Usa, la Camera approva la risoluzione per chiedere il 25esimo emendamento
Il no ufficiale di Pence, che ritiene lʼiniziativa non adeguata al caso, spiana però la strada allʼimpeachment
La Camera degli Stati Uniti ha approvato la risoluzione che chiede al vicepresidente Mike Pence di invocare il 25esimo emendamento e rimuovere Donald Trump. Mentre era in corso il dibattito in aula, Pence ha fatto recapitare una lettera alla Speaker della Camera, Nancy Pelosi, nella quale spiegava che il ricorso al 25/o emendamento non era nel miglior interesse del Paese. Il no ufficiale di Pence sembra così spianare la strada all'impeachment.
Si tratta comunque di un'azione simbolica, dopo che Pence ha dichiarato non l'avrebbe fatto. L'iniziativa è stata sponsorizzata dal deputato del Maryland Jamie Raskin, democratico ed ex professore di diritto costituzionale, che ha affermato che l'emendamento è inteso come "il meccanismo finale per rimuovere un presidente che non riesce a soddisfare i doveri più elementari del suo ufficio e con la sua condotta danneggia la Repubblica.
La crisi, ha detto Raskin, "non è ancora finita". Nella lettera alla speaker della Camera Nancy Pelosi, Pence ha affermato che il meccanismo non dovrebbe essere usato "come mezzo di punizione o usurpazione", ma dovrebbe essere riservato ai casi di incapacità medica o mentale. La Camera dovrebbe votare per mettere sotto accusa il presidente mercoledì.
Intanto Donald Trump sta discutendo con crescente urgenza della possibilità di concedere la grazia ai figli e a se stesso. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali il presidente continua a valutare l'ipotesi anche dopo gli scontri in Congresso. L'idea di graziarsi- riferiscono fonti a Cnn - affascina e ossessiona Trump da quando ha assunto l'incarico.
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