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Iraq, Pentagono: "Nessun piano di ritiro degli Usa" | Trump: "Dopo la morte di Soleimani siamo molti più sicuri" 

La lettera dei militari americani, che parlava dei preparativi per lasciare il Paese, in realtà, era solo una bozza e non doveva essere inviata

"Pronti a lasciare l'Iraq": la lettera dei militari Usa era una bozza da non inviare

Il capo del Pentagono Mark Esper ha assicurato che gli Usa non pianificano di ritirarsi dall'Iraq. "Non c'è stata assolutamente alcuna decisione di lasciare il Paese", ha dichiarato, rispondendo ai cronisti in merito ad una lettera dei militari Usa che parlava di ritiro. La missiva, in realtà, era solo una bozza non firmata e mal formulata che mirava a sottolineare l'aumentato livello del movimento di truppe, ma che non doveva essere inviata.

Secondo il capo del comando interforze Mark Milley, "è stato un errore di McKenzie", cioè il comandante del comando centrale Usa, generale Frank McKenzie. "Non doveva essere inviata", ha aggiunto.

 

Nella bozza in questione si legge che le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti "si riposizioneranno nei prossimi giorni e settimane per prepararsi ad un successivo spostamento. Per svolgere questa operazione, le forze della coalizione devono prendere alcune misure affinché il trasferimento fuori dall'Iraq avvenga in modo sicuro ed efficiente".

 

Il Parlamento iracheno, in reazione all'uccisione del generale iraniano Qasem Solimani, aveva votato in favore della partenza delle truppe straniere nel Paese. Circa 5.200 militari americani sono di stanza in Iraq.

 

Trump: "Ora gli Usa sono molti più sicuri" Donald Trump ha difendeso nuovamente l'attacco aereo che ha ucciso Soleimani, affermando in un'intervista con un conduttore conservatore che il blitz ha reso gli Usa "molto più sicuri" e che "avrebbe dovuto essere stato fatto negli ultimi 15 o 20 anni". Il presidente Usa ha poi accusato nuovamente Barack Obama per aver designato Soleimani come "terrorista" ma non aver poi fatto nulla. Quanto alla minaccia di ritorsione di Teheran, ha risposto: "Vedremo che risposta sarà, se ce ne sarà una".

 

L'Iraq: "Il Consiglio di sicurezza dell'Onu condanni raid" L'Iraq ha chiesto in una lettera all'Onu che il Consiglio di sicurezza condanni il raid con cui venerdì gli Usa hanno ucciso all'aeroporto di Baghdad Soleimani e il suo vice Abou Mehdi al-Mouhandis. L'operazione americana, si legge nella missiva dell'ambasciatore iracheno alle Nazioni Unite, "rappresenta un'aggressione. La legge della giunga non può dominare le relazioni internazionali".

 

Il Pentagono prepara l'invio di 6 bombardieri nel Pacifico Intanto il Pentagono sta pianificando di dispiegare sei bombardieri B-52 nel territorio britannico di Diego Garcia nell'Oceano Indiano, a disposizione per eventuali operazioni contro l'Iran. Lo ha riferito la Cnn, citando ufficiali americani.

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