TEMPO REALE
Hamas rilascia otto ostaggi e vuole prolungare la tregua | Usa, Blinken chiede a Israele zone sicure per i civili a Gaza
A Gerusalemme due attentatori, poi neutralizzati, sparano alla fermata di un autobus: morti quattro israeliani. Hamas rivendica. Egitto e Qatar premono per una tregua di altri due giorni
Fotogallery - Nuovo gruppo di ostaggi liberato da Hamas, c'è anche un'americana
Nella guerra in Medioriente Israele e Hamas hanno trovato in extremis l'accordo per un'ulteriore estensione della tregua "per il settimo giorno" a Gaza.
E i fondamentalisti fanno sapere di volerla prolungare ancora. A Gerusalemme quattro israeliani sono rimasti uccisi in un attentato a colpi d'arma da fuoco compiuto da due miliziani alla fermata di un autobus. In tutto sono stati liberati otto ostaggi: due donne russe nel pomeriggio e cinque israeliane in tarda serata, assieme a un 18enne. Resterebbero detenuti ancora 145 ostaggi. Per gli Usa, non è ancora il "momento per un cessate il fuoco permanente" nella Striscia. E il Segretario di Stato, Antony Blinken, chiede zone sicure per i civili a Gaza. Intanto però a Gerusalemme un uomo ha aperto il fuoco a una fermata dell'autobus: tre i morti e altre otto persone sono rimaste ferite. Un'auto è piombata su un gruppo di soldati israeliani a un checkpoint nella valle del Giordano: due militari sono rimasti feriti. Egitto e Qatar premono per una tregua di altri due giorni.
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30 nov Gerusalemme, morto un civile colpito dalle truppe israeliane
È morto un civile israeliano colpito dalle forze di sicurezza a Gerusalemme, che cercavano di neutralizzare due uomini armati che avevano aperto il fuoco sui passanti. Lo riferisce Haaretz, aggiungendo video dell'attacco pubblicate sui social media mostrano il civile che alza le mani e implora i soldati di non sparare, dopodiché viene colpito e cade a terra. I militari hanno affermato di pensare che si trattasse di un terrorista. Sale così a quattro il numero delle vittime dell'attentato.
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30 nov Yemen, Houthi pronti a nuove operazioni militari contro Israele
I ribelli yemeniti filoiraniani Houthi sono pronti a lanciare nuove operazioni militari contro Israele, se le forze israeliane lanceranno una nuova offensiva contro Gaza. "Non esiteremo a espandere le nostre operazioni militari contro l'entità israeliana e a includere obiettivi che potrebbero non essere previsti né sulla terra né in mare", ha affermato il portavoce militare Yahya Saree. Il gruppo continua a detenere una nave mercantile collegata allo Stato ebraico, sequestrata nel Mar Rosso a inizio novembre.
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30 nov Qatar: in cambio di 10 ostaggi saranno liberati 30 palestinesi
"Secondo i termini del settimo giorno dell'accordo di pausa umanitaria, 30 palestinesi saranno rilasciati in cambio del rilascio di 10 ostaggi a Gaza. In questa lista sono stati conteggiati i due cittadini russi già liberati". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al Ansari.
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30 nov Otto ostaggi rilasciati in totale oggi da Hamas: ecco chi sono
Otto ostaggi in totale sono stati rilasciati oggi da Hamas. Oltre alle due russe rilasciate nel pomeriggio, i sei israeliani liberati in serata sono cinque donne e un uomo: la 17enne Aisha Ziyadne e suo fratello 18enne Bilal Ziyadne (i genitori sono ancora detenuti); la 29enne Shani Goren, operatrice educativa in un kibbutz; la 29enne Sapir Cohen, il cui compagno Sasha Trupanov è ancora prigioniero; la 30enne Ilana Gritzewsky, il cui compagno Matan Tsngauker è ancora in ostaggio; la 40enne Nili Margalit, infermiera pediatrica. Tra loro ci sono doppie nazionalità di Israele e Uruguay, Messico e Russia.
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30 nov Israele: liberati altri sei ostaggi
Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati da Hamas e sono sulla via per Israele. Lo ha annunciato l'esercito.
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30 nov Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele
Hamas è "disponibile a prolungare la tregua" in vigore dal 24 novembre e che dovrebbe concludersi domani alle 7 (le 6 in Italia). Lo ha riferito una fonte vicina al movimento palestinese che governa la Striscia di Gaza. "I mediatori stanno conducendo sforzi intensi, che continuano attualmente per ottenere un ulteriore giorno di tregua e poi lavorare per una proroga di diversi altri giorni".
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30 nov Usa, Blinken chiede a Israele zone sicure per i civili a Gaza
L'obiettivo immediato dell'amministrazione Biden "è lavorare con i nostri partner per prolungare la pausa" nei combattimenti tra Israele e Hamas, in modo che più ostaggi possano essere rilasciati. Lo ha detto il segretario di Stato, Antony Blinken. Gli Usa hanno ribadito allo Stato ebraico la necessità di mettere in atto piani per ridurre ulteriormente le vittime civili prima di operare nel sud di Gaza, come la creazione di aree sicure per i palestinesi. "Il modo in cui Israele si difende è importante. Come ho detto a Netanyahu le intenzioni contano, ma contano anche anche i risultati".
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30 nov Quasi 100mila edifici danneggiati a Gaza
Le immagini satellitari scattate sopra la Striscia di Gaza mostrano che sono quasi 100mila edifici. Lo riporta la Bbc, precisando che "le immagini sono state scattate poco prima che entrasse in vigore la tregua, dopo settimane di attacchi aerei israeliani e combattimenti terrestri". L'emittente britannica pubblica varie fotografie che rivelano una "serie di crateri visibili in quella che un tempo era una zona residenziale". Alcuni degli edifici di fronte alla spiaggia, che ospitavano il primo hotel a cinque stelle di Gaza, l'Al-Mashtal, così come capanne e ristoranti, "sembrano essere stati parzialmente distrutti".
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30 nov Hamas pubblica un video col padre del piccolo Kfir
Hamas ha pubblicato un video che sembra mostrare Yarden Bibas, rapito dal gruppo palestinese insieme alla moglie Shiri e ai loro figli Ariel di 4 anni e il piccolo Kfir di 10 mesi. Yarden è stato però separato dal resto della sua famiglia e, secondo i media israeliani, lo si vede nel filmato mentre viene informato "della morte dei suoi famigliari". Ieri Hamas ha infatti annunciato la morte dei due bambini e della donna in un bombardamento israeliano. Informazione che per ora non ha trovato conferme ufficiali.
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30 nov Usa: "Non è il momento per un cessate il fuoco permanente"
"In questa fase" gli Stati Uniti "non appoggiano un cessate il fuoco permanente". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, aggiungendo che gli Usa sono però favorevoli a pause umanitarie.
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