"Affermo che l'istituzione sarà perpetuata", ha dichiarato in occasione del suo 90esimo compleanno
© Afp
Il Dalai Lama ha confermato che alla sua morte verrà nominato un successore per garantire la continuità del suo ruolo di guida spirituale della comunità tibetana. È quanto si legge in una dichiarazione rilasciata in occasione del suo 90esimo compleanno. "Affermo che l'istituzione del Dalai Lama sarà perpetuata", ha affermato nel messaggio letto nel monastero di McLeod Ganj, nell'India settentrionale, dove vive in esilio da quando ha lasciato il Tibet controllato dalla Cina nel 1959.
L'annuncio pone fine ad anni di speculazioni che erano iniziate quando aveva indicato che avrebbe potuto essere l'ultima persona a ricoprire il ruolo di Dalai Lama. "L'istituzione del Dalai Lama continuerà" e la ricerca del futuro Dalai Lama dovrà essere condotta "in accordo con la tradizione del passato", ha dichiarato l'attuale guida spirituale del buddhismo tibetano, Tenzin Gyatso, 14esimo Dalai Lama e Nobel per la Pace nel 1989.
Il Dalai Lama è venerato come una divinità dai buddisti tibetani e considerato un separatista dalla Cina. I buddisti tibetani credono che il Dalai Lama possa scegliere il corpo in cui reincarnarsi, come è avvenuto in 14 occasioni dalla creazione dell'istituzione nel 1587. Tenzin Gyatso è diventato la 14esima reincarnazione del Dalai Lama nel 1940.
Nato Lhamo Thondup nel Tibet nord-orientale nel 1935, il Dalai Lama secondo il calendario gregoriano compie 90 anni il 6 luglio. Ha fatto della città collinare indiana di Dharamshala la sua sede dopo essere fuggito dal Tibet in seguito alla fallita rivolta contro il dominio cinese nel 1959 nella capitale tibetana Lhasa, che fu appunto repressa dalle truppe cinesi. Anche i rappresentanti del governo tibetano in esilio risiedono a Dharamshala.
Il Dalai Lama insiste sul fatto che il suo successore sarà una persona nata fuori dalla Cina. Pechino, che considera la guida spirituale un separatista, afferma invece di avere l'autorità esclusiva di trovare la reincarnazione del Dalai Lama, cioè di nominare il successore di Tenzin Gyatso.
La maggior parte dei buddisti tibetani, sia in Tibet sia in esilio, si oppone al rigido controllo cinese sul Tibet. "Anche se ho 90 anni, sono in ottima salute", aveva detto il 30 giugno il 14esimo Dalai Lama in una celebrazione in occasione del suo compleanno tenutasi proprio a Dharamshala, nel tempio Tsuglagkhang, all'interno del complesso dove vive.