Coronavirus: New York, Las Vegas e Los Angeles chiudono i locali
Il sindaco della grande Mela: "Minaccia senza precedenti, serve una mentalità da tempo di guerra"
New York, Los Angeles e Las Vegas hanno deciso una stretta per fermare il coronavirus. I sindaci delle prime due città hanno ordinato, a partire da martedì 17, la chiusura di bar e ristoranti (tranne quelli da asporto), e anche di club, cinema e teatri. A Las Vegas, invece, chiudono spontaneamente le porte alcuni dei più noti casinò. Chiusure anche per i locali di California, Illinois e Ohio.
"Le nostre vite - ha spiegato il sindaco di New York, Bill De Blasio - stanno cambiando in modi che erano inimmaginabili solo una settimana fa. Stiamo intraprendendo una serie di azioni che non avremmo mai preso nel tentativo di salvare vite umane. Ora è il momento di assumere un'altra misura drastica. Il virus può dilagare
rapidamente con le interazioni nei ristoranti, nei bar e nei posti dove ci si siede vicino. Dobbiamo interrompere questo cerchio".
Il sindaco ha così annunciato la firma di "un decreto che limita i ristoranti e i bar solo al take out e delivery. I nightclub, i cinema, i teatri più piccoli e i luoghi per i concerti devono chiudere tutti". New York "si trova davanti una minaccia senza precedenti e dobbiamo rispondere con una mentalità da tempo di guerra".
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