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Vaccini anti-Covid, in Gb via libera alla terza dose da settembre | In Italia slitta ancora la riapertura delle discoteche
Da giovedì in Alto Adige 115 operatori sanitari no vax non potranno più lavorare nei reparti e poi rischiano la sospensione retroattiva
Da giovedì in Alto Adige 115 operatori sanitari no vax non potranno più lavorare nei reparti e poi rischiano la sospensione retroattiva. Intanto slitta ancora la riapertura delle discoteche: secondo fonti di governo, il Cdm non ha preso una decisione definitiva. Nel frattempo il governo britannico, per contrastare le varianti, ha dato il via libera alla terza dose del vaccino anti-Covid a partire da settembre.
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30 giu Vaccini, in Gb via libera alla terza dose da settembre
Via libera del governo britannico e del servizio sanitario nazionale alla terza dose del vaccino anti-Covid a partire da settembre. Il richiamo ulteriore, raccomandato dagli esperti del Joint Committee on Vaccination and Immunisation, mira a rafforzare e preservare l'immunità anche di fronte a possibili varianti. Ne avranno diritto tutti gli ultracinquantenni residenti in Gran Bretagna e le persone più giovani a cui sia già stata prescritta in passato la vaccinazione anti-influenzale. La campagna, da completare entro inizio inverno, inizierà a partire dai pazienti vulnerabili.
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30 giu Slitta ancora la riapertura delle discoteche
La riapertura delle discoteche slitta ancora: secondo fonti di governo, la questione sarebbe stata affrontata a margine del Consiglio dei ministri ma non si sarebbe arrivati ad una decisione definitiva. Sul tavolo, però, sarebbe stata messa la possibilità di riconoscere risorse per le mancate entrate subite dall'intero settore fino ad ora.
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30 giu Sileri: per ora green pass per le discoteche con una dose
"Al momento credo che la singola dose possa essere sufficiente" per accedere in discoteca con il Green Pass: a indicarlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, il quale però puntualizza che però "se passi dal 20% di prevalenza al 40% e vedi una risalita dei casi allora è chiaro che devi agire tempestivamente, e questo è evidente".
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30 giu Gran Bretagna, 26.000 contagi Delta: picco dal 23 gennaio
Ancora un picco di contagi Covid in Gran Bretagna, alimentati ormai al 99% dall'aggressiva variante Delta importata dall'India: lo certificano i dati di oggi del governo britannico con altri 26.068 casi nelle ultime 24 ore censite (su quasi 900.000 tamponi), record nel Paese dal 23 gennaio. Si tratta d'una nuova impennata, anche se l'effetto dei vaccini (con la somministrazione delle prime dosi salita all'85% della popolazione adulta e i richiami al 62,4%) continua per ora a frenarne l'impatto sull'incremento dei ricoveri negli ospedali e soprattutto sui morti giornalieri: non superiori a 14, in calo rispetto ai 23 registrati ieri.
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30 giu Covid, sospesi i primi 115 operatori sanitari no vax in Alto Adige
Giovedì in Alto Adige più di 115 operatori sanitari non vaccinati non si potranno più presentare al loro posto di lavoro. Lo fa sapere l'Azienda sanitaria che ha concluso l'iter di verifiche. L'atto di accertamento è già stato notificato agli operatori, che - in un primo momento - non potranno più lavorare nei reparti e poi rischiano la sospensione retroattiva. In Alto Adige il movimento no vax è molto radicato, anche tra il personale sanitario.
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30 giu Europei, quasi 2mila contagi tra i tifosi della Scozia
Sono 1.991 i tifosi scozzesi risultati positivi al Covid nelle ultime due settimane dopo aver assistito alle partite della Scozia agli Europei di calcio, allo stadio o in eventi collettivi. Lo indicano le stime delle autorità sanitarie locali di Public Health Scotland (PHS). Due terzi dei contagiati (1.294) erano a Londra durante la partita Inghilterra-Scozia: 397 erano allo stadio Wembley, il resto ha partecipato a visioni e festeggiamenti collettivi fra strade e locali. Un centinaio aveva assistito allo stadio Hampden Park di Glasgow alle partite della nazionale scozzese con la Croazia e la Repubblica Ceca.
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30 giu Europei, Costa: "Rispettare quarantena, stop ai tifosi inglesi all'Olimpico"
"Sono chiaro e netto: i tifosi inglesi non potranno venire in Italia a guardare la partita all'Olimpico con l'Ucraina il prossimo 3 luglio. Ci sono 5 giorni di quarantena, la regola deve essere rispettata. Non possiamo correre rischi. Se un tifoso inglese parte oggi, non vedrà la partita. Stesso discorso per chi è partito ieri e per chi parte oggi. Nessun tifoso inglese che arriva oggi in Italia potrà andare allo stadio per assistere alla gara tra Inghilterra ed Ucraina di Euro2020". Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Radio Kiss Kiss Napoli. E sulla finale: "Condivido la posizione di Draghi. Si può giocare da noi".
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30 giu Domani via al Green pass europeo - VIDEO
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30 giu Europei, Viminale lavora a piano rafforzamento controlli
Potenziamento dei controlli agli aeroporti, alle stazioni e anche sulle principali arterie autostradali. Il Viminale sta lavorando ad un piano per rafforzare le verifiche in vista del quarto di finale degli Europei tra Inghilterra e Ucraina, che potrebbe portare sabato a Roma migliaia di tifosi. L'ordinanza che prevede l'obbligo di tampone e la quarantena di 5 giorni per tutti coloro che arrivano dalla Gran Bretagna, fanno inoltre notare fonti qualificate, "verrà fatta rispettare alla lettera" e "non saranno concesse deroghe".
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