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Europee, il punto sulle elezioni Paese per Paese

La mappa del voto del 26 maggio

Europee, il punto sulle elezioni Paese per Paese - foto 1
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Terremoto Europee: questo il punto sulle elezioni, Paese per Paese, secondo quanto viene comunicato dal Parlamento Ue attraverso il suo sito.

Inoltre, nello Speciale Elezioni 2019 di Tgcom24, numeri e grafiche aggiornati in tempo reale con la mappa interattiva del voto in Italia e negli altri 27 Paesi: clicca qui.

Germania (96 seggi, stime) - L'alleanza CDU-CSU ha ottenuto il 28,9% dei voti, davanti ai Verdi al 20,50% e all'Spd che ha ricevuto il 15,8%.

Francia (74 seggi, stime) -  Rassemblement National ha ottenuto il 23,3% delle preferenze, davanti al LREM con il 22,47% dei voti e l'EELV (13,5%). I repubblicani raccolgono solo l'8,5% dei voti.

Italia (73 seggi, stime) -  La Lega di Matteo Salvini è il primo partito con il 34,27% dei voti, davanti al Partito Democratico 22,73% e il Movimento 5 stelle il 17%.

Regno Unito (73 seggi, stime) -  Il partito della Brexit di Nigel Farage è in testa (31,71%) davanti ai liberaldemocratici (18,55%) e il partito laburista (14,1%). Solo quinto il partito conservatore di Theresa May (8,71%), dietro anche gli ecologisti (11,09%).

Spagna (54 seggi, stime) -  Il Partito socialista (PSOE) guida con il 32,84% dei voti, precedendo il Partito popolare (20,13%) e Ciudadanos (12,18%). Sebbene raccolga solo il 6,21%, il partito di estrema destra Vox entra nel Parlamento europeo.

Polonia (51 seggi, risultati provvisori) - La lista nazionalista Legge e Giustizia al primo posto con il 45,6% dei voti, davanti alla lista centrista (38,3%) e ai socialdemocratici (6%).

Romania (32 seggi, risultati provvisori) - La lista dei conservatori e' arrivata prima con il 26,8 contro il 23,4% dei socialdemocratici. I centristi raccolgono il 21,4%.

Paesi Bassi (26 seggi, provvisori) - Il partito laburista guida con il 18,9% dei voti, davanti al Partito popolare per la libertà e la democrazia (al centro) (14,60%) e ai conservatori (12,10%).

Belgio (21 seggi, provvisori) - Il partito conservatore è arrivato in testa con il 13,5% dei voti, davanti all'estrema destra Vlaams Belang (11,5%) e al Partito socialista (10,50%).

Portogallo (21 seggi, provvisori) - Il Partito Socialista conduce con il 33,4% dei voti, davanti al Partito socialdemocratico 21,9% e il Blocco di sinistra che raccoglie il 9,8% dei voti.

Repubblica Ceca (21 seggi, finali) - Il partito di centrodestra ha vinto le elezioni con il 21,18% dei voti, davanti ai conservatori con il 14,54% e il Partito dei pirati al 13,95%.

Ungheria (21 seggi, provvisori) - Il partito Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orban ha di fatto vinto le elezioni europee. Secondo la commissione elettorale, il nazionalista e conservatore Fidesz ha ottenuto il 52,33% dei voti, rispetto al 16,19% della Coalizione Democratica (a sinistra). Il partito centrista Momentum ha ottenuto il 9,89% dei voti, davanti ai socialisti (6,66%) e all'estrema destra Jobbik, retrocesso al quinto posto con il 6,41%.

Grecia (21 seggi, provvisori) - La Nuova Democrazia (a destra) conduce con il 33,3% dei voti, davanti alla sinistra Syriza (23,7%) e al Movimento per il cambiamento (7,5%).

Svezia (20 seggi, provvisori) - I socialdemocratici ottengono il 23,60%, davanti ai moderati (conservatori) al 16,80%. L'estrema destra continua a crescere diventando la terza forza politica più grande del paese (15,40%). I Verdi ottengono solo l'11,40% dei voti, contro il 15,40% del 2014.

Austria (18 seggi, provvisori) - Il Partito popolare è primo con il 34,90% dei voti, davanti ai socialdemocratici (23,40%) e al partito di estrema destra (17,20%).

Bulgaria (17 seggi, stime) - Il partito conservatore e' arrivato primo con il 30,9% dei voti, davanti al Partito socialista (24,2%) e al Movimento per i diritti e le libertà (al centro) che ha ottenuto il 16,4% dei voti.

Danimarca (13 seggi, risultati provvisori) - I socialdemocratici guidano con il 23,5%, davanti al partito centrista (21,50%) e al partito di estrema destra (13,20%).

Finlandia (13 seggi, finali) - La National Coalition (conservatori) è arrivata prima con il 20,80%, una percentuale in calo rispetto al 2014. Ma il grande vincitore di questo voto è la Green League che raccoglie il 16% delle preferenze, un punteggio storico per questo partito verde. I socialdemocratici arrivano in terza posizione con il 14,60% dei voti, davanti ai Veri Finlandesi (13,80%).

Slovacchia (13 seggi, provvisori) - La lista centrista è in testa con il 20,11% dei voti, davanti ai socialdemocratici (15,72%) e al partito di estrema destra (12,1%).

Croazia (11 seggi, provvisori) -  Il partito conservatore è primo con il 22,72%, davanti al Partito socialista (18,71%) e la lista indipendente di Kolakusic (7,89%).

Irlanda (11 seggi, finali) - Il partito conservatore Fine Gael conduce con il 29% dei voti, davanti al partito centrista Fianna Fail (15%) e all'Alleanza indipendente (15%). Anche il partito ecologista è al 15%. La sinistra dello Sinn Fein incassa il 13%.

Lituania (11 seggi, provvisori) - Il partito conservatore conduce con il 19,7% dei voti, davanti ai socialdemocratici (15,6%) e agli ambientalisti (12,86%).

Lettonia (8 seggi, provvisori) - I conservatori in testa con il 26,24% dei voti, davanti ai socialdemocratici (17,45%) e al partito di estrema destra (16,40%).

Slovenia (8 seggi, provvisori) - I conservatori guidano con il 26,43% dei voti, davanti ai socialdemocratici (18,64%) e al partito centrista (15,6%).

Cipro (6 seggi, finali) - Il partito conservatore è arrivato primo con il 29,02% dei voti, davanti al partito di sinistra (27,49%) e ai socialdemocratici (13,80%).

Estonia (6 seggi, provvisori) - I centristi stanno guidando con il 26,20% dei voti, davanti ai socialdemocratici (23,30%) e un'altra lista centrista (14,40%).

Lussemburgo (6 seggi, provvisori) - I centristi in testa con il 21,44%, davanti ai conservatori (21,1%) e agli ecologisti (18,91%).

Malta (6 seggi, provvisori) - Il partito laburista in testa con il 55.90% dei voti, davanti al partito nazionalista (conservatore) che incassa il 36,20%.