Il nuovo esecutivo

Francia, governo Lecornu 2 conferma Economia ed Esteri: il prefetto di Parigi all'Interno | "Esecutivo di scopo per varare Manovra finanziaria"

L'ex ministro del Lavoro Catherine Vautrin passa alla Difesa, confermati invece Gérald Darmanin alla Giustizia e Rachida Dati alla Cultura. Le Pen e Melenchon: "Subito mozioni di sfiducia"

12 Ott 2025 - 23:56
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Nel nuovo governo francese di Sebastien Lecornu, non cambiano i ministri dell'Economia, Roland Lescure, e degli Esteri, Jean-Noël Barrot. E' quanto annunciato dallo stesso premier al termine di un colloquio durato poco meno di tre ore con il presidente Macron. Il prefetto di Parigi, Laurent Nuñez, è stato nominato ministro dell'Interno al posto di Bruno Retailleau, capo dei Républicains. L'ex ministro del Lavoro Catherine Vautrin passa alla Difesa, confermati invece Gérald Darmanin alla Giustizia e Rachida Dati alla Cultura. Novità al ministero del Lavoro, che sarà guidato dall'ex presidente delle Ferrovie, Jean-Pierre FarandouLecornu ha scritto poi su X un post per affermare che "è stato nominato un governo di scopo, per dare una Manovra finanziaria alla Francia entro fine anno. Ringrazio le donne e gli uomini che si impegnano in questo governo in tutta libertà al di là degli interessi personali e di parte. Conta soltanto una cosa: l'interesse del Paese".

Républicains nel governo saranno esclusi dal partito

 Sono 6 i ministri dei Républicains che hanno accettato di far parte del governo Lecornu 2. Il partito - che aveva annunciato di non entrare con propri membri nel nuovo esecutivo - ha deciso di escluderli dai propri ranghi. Fra i titolari dei dicasteri presenti nel nuovo esecutivo, anche il ministro confermato alla Cultura, Rachida Dati.

La lista completa dei ministri:

Laurent Nunez: ministro dell'Interno;
Catherine Vautrin: ministro delle Forze Armate e degli Affari dei Veterani;
Jean-Pierre Farandou: ministro del Lavoro e della Solidarietà;
Monique Barbut: ministro della Transizione Ecologica, della Biodiversità e dei Negoziati Internazionali su Clima e Natura;
Gérald Darmanin: Guardasigilli, ministro della Giustizia;
Roland Lescure: ministro dell'Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale, Energetica e Digitale;
Serge Papin: ministro delle Piccole e Medie Imprese, del Commercio, dell'Artigianato, del Turismo e del Potere d'Acquisto;
Annie Genevard: ministro dell'Agricoltura, dell'Agroalimentare e della Sovranità Alimentare;
Edouard Geffray: ministro dell'Istruzione Nazionale;
Jean-Noël Barrot: ministro per l'Europa e gli Affari Esteri;
Rachida Dati: ministro della Cultura;
Stéphanie Rist: ministro della Salute, della Famiglia, dell'Indipendenza e delle Persone con Disabilità;
Naïma Moutchou: ministro dei Territori d'Oltremare;
Françoise Gatel: ministro della Pianificazione Territoriale e del Decentramento
Amélie de Montchalin: ministro dell'Azione e dei Conti Pubblici;
Philippe Baptiste: ministro dell'Istruzione Superiore, della Ricerca e dello Spazio;
Marina Ferrari: ministro dello Sport, della Gioventù e della Vita Comunitaria;
Philippe Tabarot: ministro dei Trasporti;
Vincent Jeanbrun: ministro delle Città e dell'Edilizia Abitativa. 

Le Pen e Mélenchon: "Mozioni di sfiducia già da lunedì"

 Immediata è arrivata la presa di posizione della leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, che ha annunciato la presentazione, già nella giornata di lunedì, di una mozione di sfiducia contro il governo Lecornu 2, annunciato questa sera dall'Eliseo. "Il presidente della Repubblica deve annunciare al più presto lo scioglimento dell'Assemblée Nationale", ha detto. Analoga presa di posizione dall'estrema sinistra, dove il numero 2 di Melenchon in "La France Insoumise", Manuel Bompard, ha postato su X: "Gli Insoumis hanno una sola parola: depositiamo immediatamente una mozione di sfiducia per farla finita con il macronismo".

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