Smentito il ritiro dall'ospedale Shifa: "L'operazione continua". Onu presenta piano 10 punti per stop "carneficina" a Gaza. Il leader dell'opposizione Lapid ha chiesto la destituzione Netanyahu
Prosegue la guerra in Medioriente. Stallo sul negoziato tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi in cambio di una tregua nella Striscia. Per il quotidiano Haaretz a bloccare un possibile accordo, la mancata intesa sulla durata dello stop ai combattimenti. "Tel Aviv temporeggia sulla tregua per continuare l'attacco", dice Hamas. Mentre continua l'operazione nell'ospedale di Al Shifa, Israele ha ordinato l'evacuazione anche nella zona a sud di Gaza. L'Onu presenta un piano in 10 punti per fermare la "carneficina" a Gaza.
"Gaza sanguina, c'è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali". Lo afferma l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. "Ora cosa fate?", ha chiesto agli altri membri del consiglio dell'Onu.
Israele ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni". Lo riporta Haaretz. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c'è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l'ambasciatore di Israele presso l'Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è "distaccata dalla realtà" ed "è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas".
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili". Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario.
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benjamin Netanyahu dal suo incarico e di sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza indire nuove elezioni nazionali. In un'intervista con Channel 12 news, Lapid ha detto che "il pubblico ha perso la fiducia in Netanyahu", e che "non possiamo condurre un'operazione" militare "estesa con un premier di cui non abbiamo fiducia". Lapid non ha nominato un altro membro del Likud che pensa possa assumere l'incarico, ma sostiene che ci sono diversi legislatori nel partito convinti che è ora che Netanyahu se ne vada. Lo scrive The Times of Israel.
L'esercito israeliano accresce la pressione sugli sfollati che nelle ultime settimane hanno lasciato il nord della Striscia e si sono rifugiati a sud, oltre il Wadi Gaza. I residenti di tre località situate nella "zona sicura" (Khuzaa, Bani Suheila e Karara) hanno infatti avuto istruzione dai militari di lasciare anch'essi le loro abitazioni per motivi di sicurezza. Sono offerte loro due mete: la vicina Khan Yunis (già gremita di sfollati) o la zona di Mowasi, vicina al mare, dove si trovano dune di sabbia. I volantini dell'esercito hanno destato forte apprensione facendo temere un'altra operazione di terra in quel settore.
Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha presentato un piano in 10 punti per "tenere a freno la carneficina" a Gaza, che sta raggiungendo "nuovi livelli di orrore ogni giorno". Lo riporta il Washington Post. Nel piano si chiede, fra l'altro, di "facilitare gli sforzi per un flusso continuo di aiuti" e di attuare un "cessate il fuoco umanitario che consenta ai servizi di base e agli scambi commerciali essenziali di ripartire. Questo cessate il fuoco è vitale per facilitare la consegna di aiuti, consentire il rilascio degli ostaggi e dare una pausa ai civili".
Il governo di Hamas ha annunciato che 11.500 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono 4.710 minori e 3.160 donne, ha precisato il governo palestinese di Hamas. Inoltre, 29.800 persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas, dal canto suo, ha assicurato che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l'esercito israeliano prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari che cercano di avvicinarsi.
Truppe israeliane "stanno continuando l'operazione precisa e mirata contro Hamas nel complesso dell'ospedale Shifa" di Gaza City. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano aggiungendo che nel reparto risonanze dell'ospedale sono stati trovati "mezzi da combattimento, materiale di intelligence e militare di Hamas".
I negoziati mediati dal Qatar tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi "sono entrati in crisi". Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz che cita fonti arabe e palestinesi coinvolte nei colloqui. Secondo queste fonti, lo stallo sarebbe dovuto principalmente ma non solo alla richiesta di Hamas di 5 giorni di cessate il fuoco, mentre Israele avrebbe concordato su un massimo di tre.
"Sarà una guerra lunga. Ci vorrà del tempo, probabilmente qualche settimana piuttosto che giorni. Dopo quanto accaduto il 7 ottobre non possiamo permetterci che accada di nuovo". Lo ha detto il colonnello israeliano Richard Hecht. "Faremo del nostro meglio affinché questo pericolo sia spazzato dal nostro territorio, e noi crediamo che l'azione militare eserciterà pressione sulla controparte affinché vengano liberati gli ostaggi", ha aggiunto l'alto militare che è uno dei portavoce delle Forze di difesa israeliane.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà nelle prossime ore la bozza di risoluzione che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili". Il testo "chiede inoltre il rilascio degli ostaggi (soprattutto dei bambini) e che tutte le parti si astengano dal privare i civili di Gaza dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria indispensabili alla loro sopravvivenza".
"Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l'ingresso degli aiuti di soccorso in tutte le aree della Striscia di Gaza". Lo ha detto Izzat al-Risheq, membro dell'ufficio politico di Hamas, citato da al Jazeera, secondo cui Israele non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza, "ma sta temporeggiando per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi".
