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Covid, corre la variante Delta: a Maiorca 850 studenti contagiati, 3mila in quarantena

Le autorità stanno indagando sulle circostanze che hanno consentito lo sviluppo del maxi-focolaio

Con una contagiosità doppia, secondo gli esperti, rispetto al tradizionale Covid-19, la variante Delta sta innescando pericolosi focolai. Ultimo, in ordine di tempo, quello scoppiato a Maiorca dove 850 studenti - in base ai dati segnalati dalle comunità autonome dove sono rientrati i ragazzi - sono rimasti contagiati durante una gita di fine anno e 3mila sono stati costretti alla quarantena. La Comunità di Madrid risulta la più colpita (363 studenti infetti). Le autorità stanno indagando sulle circostanze che hanno consentito lo sviluppo del maxi-focolaio.

Focolaio a Maiorca - I ragazzi, provenienti da 8 comunità autonome spagnole, erano in gita di fine anno e, secondo una prima ricostruzione, avevano partecipato ad un concerto a Palma di Maiorca, a feste su barche e all'interno di diversi alberghi. Al momento sono stati individuati 268 ragazzi ancora sull'isola che avrebbero potuto avere rapporti diretti o indiretti con alcuni dei positivi.

 

Gli studenti erano arrivati a Maiorca tra il 12 e il 20 giugno e nessuno di loro era vaccinato contro il coronavirus. All'origine dei contagi, spiega il País, ci sono le feste tenute dai giovani nelle loro camere d'albergo nella zona della spiaggia di Llucmajor, le gite in barca e un maxi concerto di musica Reggaeton tenutosi nell'arena per le corride dei tori di Palma di Maiorca. In particolare, le autorità stanno indagando su nove hotel di Llucmajor ed hanno già aperto un fascicolo per il mancato rispetto delle misure anti Covid contro gli organizzatori del concerto.

 

La variante Delta - La variante Delta, individuata per la prima volta in India, continua la sua corsa nel mondo e costringe molti angoli del pianeta a ripiombare nei lockdown, facendo segnare nuovi preoccupanti bilanci di morti e contagi. Come nel caso della Russia dove Mosca registra il maggior numero di decessi dall'inizio della pandemia. Una fiammata che preoccupa anche i Paesi con le campagne vaccinali più virtuose: Israele è stato costretto a reimporre le mascherine all'aperto e la Gran Bretagna, con balzi di contagi di giorno in giorno, ha visto i casi nelle scuole aumentare del 70% in una sola settimana costringendo 16mila alunni a casa.

 

Diversi Paesi del sudest asiatico, a cominciare dall'Australia, hanno invece reintrodotto lockdown per frenare le minacce della nuova mutazione. La Thailandia da lunedì reimposterai le restrizioni su ristoranti, cantieri e raduni nella capitale Bangkok per cercare di contenere un'ondata di contagi. Il premier, Prayut Chan-O-Cha, ha detto che prevede di riaprire completamente il Paese entro ottobre, ma ciò richiederebbe la vaccinazione di 50 milioni di thailandesi in 4 mesi. Nella vicina Malesia, il primo ministro ha annunciato che continuerà il blocco nazionale in vigore da circa un mese e non ha fornito alcuna data per la revoca delle restrizioni. In precedenza aveva affermato che le misure sarebbero state allentate gradualmente, a condizione che ci fosse un calo delle infezioni e delle terapie intensive. Sempre da lunedì, entra in vigore il lockdown in Bangladesh con gli uffici chiusi per una settimana mentre saranno consentiti solo i trasporti per motivi sanitari.

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