Ai funzionari è stata concessa una settimana di tempo per lasciare il territorio
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Il diplomatico "incaricato d'affari" dell'ambasciata d'Italia presso la Federazione Russa è stato convocato presso il ministero degli Esteri russo. Lo rende noto la Farnesina. In tale occasione, il direttore competente per i rapporti con l'Italia ha consegnato una nota verbale con la quale Mosca formalizza la decisione di espellere due funzionari dell'ambasciata. Ai funzionari è stata concessa una settimana di tempo per lasciare il territorio.
Al ministero degli Esteri russo, che ha convocato l'ambasciatore italiano, si è recato Michele Tommasi, ministro consigliere e vice capo missione dell'ambasciata italiana a Mosca. Lo precisano fonti diplomatiche.
Il Cremlino ha convocato gli ambasciatori di 9 Paesi europei per informarli delle misure in risposta all'espulsione di diplomatici russi a seguito dell'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia in Gran Bretagna. In particolare Mosca ha dato alla Gran Bretagna un mese per "ridurre" ulteriormente il numero dei suoi diplomatici presenti in Russia così da "equiparare" il numero dei diplomatici russi di stanza nel Regno Unito. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo in una nota.
Il ministero ha convocato l'ambasciatore britannico a Mosca, Laurie Bristow, per esprimere "una forte protesta contro le provocazioni senza fondamento portate avanti dalla Gran Bretagna, che senza motivo ha scatenato l'espulsione dei diplomatici russi da un certo numero di paesi".
"L'ambasciatore è stato informato che, come misura di ritorsione, Mosca si aspetta che la Gran Bretagna riduca il numero di membri dell'ambasciata e dei consolati in Russia in modo che corrisponda al numero di diplomatici russi e personale amministrativo nelle due missioni diplomatiche nel Regno Unito", sottolinea la nota.