Grecia, urne aperte per le elezioni politiche anticipate
Super favorita nei sondaggi è Nea Dimokratia, formazione di centrodestra guidata da Kyriakos Mitsotakis. Una sua vittoria metterebbe fine allʼera del governo di sinistra di Alexis Tsipras
Urne aperte in Grecia per le elezioni politiche anticipate, volute dal premier Alexis Tsipras dopo le dure sconfitte alle Europee e alle Amministrative.
Un voto che però tutti i sondaggi prevedono farà passare il testimone al centrodestra di Nea Dimokratia, guidato da Kyriakos Mitsotakis. I seggi chiuderanno alle 19 (le 18 in Italia).
Kyriakos Mitsotakis, alla guida della formazione di centrodestra Nea Dimokratia
Nonostante il sabato
pre-elettorale sia consacrato al silenzio, i sondaggi hanno
continuato ad uscire, e tutti piazzano Nea Dimokratia tra il 38 e il 40% dei
consensi, con Syriza distanziato di 8 o addirittura 12 punti
(secondo Kapa Research per il giornale Ethnos). Una vittoria del
genere potrebbe consegnare al 51enne Mitsotakis una maggioranza
monocolore e un forte mandato che lui intende usare per un
"forte sviluppo" (lo dicono gli slogan sui manifesti) e far
tornare "la Grecia una normale paese europeo", nelle sue parole.
Tsipras, almeno in pubblico, continua a mostrare fiducia in
una rimonta che nessun sondaggista ha previsto. C'è poi chi dice
che si accontenterebbe di superare il 25%, per risalire dal
baratro del 23,7% delle elezioni europee ed il tracollo del voto
locale che ha consegnato tutte le regioni greche ai
conservatori, tranne una.
Mitsotakis ha passato la giornata pre-elettorale nel quartiere ateniese di
Pangrati, stringendo mani e incontrando i giornalisti per pranzo
(un rito pre-voto in Grecia) in un elegante caffè, con una
rigorosa consegna di non rompere il divieto di fare
dichiarazioni alla vigilia delle elezioni. Rilassato come chi
sente la vittoria in tasca, conversa amabilmente, mostrando la
stessa sicurezza che ha portato in ogni angolo del Paese al
quale ha promesso il cambiamento, in particolare sul fronte
fiscale.
Con la sua aria da riformatore moderato, Mitsotakis,
classe 1968, economista con studi in università Usa, sembra aver
davvero conquistato la fiducia delle classi medio-alte, da
sempre ostili a Tsipras. Kyriakos è il rampollo della famiglia
politica conservatrice (ma fortemente europeista),
Mitsotakis-Bakoyannis. Suo padre, Kontantinos Mitsotakis, è
stato premier greco dal 1990 al 1993, un esecutivo in cui sua
sua sorella Dora Bakoyannis (nata Theodora Mitsotakis) fu
ministro della Cultura, per poi diventare sindaco di Atene e
ministro degli Esteri. A rafforzare la sensazione del ritorno di
questo clan politico ai vertici di Atene anche la recente
elezione a sindaco di Atene di Kostas Bakoyannis, figlio di Dora
e nipote di Kyriakos.
Alexis Tsipras ha invece fatto lo stesso incontro con la
stampa in una taverna tradizionale a Lavrio, nell'est
del'Attica: è apparso stanco ma rilassato ai cronisti,
rispondendo a domande e sorseggiando birra. Con lui esponenti
dei vertici del partito e candidati per la regione ateniese. Il
premier di sinistra sconta il malcontento accumulato in
questi lunghi anni in cui ha gestito la crisi - una crisi
finita, nei numeri dell'economia, ma la cui fine non viene
ancora avvertita da molti greci. Senza dimenticare l'accordo sul
nome della Macedonia con Skopje, odiato dai nazionalisti.