"Siamo ancora nell'ospedale Shifa". Lo ha detto Richard Hect, portavoce dell'esercito israeliano. "Siamo giunti ieri sera in un punto molto preciso per un'operazione molto mirata sulla base di informazioni che ci indicavano che Hamas aveva posto del materiale bellico all'interno dell'ospedale. Siamo intervenuti in maniera chirurgica con le forze speciali", ha spiegato.
Gli Usa non hanno dato il loro ok all'operazione israeliana nell'ospedale di al Shifa a Gaza. Lo ha riferito il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby.
L'esercito israeliano si ritira dall'ospedale al Shifa di Gaza City. Lo riferisce un collaboratore dell'agenzia Afp sul posto.
Tre alti funzionari iraniani, citati dalla Reuters, hanno reso noto che "l'ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell'Iran, ha inviato un chiaro messaggio al capo di Hamas, Ismail Haniyeh. Nel corso del loro incontro a Teheran all'inizio di novembre, avrebbero detto: "Non ci avete dato alcun avvertimento del vostro attacco del 7 ottobre contro Israele e noi non entreremo in guerra per vostro conto". Khamenei ha detto a Haniyeh che l'Iran, "da lungo tempo sostenitore di Hamas, continuerà a dare al gruppo il suo sostegno politico e morale, ma non interverrà direttamente, hanno precisato i funzionari".
Se Hamas ha accettato le linee generali dell'accordo negoziato dal Qatar, Israele non ha ancora detto sì e sta ancora negoziando i dettagli. Lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato del negoziato. Non si sa, aggiunge l'agenzia, quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell'accordo in discussione.
Dopo numerosi lanci dal Libano nell'ultima ora, Israele sta colpendo ora oltre confine le postazioni da cui sono arrivati i tiri. Lo ha fatto sapere l'esercito che ha aggiunto di aver colpito una postazione di Hezbollah nel sud del Libano.
"Sospendete immediatamente le forniture di armi ad Israele. Il mio governo lo ha fatto con alcuni Paesi. Per farlo serve solo una cosa che vi manca: il coraggio". Lo ha detto nell'Aula della Camera il leader di M5S Giuseppe Conte in replica al question time, rivolgendosi al ministro degli Esteri Antonio Tajani.
L'esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del Parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lo ha riferito il sito Ynet.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto a Giorgia Meloni che Ankara si aspetta che l'Italia sostenga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Le atrocità contro la terra palestinese si stanno intensificando e stanno aumentando ogni minuto le morti dei civili", ha detto al premier italiano, come riporta la presidenza della Repubblica turca, aggiungendo che Ankara adotterà iniziative per portare Israele, "che ha commesso crimini di guerra", davanti ai tribunali internazionali.
Le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite a Gaza sono "sull'orlo del collasso", esponendo i civili assediati a un'imminente carenza di acqua potabile a causa della mancanza di rifornimenti di carburante. E' l'allarme del capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini su X: "Avere carburante solo per i camion non salverà altre vite", perché "entro la fine della giornata, circa il 70% della popolazione di Gaza non avrà accesso all'acqua potabile".
La conversazione tra Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stata "l'occasione per ribadire la posizione dell'Italia e in particolare la necessità di un immediato rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e il sostegno a pause umanitarie a favore della popolazione civile a Gaza". Lo comunica Palazzo Chigi. "In tale contesto, la premier ha informato il suo interlocutore sugli aiuti umanitari italiani giunti via Egitto e i possibili ulteriori assetti da dispiegare a favore della popolazione civile di Gaza".
Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters. In linea con l'accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell'enclave palestinese.
Due fascicoli, contro ignoti, sono stati aperti dalla Procura di Roma in relazione alla morte di tre cittadini italo-isreaeliani, i coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron e Nir Forti, uccisi da Hamas nel corso dell'attacco avvenuto il 7 ottobre scorso. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, procedono per il reato di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. I tre furono trovati privi di vita alcuni giorni dopo l'attacco.
Prima dell'ingresso "in un'area specifica" dell'ospedale Shifa di Gaza, i militari israeliani "si sono imbattuti ed hanno neutralizzato 4 terroristi" che si trovavano in una strada vicina. Lo ha riferito una fonte militare israeliana secondo cui al momento non è chiaro se fossero usciti dall'ospedale o se fossero già per strada.
"In un'area specifica dell'ospedale Shifa abbiamo visto prove concrete che i terroristi di Hamas hanno utilizzato l'ospedale come un comando del terrorismo". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che l'esercito "pubblicherà queste prove in seguito".
"L'assalto delle forze di occupazione israeliane al complesso Shifa a Gaza City è una continuazione della guerra genocida che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese". Lo ha detto, citato dalla agenzia Wafa, l'Olp secondo cui "questa intrusione è un nuovo crimine di guerra che si aggiunge a una serie di crimini commessi dall'occupazione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania".
L"artiglieria israeliana ha effettuato poco fa tre bombardamenti di artiglieria contro località nel sud del Libano, situate nei pressi della base italiana della missione Onu (Unifil) nel sud del Libano, senza fare vittime o danni materiali al compound militare. Lo riferiscono testimoni oculari vicini alla base di Shamaa, quartier generale del contingente italiano che in Libano conta più di un migliaio di soldatesse e soldati. Le fonti affermano che l'artiglieria israeliana ha preso di mira la zona di Tayr Harfa, Jebbine e Yarin a tre chilometri di distanza dalla base di Shamaa.
Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato che l'organizzazione ha perso i contatti con il personale sanitario dell'ospedale al-Shifa di Gaza, dopo che le forze israeliane hanno iniziato quella che hanno definito come "un'operazione mirata" dentro la struttura. "Le notizie di incursioni militari nell'ospedale di al-Shifa sono profondamente preoccupanti - ha scritto sui social -. Abbiamo perso di nuovo i contatti con il personale sanitario dell'ospedale. Siamo estremamente preoccupati per la loro sicurezza e quella dei pazienti".
"Israele non fermerà le sue operazioni a Gaza finché le nostre truppe non completeranno la loro missione: distruggere Hamas e riportare i nostri ostaggi a casa dalle loro famiglie". Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant incontrando a Tel Aviv il coordinatore Usa per il Medio Oriente Brett McGurck.
Un giornalista, che si trova dentro l'ospedale Al Shifa, ha raccontato alla Bbc che le forze israeliane stanno andando di stanza in stanza, piano dopo piano, e stanno interrogando tutti, sia il personale che i pazienti, e sono accompagnati da medici e persone che parlano arabo.
"Non ci sono ancora indicazioni sulla presenza di ostaggi all'interno dell'ospedale Al Shif", ma si ritiene che l'operazione possa portare "informazioni di intelligence sui rapiti". Lo riferisce l'esercito citato dalla radio israeliana. Le ricerche all'interno del complesso continuano.
La prima autocisterna con carburante è entrata a Gaza dall'Egitto dal 7 ottobre. Lo ha detto una fonte della Mezzaluna Rossa egiziana.
La decisione di entrare nell'ospedale Al Shifa è stata presa solo quando l'esercito ha saputo "cosa esattamente c'è e dove si trova" nell'ospedale. Lo ha detto una fonte di sicurezza alla Radio militare, citata dai media.
Le forze di difesa israeliane stanno "effettuando un'operazione precisa e mirata" contro Hamas nell'ospedale di Al Shifa, il più grande di Gaza. Il complesso ospedaliero potrebbe essere il "cuore pulsante" di Hamas, ha detto alla Cnn il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), tenente colonnello Peter Lerner.
"All'interno del complesso di Shifa ci sono 1.500 membri del personale medico e circa 7.000 sfollati. Facciamo appello a tutti i Paesi affinché intraprendano azioni urgenti per salvare i pazienti all'interno del Complesso al Shifa". Lo ha scritto su Telegram il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf al Qudra, circa tre ore prima dell'inizio dell'operazione militare dell'esercito israeliano nella struttura, chiarendo anche che "siamo pronti a ricevere tutte le istituzioni internazionali presso il complesso al Shifa per garantire la natura del suo lavoro medico".
Oltre 100 soldati hanno preso parte nella notte al blitz dell'esercito israeliano nell'ospedale al Shifa di Gaza: lo ha riferito alla Bbc un testimone che si trovava all'interno della struttura, Khader Zaanoun, il quale ha inoltre confermato la presenza di carri armati israeliani nel campus dell'ospedale. "Ho visto sei carri armati all'interno dell'ospedale e più di un centinaio di soldati del commando, sono entrati nel pronto soccorso principale, alcuni soldati erano mascherati e urlavano in arabo 'non muoverti, non muoverti'", ha raccontato.
"Le forze di occupazione israeliane stanno commettendo un nuovo crimine contro l'umanità, il personale medico e i pazienti assediando e bombardando il complesso medico di al Shifa, a ovest di Gaza City": lo ha affermato il ministro della Sanità palestinese, Mai Al-Kaila.
L'esercito israeliano sta eseguendo un'operazione mirata in un'area dell'ospedale al Shifa di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane su Telegram. "Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell'Idf stanno portando avanti un'operazione precisa e mirata contro Hamas in un'area specifica dell'ospedale Shifa", si legge nel comunicato. "Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell'ospedale ad arrendersi", conclude la nota.
"C'è uno scontro tra Israele e Hamas in cui migliaia di persone innocenti diventano vittime. L'Italia fin dal primo giorno ha detto: una cosa è Hamas e una cosa il popolo palestinese e fin dal primo giorno abbiamo cercato di portare aiuto al popolo palestinese". Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa.
I presidenti di Russia ed Egitto, Vladimir Putin e Abdel Fattah El-Sisi, hanno sottolineato in una conversazione telefonica che le parti coinvolte nel conflitto israelo-palestinese devono porre fine allo spargimento di sangue e rilasciare gli ostaggi il prima possibile. Lo ha affermato il servizio stampa del Cremlino come riporta la Tass. "E' stata sottolineata l'importanza fondamentale di un cessate il fuoco al più presto, del rilascio degli ostaggi e dell'assistenza umanitaria senza ostacoli ai civili di Gaza", ha affermato in un comunicato il servizio stampa.