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Medioriente, truppe di Israele entrate in Libano | Usa: "Operazioni mirate contro Hezbollah" | Raid aerei sulla periferia sud di Beirut

Il governo israeliano approva l'operazione di terra. L'esercito libanese ridistribuisce le truppe per fronteggiare l'offensiva. Militari italiani Unifil in "allarme 2": limitati gli spostamenti

30 Set 2024 - 23:39

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 360. Le truppe israeliane sono entrate in Libano. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato americano, precisando che "al momento sono in corso operazioni terrestri limitate focalizzate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine". Le autorità libanesi hanno fatto sapere che l'esercito ha riposizionato le truppe nel sud del Paese per fronteggiare l'offensiva di terra. I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in "allarme 2", ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. 

Il momento del recupero della salma di Nasrallah: era intatta in un bunker

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Il ministero degli Affari Esteri del Regno Unito ha inviato un messaggio ai cittadini britannici registrati in Libano in merito a un volo di evacuazione per Birmingham in partenza da Beirut mercoledì. Lo riporta Sky News, secondo cui il messaggio afferma che il governo britannico ha noleggiato il volo e che i "cittadini britannici vulnerabili" saranno considerati prioritari, con ulteriori voli possibili se la domanda sarà elevata.


Hezbollah ha detto di aver preso di mira truppe israeliane impegnate in 'movimenti' al confine libanese. In un comunicato, il movimento islamista ha detto di aver preso di mira un gruppo di soldati israeliani che si trovavano "in un frutteto" di fronte alle cittadine libanesi di Adaisseh e Kafr Kila "causando vittime".


La Francia ha schierato una nave militare come "precauzione" in caso di evacuazioni dal Libano. Lo ha dichiarato lo Stato maggiore francese.


Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato "la fase successiva dell'operazione in Libano", ovvero l'operazione di terra. Lo riferiscono Ynet e Maariv.


I media libanesi riferiscono di bombardamenti israeliani a sud di Beirut, dopo che le Idf hanno intimato ai civili di evacuare da tre siti di Hezbollah nella periferia meridionale della città, nota come Dahiyeh.


I jet di Israele stanno bombardando con intensità diverse località nel sud del Libano, non solo la linea di demarcazione tra i due paesi ma anche a nord di Tiro. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui le aree maggiormente prese di mira dai raid aerei israeliani sono Adaisse, Qasimiye, Khardali, Rihan, Baysariye, Kawkaba, Ghaziye, Bednayel, Qusayr, Kharbet Selem, Taybe, Humin.


Sull'attacco di Israele al Libano "stiamo seguendo minuto per minuto l'evolversi della situazione con le nostre ambasciate a Beirut, a Tel Aviv e anche a Teheran. Ci preoccupiamo in modo particolare dei militari italiani che sono al confine tra il territorio controllato dagli Hezbollah e Israele, ma sono al sicuro perché sono nelle caserme e non si spostano in luoghi non sicuri". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, raggiunto telefonicamente dalla trasmissione "Quarta Repubblica" in onda su Rete4. "Israele ha garantito che farà tutto ciò che deve per tutelare la sicurezza dei nostri militari", ha assicurato Tajani.


Benyamin Netanyahu ha tenuto una riunione del gabinetto israeliano di sicurezza. Il primo ministro, riferiscono i media israeliani, è ora in riunione ristretta nel suo ufficio nel quartier generale militare di Kirya, a Tel Aviv.


Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano ha chiesto ai residenti di lasciare le case nella zona controllata da Hezbollah nel sud di Beirut con un messaggio sui social.


"La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il vicepremier ha citato in particolare le zone nel sud del Paese e la capitale Beirut.


Al momento l'esercito israeliano, nè alcuna istituzione, ha confermato che sia in corso un'invasione di terra nel sud del Libano. Lo riferiscono anche i media israeliani che stanno riportando solo notizie dall'estero in proposito.


Secondo la tv israeliana Kan, mentre tank israeliani sarebbero già entrati in Libano, sono anche in corso raid aerei e massicci attacchi di artiglieria contro postazioni di Hezbollah nel villaggio di confine di Wazzani, vicino a Ghajar. "Non è chiaro su quale fronte si stiano concentrando le operazioni", ha detto Kan.


