LA DENUNCIA DEGLI ATTIVISTI

Facebook censura alcune pagine con contenuti pro-curdi: "Violati i nostri standard"

La denuncia arriva dagli attivisti di Globalproject.; oscurato anche il profilo di MilanoInMovimento

17 Ott 2019 - 17:59
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"Non c’è spazio per le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri". Con questa motivazione Facebook aveva annunciato l'eliminazione dalla piattaforma delle pagine italiane inneggianti al fascismo. Ora la macchina della censura è tornata in atto: a farne le spese questa volta sono i profili che si sono esposti a favore delle popolazioni curde. La denuncia arriva dall'associazione Ya Basta Êdî Bese (letteralmente “Ora basta” in lingua curda) e dalla piattaforma di informazione Globalproject

"La guerra di Erdogan sta passando anche nel campo dell'informazione" - Gli attivisti di Globalproject - anche da prima delle rivoluzione del Rojava - sono impegnati nel documentare i tentativi di cancellazione dei contenuti pro-curdi. "La guerra di Erdogan passa anche dal campo dell'informazione: da mesi l'intelligence turca è all'opera per segnalare chi denuncia le malefatte di Ankara". La censura non riguarda soltanto Facebook: il reporter Michele Lapini si è visto eliminare da Instagram una foto scattata durante un corteo a Bologna dove si vedeva uno striscione con la scritta "Erdogan assassino". 

L'ultima a cadere è stata la pagina Facebook "MilanoInMovimento" che, dopo un preavviso di dodici ore, ha visto il profilo social sparire per "violazione degli standard della community. "Non siamo gli unici - hanno fatto sapere tramite un comunicato diffuso tramite il proprio sito web - Noi facciamo informazione e tu Zuckerberg vuoi tapparci la bocca come nelle peggiori dittature, o peggio, distopie". 

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