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Coronavirus, nel mondo 370mila casi e 16mila morti | Lockdown in Gran Bretagna, Spagna in ginocchio

Misure più restrittive in Francia. LʼOms: "La pandemia accelera". LʼOnu: "Fermate tutte le guerre". La Germania accoglie otto pazienti italiani

Oltre 370mila casi e più di 16mila morti: sono i drammatici numeri dell'epidemia di coronavirus nel mondo, con una situazione particolarmente preoccupante in Europa, dove crescono ogni giorno contagi e decessi. Anche la Gran Bretagna si adegua, con Boris Johnson che chiude negozi e attività.  L'Oms avverte: "La pandemia sta accelerando" e l'Onu manda un appello al mondo intero: "Fermate le guerre". 

Gran Bretagna, Johnson ordina il lockdown - Negozi chiusi e tutti in casa in Gran Bretagna: il premier Boris Johnson ha ordinato misure restrittive all'italia per il Paese, contro la diffusione del coronavirus. In un discorso alla nazione, ha detto che resteranno chiusi tutti gli esercizi commerciali non essenziali, mentre sono vietate riunioni in pubblico di più di due persone, com multe da 30 sterline ai trasgressori. Parchi aperti in parte, luoghi di culto chiusi, si potrà uscire solo per lavoro, spesa, portare a spasso il cane, fare esercizio o assistenza, Nel Paese i contagiati sono quasi 6mila, i morti 335. Gli operatori sanitari britannici hanno protestato formalmente per la mancanza di protezioni dicendo di sentirsi "carne da cannone", mentre più di 7.500 medici e infermieri in pensione hanno risposto all'appello del governo perché tornino al lavoro. 

 

Emergenza medici e boom di casi in Spagna - La carenza di mascherine, respiratori e altri dispositivi medici è un problema chiave in Europa. Questa settimana sarà decisiva nel Vecchio Continente, per la speranza che le curve dei contagi comincino finalmente ad appiattirsi. Intanto il pericolo che medici, infermieri e altri operatori sanitari corrono è diventato evidente: oltre venti medici contagiati sono già morti in Italia, mentre la Spagna ha più di 3.900 operatori infettati, cioè il 12% dei casi nel Paese. Proprio in Spagna i morti in un giorno sono stati più di 460, per un totale di 2.200, con un bilancio di contagi confermati salito a oltre 33mila: il quarto più alto al mondo dopo Cina, Italia e Usa. Ricoverata per un'infezione polmonare la vicepremier Carmen Calvo, che attende l'esito del test sul contagio. Situazione tragica a Madrid, dove si contano 1.260 morti e dove mancano le bare. 

 

Contagi stabili in Germania, forte crescita in Francia - La Germania registra un lieve appiattimento della sua curva delle infezioni, che sono oltre 28mila con 119 morti, ma il trend "potrà essere confermato solo mercoledì", ha detto il presidente del Roberto koch Insitut Lothan Wieler. La Francia conta invece quasi 20mila casi, 3.167 in più in un giorno, di cui oltre 2mila gravi in ospedale; 186 i nuovi decessi, per un totale di 860. Tra le vittime cinque operatori sanitari. In Francia si annuncia una nuova stretta sulle regole dell'isolamento: da martedì il jogging dovrà svolgersi entro un km da casa e non più di una volta al giorno. Chiusi i mercati all'aperto, con eventuali deroghe locali. 

 

La Germania accoglie otto pazienti italiani .- Un segnale di solidarietà europea arriva dalla tedesca Sassonia, che accoglierà otto pazienti italiani. Sono i primi nostri connazionali che saranno curati in un altro Paese europeo, nel pieno dell'emergenza che colpisce il nostro territorio. Gli italiani saranno ricoverati nella clinica Helios di Lipsia e qualcuno dovrebbe essere smistato a Dresda. 

 

Oms: "Prioritario proteggere medici e infermieri" - L'Organizzazione mondiale della sanità ha definito "prioritario" proteggere chi è in prima linea nei soccorsi, con equipaggiamenti e dispositivi adatti, anche perché se loro si ammalano "molte persone che avrebbero potuto essere curate moriranno. Risolvere questo problema richiede coordinamento a livello politico. I capi di Stato del G20 devono lavorare insieme per aumentare la produzione, evitare divieti d'esportazione e garantire equità di distribuzione sulla base delle necessità". 

 

L'Onu: "Fermate tutte le guerre" - Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres lancia il suo appello a uno stop delle armi e afferma: "La furia del coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché oggi chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo". 

 

Oms: "La pandemia accelera ovunque" - E l'Organizzazione mondiale della sanità avverte che "la pandemia sta accelerando", spiegando però che "possiamo cambiare la traiettoria" testando ogni sospetto, isolando ogni caso accertato, tracciando i contatti. La situazione però è di fatto fuori controllo. Sia Nei Paesi ricchi, in grado di mappare i cassi di contagi, sia nei teatri di guerra e negli sterminati campi profughi, dove si sa poco o nulla della diffusione reale della malattia. Con Guterre che ammonisce: "Bloccate i conflitti e concentratevi sulla vera lotta delle nostre vite". L'Oms invierà nel nord-ovest della Siria oltre 2mila test per il Covid-19 nell'ambito degli sforzi dell'Onu di monitorare la situazione in una delle regioni più vulnerabili del Medio Oriente, dove i civili in emergenza umanitaria sono 4 milioni. In Libia Haftar e Al Sarraj si lanciano accuse reciproche di violazioni di una finta tregua incuranti di tutto. I 40 casi in Afghanistan di cui parla la Johns Hopkins University sono assai poco verosimili, mentre il bilancio dell'intera Africa parla di poco più di 1.600 contagi e di una cinquantina di morti. 

 

Costa d'Avorio e Senegal in stato d'emergenza - Stato d'emergenza anche in alcuni Stati dell'Africa, dove la Costa d'Avorio e il Senegal hanno annunciato misure restrittive contro la pandemia. Il Senegal ha ordinato il coprifuoco dalla mezzanotte di lunedì, mentre la Costa d'Avorio ha predisposto graduali misure di confinamento.

 

Cuba, proibito l'ingresso agli stranieri Il primo ministro cubano Manuel Marrero Cruz ha annunciato che dal 24 marzo è proibito l'ingresso dei cittadini stranieri sull'isola. Con le nuove disposizioni, ha aggiunto Marrero, "potranno entrare a Cuba solo i residenti, che potranno essere cubani o stranieri che vivono e lavorano sul territorio nazionale". Inoltre, ha ancora detto il premier, "tutte le compagnie aeree sono informate che chiunque entrerà d'ora in poi sul territorio cubano sarà trasferito immediatamente verso la zona di isolamento per 14 giorni nella provincia di appartenenza". Infine, per i 32.574 turisti stranieri che si trovano nell'isola, è prevista l'osservazione di una quarantena negli hotel di residenza, mentre saranno sospesi tutti i tour e gli affitti di automobili.

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