Le forze israeliane avrebbero dato il via a un "intenso fuoco di artiglieria" nei pressi del villaggio di Wazzani, in Libano, vicino alla città di Ghajar. Lo riferiscono i media libanesi.


I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in "allarme 2", ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. A quanto si apprende, i soldati sono in allerta all'interno della base ma non sarebbe stato al momento necessaria l'entrata nei bunker. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil.


Le truppe libanesi si sono ritirate dalle postazioni lungo il confine meridionale del Libano con Israele, almeno cinque chilometri a nord della frontiera. Lo scrive Times of Israel, citando fonti.


Israele ha informato gli Stati Uniti di "un certo numero di operazioni", comprese operazioni di terra in Libano. Lo ha riferito in un briefing il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller. "Ci hanno detto, in questo momento, che si tratta di operazioni limitate focalizzate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro a riguardo", ha detto il funzionario.


Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano.


Le forze dell'Idf stanno sparando con carri armati e artiglieria nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.


L'esercito libanese ha reso noto che sta riposizionando le sue truppe nel sud dopo le minacce di incursioni israeliane.


L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver dichiarato "zona militare chiusa" le aree di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, nel nord di Israele al confine con il Libano.


"Questo è il momento della verità per il Libano. L'Ue chiede un immediato cessate il fuoco e l'attuazione simultanea della risoluzione Onu. Ora le armi devono tacere e la voce della diplomazia deve farsi sentire, gli attacchi di Hezbollah devono finire, l'indipendenza del Libano deve essere rispettata e bisogna evitare altre azioni militari". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine dell'informale esteri.


Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è contro "qualsiasi" invasione di terra in Libano da parte di Israele. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric, ribadendo che "non vogliamo vedere alcun tipo di invasione via terra".


Un funzionario statunitense ha confermato a Cbs News che Israele ha notificato agli Stati Uniti la sua intenzione di lanciare un'incursione terrestre limitata in Libano che, secondo il funzionario, potrebbe iniziare nelle prossime ore.


Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato che intensificheranno le operazioni militari contro Israele in risposta ai suoi attacchi nel Paese, all'indomani del raid israeliano contro obiettivi Houthi che, secondo il portavoce del gruppo yemenita, ha causato cinque morti e 57 feriti.


Il Pentagono ha annunciato l'invio di "poche migliaia" di truppe in Medioriente per rafforzare la sicurezza ed essere pronti a difendere Israele se necessario. La vice portavoce del dipartimento della Difesa Sabrina Singh ha precisato che si tratterà per la maggior parte di più squadroni di aerei da caccia. "I jet saranno lì per la protezione delle forze statunitensi", ha aggiunto.


"Esorto Israele ad astenersi da qualsiasi azione terrestre in Libano e a cessare il fuoco e Hezbollah a fare lo stesso". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot in conferenza stampa a Beirut dove ha incontrato i vertici del Paese dei Cedri.


Israele ha informato Washington che sta pianificando un'operazione di terra limitata in Libano che potrebbe essere lanciata a breve. Lo ha riferito un funzionario Usa al Washington Post, precisando che l'operazione pianificata da Israele sarebbe "più ridotta rispetto all'ultima guerra con Hezbollah del 2006 e si concentrerebbe sull'eliminazione delle infrastrutture dei militanti lungo il confine, per rimuovere la minaccia posta alle comunità di confine israeliane".


L'ambasciata statunitense a Beirut ha affermato su X che sta collaborando con le compagnie aeree "per soddisfare la richiesta dei cittadini statunitensi di lasciare il Libano". L'ambasciata Usa ha affermato che fornirà voli aggiuntivi "con posti a sedere acquistabili". L'ambasciata ha inoltre esortato i cittadini americani attualmente in Libano a partire "finché sono ancora disponibili opzioni commerciali". 


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha aperto la riunione di governo affermando che Israele "è in guerra per la sua stessa esistenza" e che "stiamo facendo il lavoro che il popolo di Israele e generazioni di israeliani si aspettano che facciamo". Israele, ha aggiunto, sta vivendo "giorni di successi storici, ma anche grandi sfide che ci attendono ancora". Lo riporta Haaretz. Il premier israeliano ha ringraziato i cittadini di Israele "per essere rimasti fermi" e ha detto che "se uniamo le forze e andiamo mano nella mano, sconfiggeremo i nostri nemici".


