Il macabro ritrovamento

Innsbruck, mamma e figlia di 10 anni trovate morte in una cella frigorifera: arrestati due fratelli

Le vittime risultavano disperse dal luglio 2024. I loro corpi erano nascosti in un congelatore collocato in un ripostiglio dell'appartamento. I due uomini, già in custodia cautelare, negano l'omicidio ma ammettono l'occultamento

18 Nov 2025 - 12:36
 © Afp

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I corpi senza vita di una donna di 34 anni e della figlia di 10 anni di origine siriana, scomparse dal luglio 2024 dopo un viaggio a Dusseldorf, sono stati ritrovati in una cella frigorifera nascosta nella parte remota di un ripostiglio di un appartamento a Innsbruck, nel Tirolo austriaco. Il ritrovamento, avvenuto dopo mesi di ricerche, conferma i sospetti che fin dall'inizio avevano indirizzato le indagini verso due fratelli: uno dei due era collega della donna e aveva intrattenuto con lei una relazione. Entrambi erano stati arrestati già a giugno e si trovano tuttora in custodia cautelare. L'individuazione dei corpi, tuttavia, non chiarisce completamente le circostanze della morte. I due uomini negano infatti l'omicidio e parlano di un incidente, ammettendo però l'occultamento delle salme. Le condizioni dei cadaveri non consentono per ora di determinarne con precisione la causa del decesso.

Il ritrovamento nel congelatore

 Il macabro rinvenimento è avvenuto in un grande congelatore collocato in una zona non immediatamente visibile del ripostiglio dell'appartamento di uno dei due fratelli. La cella frigorifera era stata posizionata in un punto isolato e difficilmente accessibile, rendendo complesso per gli investigatori individuarla nelle prime fasi della perquisizione. La scoperta è arrivata grazie a nuovi accertamenti tecnici e alla ricostruzione dei movimenti sospetti dei due uomini. Secondo quanto riferito dalle autorità in conferenza stampa, il luogo scelto per l'occultamento indica una volontà di celare il ritrovamento il più a lungo possibile.

Le scomparse e i primi sospetti degli investigatori

 La donna e la bambina risultavano disperse da luglio 2024, quando non avevano fatto ritorno da un viaggio a Dusseldorf. L'assenza di contatti, unita a movimenti anomali registrati sul conto corrente della 34enne, aveva portato gli investigatori a concentrarsi quasi subito sul 55enne, collega col quale la donna avrebbe avuto una relazione. Le prime indagini avevano evidenziato discrepanze nelle dichiarazioni e nei comportamenti dell'uomo, considerati sospetti dagli inquirenti. Il fratello minore, proprietario dell'appartamento in cui sono state rinvenute le salme, è stato coinvolto nelle verifiche per il ruolo che avrebbe avuto nella gestione degli spazi e nella possibile partecipazione all'occultamento.

La posizione dei due fratelli arrestati

 I due uomini erano già stati arrestati a giugno e da allora si trovano in custodia cautelare, anche in assenza del ritrovamento dei corpi. Con la scoperta della cella frigorifera e delle salme, il quadro probatorio si arricchisce di nuovi elementi, che però non hanno ancora definito in modo inequivocabile la dinamica del presunto delitto. Durante gli interrogatori, entrambi hanno ammesso di aver nascosto i corpi, ma negato qualsiasi responsabilità nella morte della donna e della bambina. La loro versione parla di un incidente, ma questa ricostruzione è ancora al vaglio degli inquirenti.

Le indagini sulla causa della morte

 Le autorità austriache hanno precisato che lo stato di conservazione dei cadaveri, rimasti per mesi nella cella frigorifera, rende complesso determinare le cause esatte della morte. Gli esperti medico-legali stanno lavorando per stabilire eventuali segni di violenza o altre anomalie che possano indicare un omicidio. Al momento, nessuna ipotesi ufficiale è stata esclusa.

Il quadro investigativo ancora aperto

 Sebbene il ritrovamento delle salme abbia rappresentato una svolta significativa, l'inchiesta resta aperta e ancora segnata da diversi punti irrisolti. Il rapporto tra la donna e il 55enne, le dinamiche che hanno preceduto la scomparsa e le eventuali responsabilità dei due indagati saranno oggetto di ulteriori accertamenti. Gli investigatori puntano anche a ricostruire con precisione la cronologia degli eventi tra il viaggio a Dusseldorf e il momento in cui i corpi sono stati collocati nel congelatore. Le indagini proseguono nel massimo riserbo, mentre gli inquirenti attendono esiti definitivi dagli esami medico-legali.

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