"TUTTO IL RESTO E' INVENZIONE"

Ilaria Salis, Ungheria: "Non è un'eroina, ha commesso aggressioni premeditate"

Il portavoce del governo Orban: "Difenderemo la nostra magistratura, non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo". Le parole contro il padre dell'italiana: "Ha trasformato il caso della figlia in questione politica"

05 Apr 2024 - 21:25

Ilaria Salis "non è un'eroina, lei e i suoi compagni sono venuti in Ungheria e hanno commesso aggressioni barbare e premeditate contro cittadini ungheresi". Lo ha dichiarato il portavoce del governo Orban, Zoltan Kovacs, aggiungendo che "questi sono i fatti. Tutto il resto è una mera invenzione politica, e noi difenderemo la reputazione e l'integrità della nostra magistratura, non importa quanto forte la sinistra gridi al lupo".

© Tgcom24

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Le parole di Kovacs contro il padre di Ilaria Salis

 In un videomessaggio, montato con le immagini dell'aggressione in cui sarebbe coinvolta Ilaria Salis, Kovacs ha dichiarato: "Il padre di Ilaria Salis ha parlato a tutta la stampa occidentale, comprese alcune testate americane. È stato anche invitato all'Europarlamento e ha lanciato accuse gravi e infondate o ha rilanciato altre accuse infondate che non possono rimanere senza una risposta. È stato lui a trasformare il caso della figlia in una questione politica e ora appare sorpreso che vengano date risposte politiche a queste accuse totalmente infondate".

"Salis ha commesso un crimine grave, respingiamo le accuse politiche"

 "Come padre forse farebbe meglio a riflettere su come sua figlia sia rimasta coinvolta in una vicenda del genere, dal momento che questo caso non è isolato", ha proseguito Kovacs. "La signora in questione è stata coinvolta in vicende simili in passato. E non dimentichiamo che il crimine di cui parliamo è estremamente grave e comporta condanne severe nel sistema legale ungherese". Il portavoce del governo ungherese ha poi aggiunto: "Quando ci vengono rivolte accuse politiche, nessuno dovrebbe sorprendersi del fatto che i politici respingano queste accuse. È infatti nostro dovere difendere la reputazione e l'integrità, così come l'indipendenza delle nostre istituzioni, in questo caso la magistratura".

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