Il governo tedesco ha annunciato l'invio di un aereo militare per evacuare il personale diplomatico e le loro famiglie dal Libano.


Un raid israeliano ha colpito, per la prima volta dall'inizio della guerra, il villaggio di Ainata al Arz, nel nord del Libano, tra i distretti di Bsharre e Baalbeck. Lo riferisce L'Orient Le Jour. 


Le forze speciali israeliane, negli ultimi mesi, hanno condotto brevi blitz in territorio libanese che hanno visto anche incursioni all'interno dei tunnel di Hezbollah. Lo rivela il Wall Street Journal, secondo cui i raid mirati che hanno decapitato la catena di comando di Hezbollah potrebbero essere il preludio a un'operazione di più ampia portata, piuttosto che una vera e propria offensiva di terra, che potrebbe scattare già questa settimana. Il quotidiano, tuttavia, sottolinea come i tempi delle operazioni potrebbero cambiare, date le forti pressioni degli Stati Uniti sullo Stato ebraico.


L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il comandante dell'unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah, Eid Hassan Nazar, in un raid a Beirut. Secondo l'Idf, era "un comandante veterano dell'organizzazione e un centro di conoscenza nel campo dei razzi". Nel raid sono morti anche un comandante dell'unità dei missili di precisione, il suo vice, e altri comandanti dell'unità responsabile del lancio di missili nel centro di Israele la scorsa settimana, aggiunge l'Idf che ha colpito anche le riserve di missili di Hezbollah. Lo riporta Haaretz.


Gli Stati Uniti hanno avvertito l'Iran che in caso di attacco diretto contro Israele nei prossimi giorni, la risposta israeliana questa volta sarebbe più ampia e più forte di quella di aprile. Il messaggio americano è stato inviato tramite un paese terzo che ha relazioni diplomatiche con l'Iran, scrive Haaretz, e ha lo scopo di dissuadere la Repubblica islamica dall'intervenire direttamente nella guerra tra Israele e Hezbollah.


La campagna contro Hezbollah con i raid e la decapitazione della milizia sciita, a partire dal leader Nasrallah, giova al gradimento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che dopo il 7 ottobre aveva avuto un crollo nel consenso e nell'immagine, da lui sbandierata, di 'Mister Sicurezza'. Un sondaggio pubblicato ieri dal canale israeliano Channel 12 ha mostrato che se si andasse al voto oggi, il Likud vincerebbe 25 seggi su 120 della Knesset, diventando il partito più grande. Netanyahu gode del 38% di sostegno, sempre secondo il sondaggio.


 L'esercito libanese ha annunciato la morte di un suo soldato in un attacco di droni israeliano nel sud del Libano.


Almeno 41.586 persone sono state uccise e 96.210 sono rimaste ferite dall'inizio delle operazioni delle Forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza, avviate il 7 ottobre 2023 in seguito all'attacco del movimento islamista palestinese Hamas nello Stato ebraico. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, gestito dallo stesso gruppo islamista. Quelli forniti da Hamas sono dati che tuttavia non possono essere verificati in maniera indipendente e che includono sia vittime civili che membri del movimento palestinese. Si attesta invece a 348 il bilancio dei militari israeliani morti dall'avvio dell'offensiva di terra a Gaza.


"L'Iran non invierà forze militari a Gaza o in Libano per combattere contro il regime sionista". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.


Il primo ministro libanese Najib Mikati ha affermato che il governo è pronto a schierare l'esercito nel sud del Paese. Lo riporta Al Jazeera. Allo stesso tempo, parlando ai media, Mikati ha ribadito l'impegno per un cessate il fuoco immediato. 


"Vinceremo, proprio come abbiamo vinto nello scontro con Israele nel 2006". Con queste parole il vice capo di Hezbollah, Naim Qassem, ha concluso il suo videomessaggio. È la prima volta che ha preso la parola dopo l'uccisione del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah nel massiccio raid israeliano di venerdì sulla periferia sud di Beirut. "Israele non potrà intaccare le nostre capacità militari", ha aggiunto Qassem.


