A Kamisu i due candidati hanno ottenuto lo stesso identico numero di voti. Il sorteggio premia l'indipendente Toshiyuki Kiuchi, ma il rivale presenta ricorso
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In Giappone la sorte ha deciso l'esito di un'elezione comunale. NElla città di Kamisu il nuovo sindaco è stato scelto con un sorteggio, dopo che i due sfidanti avevano ottenuto esattamente lo stesso numero di preferenze. Il caso, rarissimo nella storia elettorale del Paese, ha visto protagonisti l'indipendente Toshiyuki Kiuchi, risultato vincitore, e il sindaco uscente Susumu Ishida. Entrambi hanno raccolto 16.724 voti, un pareggio perfetto che - come prevede la legge elettorale nipponica - deve essere risolto attraverso un'estrazione casuale per determinare il vincitore.
"Mi aspettavo una gara combattuta, ma non immaginavo che saremmo finiti in parità assoluta", ha dichiarato Kiuchi dopo l'estrazione, commentando con sorpresa il risultato finale.
Il primo cittadino uscente non intende però arrendersi al caso. Ishida ha infatti annunciato che presenterà un ricorso formale alla commissione elettorale per chiedere un nuovo conteggio delle schede. Gli osservatori locali ricordano che l'ultima volta in cui un'elezione giapponese è stata decisa dalla sorte risale a oltre dieci anni fa.
Il sistema elettorale giapponese prevede, in caso di parità perfetta di voti, un metodo di selezione casuale per designare il vincitore. La legge stabilisce che, se dopo il conteggio e la verifica ufficiale non emergono differenze nemmeno minime tra i candidati, l'esito venga deciso attraverso un'estrazione gestita dalle autorità locali. La procedura, condotta pubblicamente, è considerata trasparente e imparziale, ma viene raramente applicata. L'ultimo episodio noto risale a oltre dieci anni fa, in un'elezione municipale in una prefettura rurale.