios secondo cui Netanyahu "avrebbe rigettato gran parte delle richieste dell'amministrazione Usa" sulla guerra a Gaza. Il sito israeliano Ynet, citando sempre Axios, ha aggiunto che Netanyahu "sta trascinando la guerra per motivi politici e personali" e che il rilascio dei rapiti "non sia la sua priorità". Le accuse sono state respinte dall'ufficio del premier secondo cui, citato sempre da Ynet, Netanyahu "lavora in ogni modo al rilascio dei rapiti il più rapidamente possibile".
Un nuovo raid Usa-Gb è stato segnalato contro una struttura degli Houthi nello Yemen, nella provincia di Hodeida. Lo riporta la Tass.
Due palestinesi sono rimasti uccisi in scontri con le forze israeliane nei pressi di Hebron, nel sud della Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando la Mezzaluna rossa. Su Telegram, l'esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso i due uomini che a bordo di un veicolo avevano "sfondato un posto di blocco", innescando l'inseguimento dei soldati, presi di mira a colpi di arma da fuoco. "In risposta, i soldati hanno sparato contro i terroristi e li hanno neutralizzati. Sul posto sono stati rinvenuti il fucile utilizzato dai terroristi, un'ascia e alcune munizioni", ha aggiunto l'esercito.
Israele e Palestina, ma anche Egitto, Arabia Saudita, Giordania e Lega Araba sono stati invitati al Consiglio Esteri dell'Unione europea convocato per il 22 gennaio. Lo ha affermato l'Alto rappresentante per gli Esteri dell'Ur Josep Borrell sul suo blog, di ritorno da un giro di incontri in Medio Oriente. Secondo Borrell, "è urgente che l'Europa sia coinvolta nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese", "in stretta collaborazione cocn i nostri partner regionali".
"Dobbiamo gestire questa guerra e ci vorranno ancora molti mesi". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella riunione del gabinetto di governo per approvare il bilancio statale per il 2024. "Per questo - ha spiegato - stiamo predisponendo un bilancio di guerra che ci obbliga a spese per la difesa molto più grandi di quanto avevamo previsto. Stiamo facendo di tutto per riportare tutti a casa, questi sforzi vanno avanti".
Non abbiamo paura di andare in guerra con Israele: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta. "Sono gli israeliani che hanno paura di farci la guerra. Noi siamo sempre pronti", ha aggiunto Nasrallah.
Sono due i morti nell'attacco messo a segno dal gruppo libanese Hezbollah nel nord di Israele. Secondo quanto riportato da Haaretz, è infatti deceduta anche la donna di 70 anni ferita in modo grave dopo che un missile anticarro aveva colpito la comunità di Yuval. Le due vittime sono madre e figlio.
Un adolescente palestinese, Louay Al-Sufy, è stato colpito a morte da un proiettile sparato da militari israeliani durante gli scontri avvenuti nel campo profughi di Ein Al-Sultan, alle porte di Gerico. Lo rende noto l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. L'esercito israeliano non ha ancora commetato questo episodio.
E' morto uno dei due israeliani colpiti nell'attacco con un razzo anticarro dagli Hezbollah dal Libano contro il villaggio di Kfar Yuval. Lo dice la Radio militare. Nello stesso attacco anche una donna di circa 70 anni è stata ferita in modo grave. L'aviazione israeliana sta ora attaccando obiettivi Hezbollah in Libano.
L'Egitto e la Cina chiedono il cessate il fuoco a Gaza e "un indipendente Stato della Palestina". I ministri degli Esteri dei due Paesi hanno inoltre affermato in una nota congiunta che stanno seguendo da vicino gli sviluppi nel Mar Rosso, concentrandosi sulla priorità di garantire la sicurezza e la protezione della navigazione, secondo quanto riporta il Guardian.
Soldati israeliani hanno colpito a morte un palestinese e ne hanno ferito un secondo dopo che, secondo la radio pubblica Kan, avevano cercato di forzare in automobile un posto di blocco all'altezza di Meitzad, presso Betlemme". La emittente ha aggiunto che gli attentatori hanno anche aperto il fuoco verso i militari, i quali sono rimasti illesi. I media palestinesi non hanno finora fornito una loro versione di questo episodio.
Cinque soldati israeliani sono stati ricoverati all'ospedale Rambam di Haifra, in Israele, per le ferite riportate nello scontro a fuoco nella notte al confine con il Libano. Lo ha riferito l'ospedale, citato dal Times of Israel. L'esercito israeliano aveva riferito in precedenza di uno scontro a fuoco avvenuto dopo che "una cellula terroristica è entrata in territorio israeliano da Libano", in cui sono rimasti uccisi "quattro terroristi".
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che coloro che cercano di normalizzare le relazioni con il "regime sionista" dovrebbero sapere che ciò non crea sicurezza né per i Paesi della regione, né per Israele. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna. Parlando all'evento "L'alluvione di Al-Aqsa", Raisi ha detto che l'Iran ha reso la questione palestinese "la più importante del mondo islamico" e ha elogiato l'Iran per aver guidato la lotta contro Israele. "La resistenza dell'Iran ha dato i suoi frutti", ha affermato, "i palestinesi, di loro iniziativa, hanno trasformato la guerra con le pietre in una guerra con missili e droni".
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato caduto in combattimento nel sud di Gaza. Lo ha fatto saper il portavoce militare spiegando che si tratta di Andualem Kabeda (21 anni). Il bilancio dei soldati uccisi a Gaza, dall'avvio dell'operazione di terra, è ora di 188.
L'esercito israeliano ha "eliminato una cellula terroristica" di 4 uomini che dal Libano si era infiltrata nel territorio dello Stato ebraico all'altezza di Har Dov. Lo ha reso noto il portavoce militare, spiegando che i soldati hanno affrontato i 4 e risposto al loro fuoco. Durante lo scontro l'esercito ha colpito l'area con fuoco di artiglieria e di mortaio.
Centinaia di manifestanti pro Gaza si sono radunati fuori dalla Casa Bianca dopo la grande protesta che si è svolta nel pomeriggio di sabato a Washington. Tante le bandiere palestinesi che sventolano fuori dalla residenza del presidente statunitense, a Camp David per il weekend, e i cori che chiedono il cessate il fuoco immediato.
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Christos Christou, presidente internazionale di Medici Senza Frontiere, ha dichiarato ad Al Jazeera di essere profondamente preoccupato per la diffusione di malattie infettive ed epidemie nella Striscia di Gaza.