"Siamo pronti ad affrontare Israele sul terreno se dovessero invadere il Libano". Lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem in un discorso tv. "Israele non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi", ha aggiunto.


L'Arabia Saudita ha annunciato la fornitura di un sostegno finanziario mensile ai palestinesi per contribuire ad affrontare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e nei suoi dintorni. Lo si apprende dall'agenzia di stampa saudita "Spa", secondo cui questo sostegno finanziario rientra nella volontà del Regno di "fornire tutte le forme di assistenza e sostegno alla Palestina e al suo popolo di fronte alle sofferenze causate dall'occupazione israeliana e alle sue flagranti violazioni di tutte le leggi e norme internazionali". L'assistenza fornita finora dall'Arabia Saudita al popolo palestinese ammonta a più di 5,3 miliardi di dollari. 


L'Arabia Saudita ha espresso profonda preoccupazione per i recenti sviluppi in Libano, chiedendo di preservare la sovranità e l'integrità territoriale del Paese. Lo ha riferito l'agenzia di stampa saudita "Spa". In una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri di Riad è stato ribadito il sostegno del Regno al popolo libanese che affronta le ripercussioni degli eventi in corso ed è stata sottolineata la necessità di mitigarne l'impatto umanitario.


Hamas ha reso noto che il suo leader in Libano, Fateh Sherif Abu Al-Amin, è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del paese. Il gruppo ha affermato che anche diversi membri della sua famiglia sono rimasti uccisi nell'attacco contro il campo profughi di El Buss, vicino alla città di Tiro, nel Libano meridionale. Secondo Hamas, infatti, tra le vittime del raid ci sarebbero anche la moglie, il figlio e la nuora di Al-Amin.


Hamas ha annunciato che il suo leader in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin, è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Paese. Il gruppo afferma che anche alcuni membri della sua famiglia sono stati uccisi nell'attacco. Lo riporta il Times of Israel.


Una fonte della sicurezza libanese ha reso noto che almeno due persone sono morte nel raid notturno condotto da Israele nel centro di Beirut, il primo dall'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023. Secondo questa fonte, "almeno due persone sono state uccise nell'attacco israeliano con un drone che ha preso di mira un appartamento appartenente alla Jamaa Islamiya. Questo gruppo islamista libanese sostiene Hezbollah nelle sue operazioni condotte nel nord di Israele. 


Israele ha effettuato in nottata un attacco aereo nei pressi dell'incrocio di Kola nel centro di Beirut. Lo riferisce il Guardian precisando che è la prima volta che Israele colpisce Beirut fuori dai sobborghi meridionali dall'inizio della guerra. Il rumore dell'esplosione è stato udito in tutta la città. L'incrocio di Kola è un punto di riferimento popolare a Beirut, dove taxi e bus si riuniscono per raccogliere i passeggeri. Le prime immagini del raid mostrano due piani di un condominio completamente distrutti. Fino ad ora Israele aveva limitato i suoi attacchi sulla capitale del Libano ai suoi sobborghi meridionali. 


La bomba che Israele ha usato per uccidere il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah a Beirut la scorsa settimana era un'arma guidata di fabbricazione americana: lo ha rivelato alla Nbc il senatore dem Mark Kelly, presidente della sottocommissione aereonautica del Senato per le forze armate. Secondo Kelly, Israele ha usato una bomba della serie Mark 84 da 2.000 libbre (900 kg). 


Il segretario alla difesa Usa Lloyd Austin ha ordinato all'esercito di rafforzare la propria presenza in Medio Oriente con capacità di supporto aereo "difensive" e ha messo altre forze in uno stato di prontezza elevata. Austin "ha aumentato la prontezza di ulteriori forze statunitensi da schierare, elevando la nostra preparazione a rispondere a varie contingenze", ha detto il portavoce del Pentagono Patrick Ryder. 


L'esercito israeliano ha effettuato oggi violenti raid contro le roccaforti di Hezbollah in Libano in cui sono morte almeno 105 persone, due giorni dopo aver ucciso il suo leader Hassan Nasrallah insieme a decine di membri del movimento islamico libanese. A tracciare il nuovo bilancio delle vittime è stato in serata il ministero della Salute libanese. I feriti sono 359. 

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