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Draghi: "La battaglia per il clima è per la storia e il paesaggio d'Italia"

I leader mondiali al summit virtuale sul clima promosso da Biden. Ma l'attivista svedese Greta Thunberg li bacchetta: "Obiettivi insufficienti"

L'Italia "è un Paese bellissimo, ma molto fragile. La battaglia per il cambiamento climatico è una battaglia per la nostra storia e per il nostro paesaggio". Lo ha detto Mario Draghi, intervenendo al summit dei leader mondiali sul clima. "Ci dedicheremo alla sostenibilità e, allo stesso tempo, avremo un approccio multilaterale. Dobbiamo invertire la rotta e farlo subito, per non avere dei rimpianti dopo", ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Il premier ha poi aggiunto che "in nostro Paese quest'anno detiene la presidenza del G20 e la salvaguardia del nostro pianeta è uno degli obiettivi principali del nostro programma. I paesi del G20 rappresentano il 75% delle emissioni globali. Abbiamo una responsabilità speciale nel garantire il raggiungimento degli obiettivi dell'accordo di Parigi. La Presidenza italiana ha proposto di tenere una riunione ministeriale congiunta su Clima ed Energia". 

 

"Una forte determinazione del G20 - ha spiegato - aumenterà anche le possibilità di una conferenza COP26 di successo a Glasgow. Come partner del Regno Unito per la COP26, l'Italia si impegna a dare il proprio contributo, ospitando la pre-COP26 a Milano e l'evento 'Youth4Climate'".

 

Biden: "Decennio decisivo per evitare la crisi". Il presidente Usa, Joe Biden, ha spiegato che "questo è il decennio decisivo che farà evitare le conseguenze disastrose del cambiamento climatico".

 

Guterres: "Siamo sull'orlo dell'abisso" - Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lanciato un monito: "Siamo sull'orlo dell'abisso, dobbiamo essere sicuri che il prossimo passo sia nella direzione decisiva e giusta".

 

Putin: "Il mondo si unisca sulla ricerca scientifica" - La proposta del presidente russo Vladimir Putin è che "utti i Paesi si uniscano nella ricerca scientifica sul cambiamento climatico, che è una minaccia comune.

 

Macron: "Serve accelerare, il 2030 è il nuovo 2050" - Preoccupanti le parole del presidente francese Emmanuel Macron. "Il 2030 è il nuovo 2050", ha detto, sottolineando "la necessità di accelerare gli sforzi globali". Il capo dell'Eliseo ha aggiunto che c'è bisogno di "cambiare completamente il nostro sistema finanziario" e di "utilizzare tutte le leve a nostra disposizione", ossia "innovazione, trasformazione del sistema finanziario, regolamentazione dei prezzi". E in particolare occorre "fissare un prezzo per l'energia legata al carbone, altrimenti non ci sarà alcuna transizione".

 

Xi: "Cina a emissioni zero entro 2060" - "Siamo impegnati sul multilateralismo - ha detto il leader cinese Xi Jinping - e abbiamo responsabilità comuni e differenziate allo stesso tempo". La Cina, ha aggiunto, "sarà a emissioni zero entro il 2060".

 

Greta Thunberg bacchetta i leader mondiali: "Obiettivi insufficienti" Gli obiettivi che si sono dati i leader mondiali per fronteggiare il cambiamento climatico sono "largamente insufficienti". Lo ha detto Greta Thunberg in un messaggio inviato nel giorno del summit sul climate change. "Non possiamo accontentarci di qualcosa solo perché è meglio di niente", ha sottolineato l'attivista svedese.

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